26/08/2016 di Redazione

Intel porta sul mercato i “grattacieli” di celle per le unità Ssd

Primo aggiornamento di prodotti per il colosso dei chip con memorie 3D Nand. In arrivo soluzioni consumer, business, per data center e anche per l’Internet of Things. Tra le novità principali le serie di drive enterprise P3520 e la famiglia E 6000p per i

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Lo storage a stato solido di Intel entra nell’era della terza dimensione. Il colosso dei chip ha rinnovato buona parte del proprio portafoglio di soluzioni flash per i settori consumer, aziendale, data center e Internet delle cose introducendo per la prima volta memorie basate sulla tecnologia 3D Nand proprietaria. Un avanzamento frutto della collaborazione in essere da anni con Micron. A livello di client, Intel ha svelato le unità della serie 600p per computer di fascia consumer e la famiglia 6000p pensata invece per le aziende. Entrambe le nuove categorie sono di tipo M.2 (a singola faccia), presentano un’interfaccia PCIe 3.0 x4 e possono avvalersi del protocollo Nvm Express (Nvme). Il chip di memoria a è di tipo Triple Level Cell (Tlc), in grado di immagazzinare tre bit di dati per singola cella.

Entrambe le gamme sono disponibili nei tagli da 128, 256, 512 e 1.024 GB, con prestazioni massime in lettura e scrittura sequenziale di 1.800 e 560 MB/s, mentre le performance casuali possono toccare i 155mila Iops in lettura e i 128mila in scrittura. Le famiglie sono accomunate anche da altre caratteristiche, come la codifica Aes 256 e una garanzia di cinque anni. Per quanto riguarda i prezzi di listino si parte dai 69 dollari per l’unità da 128 GB, per arrivare ai 359 in caso si optasse per il drive da un terabyte.

Per l’ambiente data center Intel ha introdotto le Ssd serie P3520 di livello enterprise, realizzate partendo dall’offerta precedente di soluzioni Pcie per le sale macchine aziendali, e la famiglia S3520. Questa seconda categoria è pensata soprattutto per le imprese che passano per la prima volta da soluzioni Hdd a quelle a stato solido. Le P3520 sono disponibili solo in tre tagli (450 GB, 1,2 e 2 TB sia in formato U.2 e Hhhl su Pcie 3.0 x4) e possono offrire fino a 1.700 MB/s in lettura e 1.350 in scrittura sequenziale. Le performance casuali toccano invece i 375mila e i 20mila Iops in lettura e scrittura. A livello di prezzo si parte dai 294 dollari per arrivare ai 958.

 

L'unità Ssd 600p di Intel per i computer consumer. Nell'icona invece la P3520 per i data center

 

La classe S3520, di fascia media, è stata sviluppata pensando ai workload orientati alle scritture. I modelli disponibili sono ben otto e vanno da 150 GB a 1,6 TB, con form factor da 2,5 pollici (solo per le unità meno capienti) ed M.2. Lettura e scrittura sequenziale fanno registrare i 450 e i 380 MB/s, mentre in caso di operazioni casuali si arriva rispettivamente a 67.500 e 17mila Iops.

Infine ecco fare la loro comparsa sul mercato anche le unità flash per l’IoT delle serie E600p ed E 5420s. Le prime possono essere utilizzate con i processori Intel Core vPro a partire dall’attuale generazione per offrire maggiore sicurezza e funzioni di gestibilità per le applicazioni dei sistemi embedded, come i dispositivi Pos e la cartellonistica digitale, mentre le seconde offrono una protezione aggiuntiva dei dati, per fare in modo che possano essere letti o scritti in modo affidabile anche in caso di interruzioni di corrente.

La gamma E 6000p è disponibile nei modelli da 128 e 256 GB, con scritture e letture sequenziali massime di 1.570 e 540 MB/s (Iops 71mila e 112mila) ed è commercializzata con form factor M.2 2280 Pcie 3.0 x4 a singola faccia. Le E 5420s utilizzano invece la tecnologia Sata e sono vendute nei tagli da 150 e 240 GB, con performance di lettura e scrittura sequenziale massime di 320 e 300 MB/s, per 65mila e 16mila Iops.

 

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