30/04/2015 di Redazione

La barra spaziatrice si può sacrificare, provocazione di Google

La società di Mountain View ha ottenuto il brevetto per una tipologia di tastiera che ottimizza gli ingombri attraverso una convergenza fra il trackpad e il tasto spacebar. La futura destinazione potrebbero essere i Chromebook.

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Si può fare a meno della barra spaziatrice quando si scrive al computer? Di certo non si può fare a meno della sua funzione, ma Google sembra pensare che il tasto fisico sia sacrificabile. Dopo ben dodici tentativi, la casa di Mountain View è finalmente riuscita a ottenere il riconoscimento del brevetto per una tecnologia che ridisegna l’aspetto e l’ergonomia delle tastiere, facendo scomparire il tradizionale spacebar e incorporandone la funzione all’interno del trackpad. Secondo il progetto, svelato dal sito di Quartz, una versione “light” della barra spaziatrice può essere inserita nell’area sensibile al tocco, posizionata nella parte bassa delle tastiere per notebook.

Viceversa, è anche possibile rendere touch la barra spaziatrice, e dunque sfruttarla per ulteriori comandi normalmente gestibili attraverso il trackpad. Le ragioni di questa “convergenza”, che certo richiede maggiore precisione d’interazione (e non aiuta chi abbia dita non particolarmente affusolate), è quella che oggi orienta tutti i produttori di computer e tablet: l’ottimizzazione degli spazi. Un bene superiore che spesso comporta qualche rinuncia, come sanno bene gli utenti Apple interessati al nuovo MacBook Air da 12 pollici, sottilissimo ma anche molto, forse troppo minimale.

 

 

Nel dettaglio, la proposta è quella di estendere il trackpad nell’area solitamente occupata dalla barra spaziatrice; per evitare confusione, la porzione alta del trackpad potrebbe avere una forma diversa o essere delimitata da un “confine” visibile. Potrebbe, inoltre, nascondere un meccanismo a molla aggiuntivo che migliori l’interazione tattile e l’input dei comandi. Nell’ipotesi contraria, la barra spaziatrice non scomparirebbe dalla tastiera ma viceversa sarebbe configurata per “funzionare come una porzione di trackpad”.

L’eventuale destinazione di questo brevetto potranno essere i futuri Chromebook. Google ha comunque specificato che non necessariamente questa configurazione debba approdare su un prodotto commerciale.
 

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