28/11/2007 di Redazione

Leopard vs Vista: qual è il sistema operativo migliore?

Abbiamo messo a confronto i due sistemi operativi di Microsoft e Apple, valutandoli sotto vari aspetti. Qual è il sistema operativo migliore?

Leopard vs. Vista

Alla fine di ottobre Apple ha finalmente presentato l'attessissima nuova versione del suo sistema operativo, il MAC OS 10.5, nome in codice "Leopard". Questo OS Apple si va a confrontare direttamente con Vista, il sistema operativo per PC firmato Microsoft, che alcune malelingue hanno definito come un "XP travestito".

Dopo diversi giorni d'uso, quali sono le vere novità che Leopard porta nel mondo Mac? E, specialmente, è così innovativo come lo definisce l'azienda? Per scoprilo abbiamo testato i due sistemi sulla stessa macchina: un MacBook dotato di Intel Core 2 Duo a 2.16 GHz e 1 GB di RAM.

Interfaccia: Aqua contro Aero

Questa nuova versione di Mac OS è finalmente dotata della famosa interfaccia "Aqua". Con Tiger 10.4, le finestre potevano essere visualizzate, a scelta, in una livrea bianca o in una grigio metallizzato. Tuttavia, a volte, questa soluzione portava un po' di confusione, poiché le finestre non assumevano un colore diverso, a seconda che fossero in primo piano o meno.


Leopard : trasparenze onnipresenti, a tutti i livelli

Con Leopard la differenza è più chiara: le finestre in background sono di un colore grigio scuro, il che aiuta a individuare più velocemente quale applicazione è attiva, senza dover guardare la barra dei menù. Gli effetti di trasparenza sono sempre presenti e, forse per renderli meno ingannevoli, dietro ai menù lo sfondo è leggermente sfocato, un effetto grafico che aiuta a concentrare lo sguardo dove serve.

Anche Aero gioca sulla trasparenza


La trasparenza nelle finestre di Vista

Anche nello sviluppo di Vista è stato posto molto impegno sugli effetti di trasparenza. L'effetto viene applicato alla cornice delle finestre; l'effetto estetico è certamente valido, ma non possiamo dire lo stesso dell'aspetto pratico: le finestre in primo e in secondo piano, infatti, hanno lo stesso aspetto. Solo il colore dei bottoni di gestione indica lo stato della finestra. Anche la taskbar è trasparente.


Vista: riproduzione video, anche in miniatura

Il nuovo Windows implementa alcuni effetti animati: se si riduce a icona una finestra, questa diventa trasparente e si restringe verso la sua posizione nella barra inferiore. Ricorda alla lontana l'effetto "genio", presente in Mac OS X quando si minimizza una finestra nel dock.

Entrambi i sistemi sono dotati di una minitura della finestra. Vista gestisce anche la riproduzione video in una piccola cornice, assente in Leopard - molto strano, visto che era una funzione presente in tutte le ultime versioni del sistema operativo.



Vista : riduzione a icona di una finestra


L'effetto "genio" di Leopard

I due sistemi sono molto simili in termini di interfaccia. Entrambi sono apprezzabili, ed è solo questione di gusti personali. L'unica differenza di peso potrebbe essere la possibilità del Mac OS X 10.5 di cambiare il colore delle finestre, in base alla posizione occupata, sullo sfondo o in primo piano

Il Finder è meglio di "Esplora Risorse"?

Con Leopard sono stati introdotti molti miglioramenti nel Finder, l'equivalente della funzione "Risorse del computer" di Windows.
La prima modifica riguarda la sidebar, riorganizzata in categorie, come in iTunes. Una scelta che migliora la chiarezza, ma siamo ancora lontani dalla situazione ideale, soprattutto per la mancanza di una visione ad albero dell'hard disk. È possibile, fortunatamente, aggiungere delle scorciatoie al menù. La visualizzazione a colonne risolve in parte questo problema, avvicinandosi alla struttura ramificata di cui sopra.


