11/01/2010 di Redazione

Le automobili del futuro, rivoluzione tecnologica

Le automobili del futuro saranno dei gioielli di tecnologia. Ecco cosa ci aspetta.

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Introduzione

L'auto del futuro, qualche tempo fa.

L'industria automobilistica mondiale è probabilmente tra quelle che hanno subito maggiormente l'impatto dell'attuale crisi economica. Ciò nonostante si continua a fare ricerca, e le innovazioni non mancano mai. I produttori di auto, infatti, cercano di restare competitivi aumentando il livello della tecnologia inclusa nei loro prodotti, come abbiamo avuto modo di vedere recentemente, nei casi di Audi e Ford

Sembra quindi lecito aspettarsi che le auto, nei prossimi anni, diventino sempre più intelligenti, e integrino sempre più tecnologie. Probabilmente passerà ancora molto tempo prima che le auto volanti diventino realtà, se mai accadrà. Forse, però, tra qualche anno le auto faranno cose che non avremmo mai immaginato, solo cinque anni fa.

Le nuove tecnologie, di solito, si mostrano prima nelle auto di lusso. I produttori tedeschi, in questo senso, sono molto attivi, ma ci sono prodotti interessanti provenienti da tutto il mondo. Per quanto riguarda i temi di ricerca e sviluppo, quasi ogni aspetto è coperto, ma di certo sicurezza e comfort la fanno da padroni.

Auto robotizzate

BMW semi cosciente - Clicca per ingrandire.

Un guidatore responsabile fa sempre tutto il possibile per prevenire possibili colpi di sonno. Non tutti, d'altra parte, sono responsabili, e questo fenomeno continua a causare molti incidenti ogni anno. E anche se si fa attenzione, è purtroppo sempre possibile che un malore alla guida abbia conseguenze tragiche.

BMW, insieme al governo tedesco, sta sviluppando un dispositivo capace di capire se il guidatore non è fisicamente in grado di guidare, tramite un braccialetto. Se il sistema si rende conto che il guidatore non è in buone condizioni fisiche, per qualsiasi ragione, prende il controllo dell'auto e la ferma in modo sicuro, sulla corsia di emergenza. Allo stesso tempo lancia un allarme e chiama un'ambulanza e la polizia stradale, per comunicare le condizioni fisiche del guidatore e la posizione del veicolo.

Il sistema di assistenza alle fermate di emergenza si aggiunge a sistemi automatici che BMW ha già in produzione.  Per esempio, in Germania e in altri paesi, c'è un sistema di comunicazione avanzato permette, in caso d'incidente, di far sapere dove si trova l'auto (con il GPS), quante persone ci sono a bordo, una stima della gravità delle ferite e attiva, se possibile, una comunicazione via cellulare con il personale di soccorso. Un algoritmo elabora e crea queste informazioni in modo automatico, usando le informazioni provenienti dai sistemi di sicurezza come cinture e airbag. Questo sistema è ancora in fase di sviluppo, e quando sarà pronto potrebbe permettere di trasmettere i dati biologici del guidatore direttamente ai medici, in caso di attacco cardiaco o altri problemi.

BMW semi cosciente - Clicca per ingrandire.

Se il guidatore non è in condizione di continuare, quindi, c'è tutta una combinazione di diversi sistemi pronti a prendere il controllo dell'auto e a chiamare aiuto. I sensori all'esterno dell'auto servono a creare punti di riferimento direzionali, così da portare l'auto sulla corsia destra e fermarla senza creare pericoli per gli altri guidatori, o per i pedoni. BMW ha già presentato un prototipo funzionante capace di parcheggiare in un garage semplicemente tramite un telecomando.

I rappresentanti di BMW non si sono compromessi su quando ci saranno davvero auto con un livello di automazione così alto da saper gestire un malessere del guidatore in autonomia. Il prototipo che si parcheggia da solo, però, potrebbe finire sul mercato già entro i prossimi tre anni.

Un chip, autonoleggio per 30 minuti

Noleggiare un'auto spesso può essere un'esperienza drammatica, con servizi mediocri e decine di voci fuori contratto che possono far salire il costo in un battibaleno.

Generalmente, poi, il periodo minimo di noleggio è di 24 ore, o multipli, e in molti casi chi non ha un'auto a disposizione è costretto a noleggiarne una per più tempo di quello che sarebbe necessario.

