11/09/2010 di Redazione

L'Ospedale Sacco s'è rifatto la rete con Brocade

L'Azienda Ospedaliera - Polo Universitario Luigi Sacco, nella periferia Nord di Milano, è costituito da venti edifici ora interconnessi ad alta velocità con un sistema Brocade FastIron e 60 switch BigIron

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Fondato nel 1931, l’Ospedale Luigi Sacco occupa un’area di 137.000 metri quadri nell’area Nord di Milano. E' un ospedale generale che ospita anche un importante polo universitario dell’Università degli Studi di Milano, con un intero corso di laurea in medicina e chirurgia. Oggi è distribuito in venti edifici, ed è “Azienda Ospedaliera – Polo Universitario Luigi Sacco”.

L'Ospedale Luigi Sacco è diviso in ben 20 edifici immersi in un parco a Nord di Milano


“Durante il 2008 abbiamo attivato una serie di nuovi servizi di automazione nei reparti clinici,” spiega Giorgio Orsi, Responsabile dei Sistemi Informativi dell’Ospedale Sacco. “Questo ha determinato un notevole aumento del traffico dati, oltre a un maggiore utilizzo della rete, in quanto i nuovi servizi prevedevano un utilizzo 24 ore su 24 e non ciclico, come in precedenza, quando la rete era utilizzata per esigenze amministrative”.

Per rispondere a queste necessità, l’ospedale ha deciso di procedere a un aggiornamento della rete.

Nella gara a inviti, effettuata in base alle normative dell’Unione Europea, sono stati invitati i principali system integrator ed è stata scelta l’offerta di Delco, partner di Brocade con sede nell’area di Milano. La proposta di Delco prevedeva una soluzione basata su due switch modulari Brocade FastIron e 60 switch Brocade BigIron, installati gradualmente per ridurre l’impatto sulla rete. Il progetto è stato completato nell’ottobre del 2009.

Il Polo Universitario nell'Ospedale Luigi Sacco - Milano


“Oggi abbiamo in rete tutti gli elettrocardiografi, ma nel futuro intendiamo estendere la connessione anche ad altri dispositivi”, spiega Orsi. Inoltre, “il notevole aumento della velocità di connessione dal centro ai vari dipartimenti fornisce benefici che in precedenza non erano possibili. In aggiunta a tutti i dati essenziali per l’operatività tipica dell’ospedale, la rete gestisce anche tutte le informazioni provenienti dagli apparati di videosorveglianza. Non solo: con la nuova infrastruttura abbiamo segmentato il traffico, creando specifiche VLAN, reti private virtuali, in grado di isolare eventuali guasti che potrebbero compromettere l’intera rete”, fa notare Orsi.


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