21/07/2014 di Redazione

Le App gratuite spariranno: lo chiede l'Europa

Le applicazioni che offrono acquisti in-app non saranno più indicate da Google come gratuite: verranno segnalate onde evitare di trarre in inganno i consumatori.

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Google rende più sicuri i propri store digitali e l'Europa apprezza. La questione fa riferimento al piccolo grande problema degli acquisti in-app: con questo stratagemma infatti, molti sviluppatori mettono a disposizione gratuitamente la propria applicazione per poi monetizzare offrendo potenziamenti, nuovi contenuti e upgrade vari. Da oggi queste applicazioni non saranno più catalogate come gratuite.

Attualmente la grande maggioranza delle applicazioni gratuite sfrutta questo sistema che spesso fa leva sui più piccoli, tra le tante "My Little Pony" di Gameloft ed "Esplorando il Corpo Umano" pubblicata da De Agostini, ma la lista potrebbe essere molto più lunga. La Commissione Europea chiede esplicitamente che eventuali acquisti siano possibili solo con l'esplicito consenso del consumatore, non siano ingannevoli e forniscano riferimenti in caso di problemi.

Mentre Google si è impegnata ad apportare cambiamenti entro settembre 2014 (non inserendo le app incriminate nella categoria gratuite e richiedendo la password ad ogni acquisto in-app), "Apple non ha proposto alcuna soluzione immediata e concreta", così si legge dalla nota della Commissione. L'azienda di Cupertino tuttavia, ha rivelato a Engadget che iOS 8 porterà miglioramenti in questo ambito.

La Commissione ha rivolto l'appello anche ai creatori di videogiochi, ma da questa parte risposte non ne sono arrivate.

Se aziende e produttori devono dunque correre ai ripari, i consumatori possono esultare perché riceveranno un'informazione e una tutela complete a riguardo. La strategia del resto è inaccettabile e purtroppo ne faranno le spese i produttori di applicazioni freemium oneste.