Negli ultimi anni sono nate compagnie e servizi pensate proprio per chi non ha un auto di proprietà, non vuole averla, ma ne ha bisogno di tanto in tanto. Sono i servizi di car sharing, presenti anche in tante città italiane: ci si associa, e si ha diritto, dietro pagamento di una quota annua, ad usare una delle auto disponibili, per tutto il tempo necessario, pagando solo la benzina e, se previsto, in quota oraria. Ad oggi questi servizi funzionano tramite zone di parcheggio dedicate, dove i soci ritirano e prendono le auto. Chi abita lontano da questi luoghi, quindi, ha ancora un problema da risolvere.

Car2Go, car-sharing evoluto - Clicca per ingrandire.

La statunitense Daimler ha un progetto per rendere il modello del car sharing ancora migliore, affidandosi ad un unico modello, la Smart, in una versione speciale a bassissimo consumo. L'idea è di permettere il "noleggio al minuto", con il programma Car2go. Gli utenti potranno prendere e lasciare in qualsiasi momento il veicolo, ovunque: basterà registrarsi per ricevere un chip da attaccare alla patente, che permetterà di sbloccare le auto.

Il servizio, quindi, è del tutto simile a quelli già esistenti, ma aggiunge un contenuto tecnologico in più. Se un utente iscritto trova una di queste Smart in un parcheggio, non deve far altro che avvicinare la propria tessera al lettore collocato vicino al finestrino, entrare in auto, inserire il PIN e partire.

Naturalmente non ci sarà bisogno di girare per la città a caccia di auto disponibili, ma le si potrà cercare tramite Internet e telefono, e prenotarle con un minimo di 24 ore di anticipo. Quando finisce di usare l'auto, il guidatore del micro noleggio deve solo parcheggiarla entro i confini cittadini.

Le auto sono pulite da persone assunte direttamente dall'azienda, e lo stesso vale per la manutenzione, sia normale che straordinaria. La stessa squadra si assicura che il serbatoio sia sempre pieno, anche se un cliente, se ne ha bisogno, può farlo personalmente, usando la tessera ricaricabile che troverà nel cassettino portaoggetti. Se spende denaro proprio, gli vengono assegnati minuti di noleggio per compensare. Se alla guida, infine, il cliente ha la sensazione che ci sia qualcosa che non va, può usare il sistema di comunicazione integrato per contattare l'assistenza.

Il motore col Dolby Sorround

Molti proprietari di auto sportive di lusso preferirebbero non sapere che il rombo del loro motore potrebbe non essere quello che sembra. Lotus, infatti, ha studiato a lungo tecnologie e algoritmi il cui unico scopo è ottenere il "rombo perfetto", che fa pensare al guidatori di essere al volante di un vero bolide da corsa. L'azienda non ha fatto sapere quali auto includono questa tecnologia, spiegando che sono informazioni riservate. Si sa, però, che è stato aggiunto anche ad alcuni modelli elettrici, come sistema per avvisare i pedoni, perché è emerso che queste auto possono essere più pericolose, perché si muovono troppo silenziosamente.

L'auto elettrica che suona come una normale - Clicca per ingrandire

Recentemente Lotus si è accordata con il colosso dell'audio per auto Harman Cecker Automotive Systems per migliorare anche il suono all'interno dell'abitacolo. Stanno usando lo stesso sistema di algoritmi, infatti, per offrire ai produttori di auto di tutto il mondo un sistema capace di eliminare del tutto dall'abitacolo i rumori esterni, a partire da quello del motore, nei prossimi anni.

Il sistema di riduzione del rumore, da un punto di vista teorico, è relativamente semplice: i segnali vengono "raccolti" dal vano motore a alle sospensioni, e mandati al sistema elettronico, dove gli algoritmi ne annullano gli effetti, producendo un suono uguale e contrario (controfase), trasmesso dagli altoparlanti dell'auto. Il risultato, all'interno dell'abitacolo, è un maggior silenzio, e quindi comfort.

Riduzione del rumore nell'abitcolo - Clicca per ingrandire.

Il risultato pratico è che potrete ascoltare la musica in auto, o conversare con i passeggeri, senza affrontare mal di testa dovuti ai rumori molesti. Sentirete ancora il rumore delle ruote sull'asfalto, e quelle delle auto vicine, ma viaggiare sarà molto più piacevole.

Chiave e programmazione di sicurezza, due in uno

Una chiave per tenere i ragazzi sotto controllo - Clicca per ingrandire.

