22/12/2011 di Redazione

L'Icann cambia le regole: domini aperti per tutti

A partire dal 12 gennaio 2012 si potranno registrare domini generici di primo livello. C'è chi sostiene che il provvedimento possa preludere all'anarchia, altri invece reputano che sarà un'occasione di marketing imperdibile per le grandi aziende.

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L'ICANN ha approvato l'espansione di domini generici di primo livello. Una decisione che consentirà la creazione dei gruppi più disparati, senza alcun controllo. Dopo l'approvazione del nome di dominio .XXX, ovviamente accolto a braccia aperte dai siti a luci rosse, ora si potranno creare primizie come .coke .Derp, e .whatevertheywant. Qualcuno ha già bollato questa decisione come folle e preludio di anarchia, perché in realtà nessuno vieterà di pubblicare, per esempio, contenuti per soli maggiorenni su domini dall'aspetto insospettabile.

L'ICANN ha approvato l'espansione di domini generici di primo livello

Per fortuna i costi dovrebbero frenare gli scalzacane: registrare uno di questi domini costerà 185mila dollari, più 25mila dollari l'anno solo per mantenere in vita il dominio. I domini .net e .org rischiano di essere sempre di più sinonimo di serietà e professionalità. Oltre tutto, la novità complica parecchio il lavoro degli IT manager e dei maggiori provider di servizi, che non potranno più stare tranquilli dopo avere inserito in blacklist qualche dominio poco raccomandabile, ma dovranno filtrarne una certa quantità ogni giorno: una pacchia per hacker e pirati informatici in generale.

L'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names e Numbers) respinge le accuse al mittente e spiega la sua decisione dicendo di avere "aperto il sistema dei nomi di Internet per scatenare l'immaginazione umana globale. La decisione rispetta i diritti dei gruppi di creare nuovi domini di primo livello in qualsiasi lingua o script.

Ci auguriamo che questo permetta al sistema dei nomi di dominio di servire al meglio tutta l'umanità". D'altro canto qualcuno potrebbe pensare di sfruttare i domini come promozione di brand o come claim pubblicitari: pensate se Apple dovesse registrare il dominio http://Apple.Computer/ o http://Apple.iPhone.

Vedremo cosa succederà il 12 gennaio, quando il provvedimento avrà corso e inizieranno le registrazioni. Intanto godiamoci la tranquillità ancora per un po'.

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