06/08/2013 di Redazione

L'FBI viola la rete TOR e chiude un provider

L'FBI si è infiltrata nella rete TOR per arrestare un pedofilo e chiudere il provider Freedom Hosting, accusato di essere lo strumento per la distribuzione di immagini illegali.

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La rete TOR è stata violata dall'FBI, che è così riuscita a mettere in manette Eric Eoin Marques, un irlandese di 28 anni considerato uno dei maggiori distributori di pedo pornografia in circolazione. Stando alle fonti, gli esperti di informatica del Federal Bureau of Investigation si sarebbero serviti di un malware che sfrutta un bug presente in Firefox 17 ESR, la stessa versione su cui si basa TOR Browser, per infiltrarsi nel provider Freedom Hosting e individuare il suo fondatore, Marques appunto.

L'FBI si infiltra nella rete TOR

Freedom Hosting è stato chiuso, alcuni server che fanno capo a servizi come Onionbank e Tormail sono stati spenti.

La violazione della rete TOR ha colpito perché i suoi frequentatori l'hanno sempre reputata una piattaforma sufficientemente sicura non sono per le attività criminali - che più spesso salgono alla ribalta delle cronache - ma anche per lo scambio sicuro di informazioni di giornalisti e whistleblower. Insomma a muoversi nell'ombra della darknet non ci sono solo criminali, ma anche persone oneste che magari trattano informazioni critiche, e che necessitano di proteggersi.

Freedom Hosting è un provider che sfruttava l'anonimato della rete TOR per diffondere immagini pedo pornografiche. Il sospetto c'era da tempo, tanto che in passato era già stato oggetto di attacchi DDoS di Anonymous. Per questo l'FBI avrebbe messo in campo il CIPAV (Computer and Internet Protocol Address Verifier). Ha spedito nei server di Freedom Hosting un codice Javascript, e sfruttando la falla di Firefox 17 ESR ha ricevuto su un server esterno alla rete TOR le informazioni utili per rintracciare la posizione del provider.

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