Uno dei passi fondamentali della vita è guidare l'auto di papà, con il quale arrivano entusiasmo e preoccupazione. Ford cerca di venire incontro ai bisogni di sicurezza con MyKey, una chiave programmabile che modifica le impostazioni dell'auto. Con la chiave principale il proprietario dell'auto, mamma o papà, possono programmare alcune impostazioni di sicurezza tramite la console centrale dell'auto. L'inserimento della chiave secondaria attiva la programmazione, che non può essere modificata dal guidatore.

Tra le voci programmabili ci sono la velocità, il volume dell'impianto audio, e allarmi che si attivano quando si sorpassano certi limiti di velocità. Si può anche impedire che il sistema di controllo della trazione possa essere disattivato, una scelta molto utile se si hanno figli con aspirazioni da pilota.

Una chiave per tenere i ragazzi sotto controllo - Clicca per ingrandire.

Ford non ha risposto quando gli è stato chiesto quanto possa resistere il sistema MyKey di fronte a un tentativo di hacking. Dovremo aspettare di vederlo in circolazione, nei prossimi mesi.

Stop and go

Anche Porche fa un piccolo passo verso la riduzione dei consumi - Clicca per ingrandire.

Diversi modelli in circolazione, e la prossima Porsche Panamera, usano un sistema che spegne e riavvia il motore automaticamente, quando il veicolo si ferma, per esempio ad un semaforo rosso, o in un ingorgo. Basta tenere premuto il freno, e rilasciarlo per riavviare il motore e ripartire.

Probabilmente questa funzione non farà la differenza, quando sceglierete la prossima auto, soprattutto se si tratta di un veicolo costoso e potente. Ma d'altra parte non rappresenta nemmeno un ostacolo.

Anche Porche fa un piccolo passo verso la riduzione dei consumi - Clicca per ingrandire.

Questo sistema serve, sulla carta, a ridurre le emissioni nocive dell'auto, quando la si usa in città o in zone trafficate, e a ottimizzare i consumi. Probabilmente chi compra un motore da 4,8 litri e 400 cavalli non si preoccupa di quanto costi la benzina, ma forse, speriamo, apprezzerà il fatto di avere un auto che inquina un po' meno, almeno quando è ferma.

Auto senza pilota

Da qualche anno conosciamo gli aerei senza pilota, che l'aviazione US ha usato e usa in tante zone del mondo, sia per missioni di spionaggio che per atti bellici veri e propri. Questi aerei possono essere guidati a distanza, o volare in autonomia, e la tecnologia si può applicare anche alle automobili. Perché non mandare l'auto a ritirare la spesa, guidandola dal salotto di casa, invece di prendersi il disturbo di uscire?

La Golf è un mito, anche se guida da sola

Sfortunatamente, l'idea di centinaia di auto guidate a distanza è tutt'altro che invitante, almeno per ora. Gli incidenti sarebbero moltissimi, e le assicurazioni non sarebbero certo entusiaste. E anche se la tecnologia fosse già pronta, ci vorrà ancora molto tempo prima che il sistema legale si adegui a questo avanzamento tecnologico.

Queste auto, comunque, esistono, anche se non le vediamo circolare per strada. Volkswagen per esempio sta provando un prototipo basato sulla Glof GTI, che monta uno sterzo a controllo elettronico. Il vantaggio di questo sterzo sta nella quantità di dati che permette di raccogliere, fondamentali per lo sviluppo di sistemi di guida a distanza, che sono anche molto precisi. Nessun pilota professionista, infatti, sarebbe in grado di monitorare al millimetro i propri movimenti, o ripetere le stesse manovre sempre identiche, mentre questo tipo di azione è necessario per lo sviluppo di un sistema automatico.

GolfGTI senza pilota - Clicca per ingrandire.

I test servono per sviluppare migliori dinamiche di sterzata, in relazione al raggio delle stessa e alle forze in gioco in diverse situazioni. I risultati potrebbero portare ad auto dotate di sterzi più precisi, seppure non completamente autonome, anche se si tratta di modelli relativamente economici. Gli sterzi a controllo digitale, infatti, oggi si trovano su modelli di punta di BMW e Mercedes.

Controllo a distanza

Purtroppo ogni tanto un'auto viene rubata, e il proprietario non può far altro che sporgere denuncia, nella speranza, spesso vana, che sia ritrovata. Poi non resta che attendere, e l'assicurazione, se stipulata, vi rimborserà, meno di quanto vi servirebbe per ricomprare la stessa auto, o un modello equivalente.

