22/11/2017 di Redazione

Il riconoscimento di immagini e volti fa il salto di qualità con Aws

Il servizio cloud Rekognition di Amazon Web Services è stato arricchito con nuove funzionalità e migliorato nelle prestazioni. Può ora analizzare fino a cento volti in una sola fotografia e indicizzare anche il testo incluso nella scena.

Il riconoscimento automatico delle immagini, particolare e sempre più sfruttata declinazione dell'intelligenza artificiale, grazie ad Amazon Web Services fa un vero e proprio salto di qualità. Ne beneficeranno le applicazioni mobili per smartphone e tablet, ma anche aziende del settore dei media, forze dell'ordine, operatori che si occupano di sicurezza, aziende impegnate in attività di marketing e di studio della clientela. Dal suo blog, Aws ha annunciato tre novità per il servizio cloud Amazon Rekognition e per la relativa Api, che consente di aggiungere capacità di riconoscimento immagini ad applicazioni di vario tipo.

La prima novità riguarda i contenuti testuali: per la prima volta le parole e frasi catturate nelle fotografie (loghi, scritte su segnali stradali, insegne, sottotitoli e altro ancora) potranno essere analizzate e indicizzate in automatico, consentendo di aggiungere degli attributi ulteriori a file che, da quel momento, risultano non più un materiale “grezzo” bensì un insieme di informazioni catalogate. Questa funzionalità torna particolarmente utile in tutti quei casi in cui i file di immagine vengono gestiti da sistemi che non risconoscono i dati non strutturati, bensì soltanto contenuti testuali. Un'altra possibilità d'uso è all'interno di applicazioni social: diventa possibile inserirvi dei motori di ricerca che trovano risultati (anche) sulla base dei testi compresi nelle foto, e non è un caso allora che Pinterest sia fra i clienti di questo servizio. La nuova funzionalità può servire anche a chi opera nel settore dei media e dell'intrattenimento, potendo con essa catalogare dei video sulla base di parole chiave visualizzate sullo schermo, per esempio nomi di aziende o marchi, di squadre sportive o di personaggi famosi.

La seconda novità introdotta in Rekognition riguarda la ricerca e identificazione delle persone sulla base dell'analisi dei tratti somatici: è ora possibile processare, quasi in tempo reale, decine di milioni di volti, con una latenza notevolmente ridotta (da cinque a dieci volte) rispetto al passato e con la possibilità di raccogliere e archiviare molti più dati (da dieci a venti volte il numero di volti archiviabili in precedenza). In questo caso l'utilizzo più ovvio che viene in mente, e forse anche il più lecito, è all'interno del lavoro delle forze dell'ordine: con questo servizio possono identificare un sospetto o un fuggitivo in modo molto rapido, a partire da una fotografia o da un video catturato da videocamere di sorveglianza.

 

 

 

La società di Seattle, infine, si è impegnata per migliorare le prestazioni di Rekognition: fino a ieri gli algoritmi alla base del software potevano identificare, analizzare e indicizzare un massimo di 15 volti all'interno di una singola scena, mentre oggi il limite è stato portato a cento. “Con questo miglioramento”, scrive Aws, “è possibile definire la demografia e analizzare il sentiment di tutte le persone incluse in una foto di gruppo, all'interno di un evento affollato e in luoghi pubblici come aeroporti e centri commerciali”.

 


 

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