29/06/2016 di Redazione

La nuvola dice “33” e avvicina i medici ai pazienti

Il progetto SmartTelemedicine Platform della società Health Telematic Network funziona interamente sul cloud di Azure, anche per esigenze di disaster recovery. Il risultato? Un servizio senza interruzioni che migliora l’assistenza a distanza.

immagine.jpg

Health Telematic Network (HTN) è una società di progettazione ed erogazione di servizi di telemedicina. Fornisce prestazioni di teleconsulto, telerefertazione e telemonitoraggio dei parametri vitali, 24 ore su 24 grazie al suo team composto da medici specialisti ospedalieri, un gruppo di lavoro di information technology, un settore di ricerca scientifica e un centro servizi d’eccellenza, coordinati da un settore di progettazione e sviluppo strategico. La società nasce nel 1998, quando il socio fondatore, il cardiologo ospedaliero dottor Fulvio Glisenti, ha l’esigenza professionale di diagnosticare a distanza e in modo precoce l’infarto miocardico acuto nel disagiato territorio montano della Valle Camonica. In seguito, un gruppo di cardiologi si raduna intorno al progetto Boario Home Care che eroga teleconsulti a favore di 1.500 medici di medicina generale sull’intero territorio nazionale.

Il successo del progetto pone le basi per l’espansione nel territorio italiano coinvolgendo oggi diverse strutture, tra cui ospedali, farmacie, case di riposo e cliniche. Nel 2003 il progetto riceve due prestigiosi riconoscimenti: “eEurope Awards in eHealth” da parte della Commissione Europea e “Telehealth Awards” da parte dell’Association of Telehealth Service Providers statunitense; a Bruxelles la società è l’unica realtà italiana a ricevere la menzione d’onore e l’unica europea a essere premiata per servizi di telemedicina e home care.

Negli anni successivi HTN partecipa a diversi progetti del Ministero della Salute e della Regione Lombardia in tema di continuità assistenziale tra ospedale e territorio. La realizzazione di questi progetti ha permesso di raccogliere e analizzare un’ingente mole di dati, dimostrando l’impatto positivo della telemedicina in termini di accuratezza della diagnosi, qualità della vita e ottimizzazione dei costi.

Nel 2006 il modello di telecardiologia di HTN viene analizzato dalla britannica ACCA (Association of Chartered Certified Accountants): tramite una simulazione sul periodo tra 1998 e 2012 è stato dimostrato che il servizio permette un aumento di benefici sostenibili nella rete estesa di pazienti, medici di medicina generale e ospedali, mettendo in luce la filosofia alla base di Health Telematic Network: realizzare in pratica i risultati dei test clinici e della ricerca.

I benefici per i pazienti sono numerosi, dalla riduzione delle degenze ospedaliere all’ottimizzazione delle visite di medicina generale, oltre al risparmio di tempo e viaggi. Anche il territorio risente dei vantaggi di questa soluzione: il rapporto annuale stimato tra costi e benefici era oltre il 3.3:1 nel 2012.

 

 

I risultati vincenti di HTN sono dovuti al continuo aggiornamento tecnologico e alla consistente attività di ricerca medico-scientifica. I servizi sono attestati su un’unica piattaforma software di Health Care (SmartTelemedicine Platform), che consente di realizzare l’assistenza sanitaria in modalità web-based con applicazioni dedicate per tablet e smartphone. Questa piattaforma avanzata unisce l’innovazione clinica a quella tecnologica, permettendo di effettuare in tempo reale diagnosi precoci, controllo a distanza, follow-up e supporto alle decisioni.

Grazie all’utilizzo di tecniche di apprendimento automatico integrate con il ragionamento ontologico, le informazioni vengono applicate in tempo reale ai dati grezzi forniti dall’infrastruttura sensoristica, permettendo il riconoscimento di un’ampia gamma di attività umane e di situazioni cliniche a potenziale rischio.

Come risulta chiaro, i dati sono il motore della metodologia di HTN su diversi fronti: il Centro Servizi d’eccellenza di HTN ha generato negli ultimi diciotto anni un database di oltre 600.000 utenti e gestisce oggi un network nazionale che coinvolge molteplici attori. HTN ha consolidato una rete di operatori e utenti sull’intero territorio nazionale, che comprende oltre 180 tra strutture cliniche e universitarie, aziende ospedaliere e Asl, oltre 200 residenze sanitarie assistenziali (di cui 64 in Lombardia), oltre 1.500 medici di medicina generale, 50 medici specialisti consulenti e oltre 2.000 farmacie, in aggiunta agli oltre 600.000 pazienti già menzionati.

È interessante lo scenario attuale legato alle possibilità dei dispositivi utilizzati dagli utenti: infatti la società riesce ad acquisire numerose informazioni all’interno dell’abitazione o in mobilità e le può correlare con la storia clinica del paziente. Non solo, anche dal punto di vista del personale medico la mobilità costituisce una parte importante del modello organizzativo di telelavoro che consente un’ampia scalabilità del sistema. Ovviamente i dati devono essere raccolti e archiviati secondo normative e disposizioni che ne garantiscano la sicurezza tramite severe misure organizzative, fisiche e logiche, applicate a tutte le procedure operative.

 

 

L’infrastruttura IT in uso da HTN era basata inizialmente su Windows SBS Server utilizzando Veritas per il backup in locale, mentre il call center era ridondato in una configurazione proprietaria. Per mettere in alta affidabilità il servizio a fronte di una razionalizzazione di business continuity, HTN si è rivolta al partner tecnologico Zerouno Informatica, che potesse garantire obiettivi di server consolidation, business continuity del data center e un piano di disaster recovery remoto, mantenendo dinamicità e scalabilità dell’infrastruttura e con i soli applicativi core in locale.

Il progetto SmartTelemedicine Platform è interamente in funzione fino al backup sul cloud e la piattaforma è pronta per attivare anche il disaster recovery. La scelta è ricaduta su Microsoft Azure perché è integrato completamente e in modo nativo con il resto del software Microsoft. Grazie all’infrastruttura basata su Azure, HTN ha potuto avere garanzia di un servizio continuativo con backup remoto tramite DPM di System Center, che è anche l’unica interfaccia di gestione. Il cloud getta le basi per un futuro disaster recovery applicativo.

Vuoi provare i benefici di Azure per la tua azienda? Crea il tuo account gratuito, per te 170 euro di servizi cloud!

 

ARTICOLI CORRELATI