Basta un telefono con il GPS per tenere l'auto al sicuro?

E se fosse possibile usare il sistema GPS per trovare l'auto con esattezza, e lasciare i ladri a piedi? È già possibile, grazie a un sistema che sfrutta connessioni remote capaci di disattivare il sistema d'iniezione, di fatto fermando del tutto il motore. Questo sistema permette di trovare l'auto e di controllarla a distanza, o almeno di fermarla, usando solo il telefono cellulare.

Da un punto di vista legale, però, le cose non sono così semplici. L'individuazione del veicolo tramite GPS non è un problema, ma non tutti i paesi permettono lo spegnimento del motore da remoto. E ha senso: se l'auto e in movimento, magari in mezzo a un incrocio o in autostrada, potrebbe essere una scelta davvero molto pericolosa.

In teoria, questo sistema è l'incubo di ogni ladro.

Questi sistemi, comunque, migliorano velocemente, ed è ragionevole pensare che saranno disponibili, e sicuri, in poco tempo. Quanto all'adeguamento delle leggi stradali, è un altro paio di maniche.

Protezione attiva

Recentemente Mercedes ha mostrato un prototipo che, secondo l'azienda, introduce una ""trasformazione strutturale" dell'auto in caso il sistema rilevi un impatto imminente. Il prototipo, chiamato ESF 2009, è dotato di parti metalliche e camere d'aria che "si gonfiano e si dispiegano" all'interno dell'auto, per aggiungere uno strato ulteriore di protezione, e favorire una più rapida apertura degli airbag. C'è un airbag anche all'esterno dell'auto, il cui scopo è aumentare la forza frenante, grazie all'attrito con il manto stradale.

La sicurezza viene prima di tutto, anche sulle Mercedes - Clicca per ingrandire.

L'auto è in grado di spostare i passeggeri verso la zona centrale dell'abitacolo, fino ad un massimo di 50 mm. Nel caso di impatto laterale, spesso fatali, questa soluzione ne riduce gli effetti di circa un terzo, che potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte. Ai lati degli schienali, poi, sono state inserire delle "camere d'aria", per offrire ulteriore protezione.

Mercedes ESF - Clicca per ingrandire.

I dirigenti Mercedes non si vogliono però sbilanciare su quando queste caratteristiche di sicurezza saranno effettivamente disponibili sul mercato. Potrebbero passare anni prima che le auto siano pronte, ma questo prototipo è un buon esempio di cosa ci possiamo aspettare in futuro, quanto a protezione in caso d'incidente.

L'auto che protegge i pedoni meglio di te

AMULETT potrebbe rivoluzionare le strade - Clicca per ingrandire.

Una delle situazioni più terrificanti, quando si è alla guida, è un ragazzino che attraversa all'improvviso. Un evento che si trasforma in tragedia, purtroppo molto spesso. Bambini e adolescenti spesso non prestano sufficiente attenzione prima di attraversare, e anche i guidatori più prudenti in questi casi si trovano coinvolti in incidenti terribili, soprattutto quando il contesto è completato da auto parcheggiate o altri elementi che riducono la visibilità, dai quali i pedoni semplicemente spuntano all'improvviso.

Grazie a sensori e trasponder questo tipo d'incidente potrebbe presto diventare un ricordo del passato. Il concetto è mostrato da AMULETT, acronimo di termini tedeschi per indicare una tecnologia radio per una migliore sicurezza stradale.

Lo sviluppo di questo sistema coinvolge il governo tedesco, BMW, Continental Safety Engineering International e ricercatori di diverse università tedesche. AMULETT usa un sistema montato sull'auto,  che si combina a chip RFID che i pedoni hanno addosso. Questo sistema permette all'auto di conoscere la posizione del pedone, anche se il guidatore non può vederlo, e, ancora più importante, lo identifica come "elemento debole" dell'equazione.

I pedoni sono gli utenti che hanno più bisogno di protezione - clicca per ingrandire.

Il segnale del chip RFID permette all'auto di calcolare a che distanza si trova il pedone, e al sistema di stabilire se c'è il pericolo di un investimento, nel qual caso il guidatore viene avvisato. Se non c'è risposta, l'auto può frenare autonomamente fino a fermarsi, per evitare l'incidente. Non ci sono date ufficiali per l'immissione sul mercato di AMULETT.

Adattamento alla strada

Analisi del manto stradale e reazione - Clicca per ingrandire.

Mercedes offre da qualche tempo, sui modelli di punta, una funzione capace di modificare automaticamente l'assetto dell'auto in funzione delle condizioni stradali. L'azienda è pronta ad un ulteriore passo avanti, con il PRE-SCAN, che regola le sospensioni anticipando il manto stradale: per farlo usa due sensori laser come "occhi", che analizzano la strada prima che le ruote ci passino sopra. I dati raccolti, che chiaramente dipendono dalla velocità, sono utilizzati per regolare la pressione dei fluidi per ogni singola ruota.

Analisi del manto stradale e reazione - Clicca per ingrandire.

Immaginate di essere in viaggio, di notte, a velocità sostenuta. Sulla strada c'è una buca che non potete vedere fino all'ultimo momento. Sarebbe una situazione pericolosa, che potrebbe danneggiare l'auto, o peggio, portare a un incidente. Il sistema PRE-SCAN, invece, regola automaticamente le sospensioni e l'altezza del veicolo, facilitando il passaggio, con conseguenze ridotte, o persino nulle. Il sistema è già utilizzato sui modelli di punta del produttore tedesco.

Prevenzione totale dell'impatto

I sistemi per la prevenzione delle collisioni cominciano a diffondersi, e probabilmente tra qualche anno saranno presenti anche su alcune utilitarie. Nel frattempo questi continuano ad evolversi: Nissan ha recentemente introdotto un prototipo che ha ben quattro sistemi anti-collisione, con il nome di "All-Around Collision Free". Questo prototipo è pensato per proteggere da diversi tipi d'impatto, ma soprattutto per prevenirli.

Nissan vuole un sistema di protezione totale - Clicca per ingrandire.

Durante la retromarcia i sensori, dietro e sui lati dell'auto, individuano oggetti e ostacoli sul percorso e, se necessario, attivano allarmi sonori e frenano per evitare l'impatto. Per prevenire impatti laterali, i sensori sono in grado di riconoscere il cambio di corsia, e avvisano se c'è un'altra auto in arrivo. Il meccanismo, se necessario, può attivare lo sterzo e i freni, singolarmente per ogni ruota, per tenere l'auto sulla corsia originale.

L'assistente a distanza riconosce gli ostacoli di fronte al veicolo, ed emette un allarme sonoro quando ci si avvicina troppo, insieme ad un'informazione visiva, sul cruscotto. Oltre a questi sistemi, il pedale dell'acceleratore viene spinto verso l'alto, per informare il guidatore. Se tutto questo on basta ancora, il sistema provvede a frenare.

La prevenzione è affidata ai sensori - Clicca per ingrandire.

Il sistema è completato da sensori capaci di riconoscere la corsia ed evitare modifiche accidentali o involontarie alla traiettoria. Se l'auto passa sopra alle strisce, il guidatore viene avvisato con un allarme, ed eventualmente agisce sullo sterzo per mantenere l'auto in traiettoria.

Nissan non ha specificato quando questo sistema sarà effettivamente disponibile.

Auto parlanti

L'interno della Mini è affascianante, anche nella versione moderna - Clicca per ingrandire.

Conosciamo da qualche tempo i sistemi di sintesi vocale, presenti anche sulle auto da molti anni. I messaggi, però, sono limitati: l'auto ci può informare quanto c'è poco carburante, se le luci funzionano male, o se una cintura non è allacciata. Non molto, e nulla che non si possa ottenere con un semplice suono, anche perché le voci disponibili non sono molto gradevoli né naturali.

La Mini 50 Camden potrebbe cambiare questa realtà. Potrà farvi gli auguri di compleanno, salutarvi educatamente, e trasmettere messaggi digitali personalizzati. Ci sono anche alcuni messaggi di sicurezza con toni divertenti, come:

  1. Cinture allacciate e pronti a partire!
  2. Ciao capo, la temperatura è da gelo, quindi vai con calma. Rallentiamo un po', non vogliamo mica finire in un fosso, no?
  3. Se caldo, Motore? Non ancora, capo. Ti avviso appena sono pronto.
  4. Hai attivato l'aria condizionata automatica. Ora mi occuperò di farti stare ancora meglio.
  5. So che ti piace il vento sulla faccia, e infatti i go-kart non hanno i finestrini. Ma se lo chiudi miglioriamo l'aerodinamica, e risparmiamo benzina.
  6. Alza il piede dall'acceleratore, e rilassati! Così risparmiamo anche un po' di benzina.
  7. Ti piace il freno a mano? Allora staccalo!
  8. Accelera un po' meno, non sono ancora in temperatura. Ti avviso io.
  9. Ciao ciao, non vedo l'ora di rivederti.

Un'auto famosa, sarà anche simpatica? - Clicca per ingrandire.

A qualcuno magari non piacerà, ma di certo c'è chi impazzirà per un'auto parlante come questa.

Smettila di passare col rosso

Chi passa col rosso non mette e rischio solo se stesso - Clicca per ingrandire.

Guidiamo da decenni ormai, e ognuno di noi ha avuto occasione di vedere le conseguenze di una guida disattenta o azzardata. Eppure molti continuano a passare con il rosso, o a ignorare gli stop, o a fare altre manovre assurde, e affermano sempre di avere un'ottima ragione per farlo. Toyota ha pensato ad un sistema per ridurre, almeno un po', i rischi legati a questa condotta, con auto capaci di "vedere" semafori e segnali, e avvisare i guidatori.

Al momento si tratta di un sistema sperimentale, che dovrebbe avvisare sia l'auto che il guidatore, per accertarsi che ci si fermi quando è necessario. Se il sistema non rileva un rallentamento, manda altri allarmi.

Basta poco per rendere le città più sicure - Clicca per ingrandire.

Il sistema è anche in grado di informare il guidatore su quanti secondi, o minuti, restano di luce rossa. Così potete decidere se cambiare CD, riprogrammare il navigatore, o avviare una telefonata (dando per scontato che usate un sistema vivavoce o almeno un auricolare senza fili).

Anche in questo caso, non  dato sapere quando questi sistemi arriveranno sulle strade.

Visione notturna

Di notte, gli ostacoli sono più pericolosi - Clicca per ingrandire.

BMW e Mercedes sono state tra le prime aziende ha introdurre console per la visione notturna. Questi sistemi mostrano tramite la console dell'auto che cosa c'è sulla strada, anche se non è visibile a occhio nudo, perché non è raggiunto dalla luce dei fari. Questi sensori cercano e individuano fonti di calore, quindi ognuna può essere anche una distrazione, come case o auto parcheggiate da poco.

Di notte, gli ostacoli sono più pericolosi - Clicca per ingrandire.

FLIR Systems ha introdotto un nuovo sistema di videocamere sensibili al calore capaci di individuare con precisione i pedoni, basandosi sulla quantità di calore e sulla forma.  Il nuovo sistema è stato recentemente introdotto sulle BMW Serie 6. Queste auto offrono, tramite il computer di bordo, avvisi e allarmi, e la console può mostrare i pedoni presenti sulla strada, anche se non c'è luce sufficiente per vederli a occhio nudo. FLIR Systems spiega che sta ulteriormente migliorando il sistema, e che si aspetta un'adozione da parte di tutti i produttori nel giro di pochi anni.

Navigazione 3D avanzata

Audi ha messo a punto un sistema di navigazione avanzatissimo

La navigazione tramite GPS è ormai una cosa comune. Recentemente ha cominciato a diffondersi, con una certa rapidità, la navigazione 3D. Per la prima volta, con questa tecnologia, vediamo i produttori di auto arrivare prima, o in contemporanea, a quelli di dispositivi dedicati. I sistemi di navigazione 3D permettono di vedere la strada in modo più realistico, come per esempio sulla Audi A8, dove è disponibile una visione "a volo d'uccello" della zona, che permette anche di osservare lo scorrere del traffico in tempo reale (o quasi), e di vedere dov'è un eventuale incidente, quali conseguenze ha generato, e come evitarlo.

L'interno dell'Audi A 5 - Clicca per ingrandire.

Si può anche usare il joystick per esplorare la mappa e osservare gli edifici, rappresentati con modelli 3D, in molte grandi città. Anche altri produttori, oltre ad Audi,offrono funzioni simili.

Tra i potenziali difetti di questi sistemi, quello più rilevante è che dipendono in tutto e per tutto dai dati offerti dalle autorità che controllano la circolazione stradale. Se questi dati sono imprecisi o inaffidabili, il sistema  del tutto inutile. Se c'è un incidente, o un ingorgo, ma non viene comunicato, il vostro navigatore vi ci porterà proprio in mezzo.

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