Cover Flow, all'interno del Finder di Leopard

Le due innovazioni più evidenti si chiamano "Cover Flow" e "Quick Look". La prima soluzione permette di navigare tra i file, in maniera quasi identica a quella usata da iTunes. E certamente molto utile per le immagini o i documenti, grazie all'anteprima visualizzata del file selezionato, mentre per altri tipi di file non ci sembra particolarmente utile.

Quick Look, invece, visualizza il contenuto del documento senza doverlo aprire con l'apposita applicazione. Sicuramente è molto utile con i file Office, PDF, MPG, PSD o MP3.

Per quanto riguarda le applicazioni non supportate da questo sistema, Apple ha assicurato che i programmatori dei vari software potranno sviluppare i propri plug-in da integrare in Quick Look.


Apertura di numerosi MP3 con Quick Look

Windows, più sobrio e pragmatico


La struttura ad albero di Windows

Per quanto riguarda Vista, l'esplorazione dei file è senz'altro meno divertente. "Esplora risorse" è più spartano rispetto al Finder di Mac OS X. È possibile visualizzare i file in liste o gruppi di icone. Non c'è una funzione equivalente a  Quick Look.

Tuttavia, la gestione (spostamento, copia) dei file, in Windows, è più efficace. Grazie alla struttura ad albero è possibile raggiungere velocemente tutte le posizioni dell'hard disk.
Un altro vantaggio di Windows è la possibilità di tagliare e incollare il file con pochi e semplici click, mentre Mac OS fa sempre una copia dell'originale; se poi si vuole rimuovere il file originale bisogna farlo manualmente.



L'elenco visualizzato in Leopard


Leopard : le icone organizzate in una griglia

In quest'area siamo di fronte a due diverse filosofie. Apple punta sull'innovazione e sull'estetica, con Quick Look e Cover Flow. Microsoft si affida ad un modello che non è cambiato negli anni, ma che offre sempre un utilizzo veloce ed efficiente.

La gestione delle e-mail

Il client di posta di Mac OS X 10.5 è stato pesantemente rivisto. Come prima impressione, l'interfaccia è chiara ma non particolarmente rivoluzionaria rispetto alla versione precedente. Le innovazioni sono da ricercare nella funzionalità.

Sono disponibili molti modelli di e-mail, per le più svariate necessità, tutti molto semplici da gestire. Per inserire una foto in una determinata posizione, sarà sufficiente aprire la libreria fotografica, iPhoto, e trascinare l'immagine desiderata all'interno del messaggio.


Una nota, nel client di posta di Leopard

Un'altra novità interessante è la gestione degli appunti. Quest'ultimi servono per rimpiazzare le e-mail che si mandano a sé stessi come promemoria. Creando una nota, si crea un messaggio di posta elettronica che resta nella cartella "In arrivo", poi accessibile anche da web.

La nota è modificabile, quindi, per esempio, è possibile modificare un evento o un lavoro da svolgere, con la data di completamento, e integrare il tutto in iCal.
Un ultima funzione è il riconoscimento dei dati inseriti in un e-mail, come gli indirizzi e le date. Nel nostro esempio abbiamo preso un appuntamento per martedì prossimo all'ufficio postale.

Passando con il mouse sopra la data, questa verrà riconosciuta e sarà possibile, tramite un click destro aggiungere l'appuntamento a iCal. Per quanto riguarda gli indirizzi, ci si può affidare a Google Maps per visualizzare la posizione. Non è nulla di fenomenale, ma ha la sua utilità.

 
Leopard : integrazione di posta e iCal

Windows Mail non regge il confronto

Windows Mail, rispetto al software Leopard, fa una magra figura. Il software Microsoft offre solo le funzionalità basilari, senza nulla di particolarmente originale. È pensato per inviare e ricevere mail. Ovviamente, permette di accedere facilmente alla rubrica indirizzi e appuntamenti, ma senza integrazioni come quelle di Leopard. Solo la gestione dei Newsgroup è migliore rispetto a quella Apple.


La Windows Mail di Vista


Un messaggio e-mail vuoto di Windows Mail

Navigazione Internet

La partita si fa dura per Apple, che deve affrontare Internet Explorer 7. Safari è emerso solo nel 2003, puntando tutto su leggerezza e velocità. Usa un motore di rendering HTML Webkit, basato su KHTML, e altri motori derivanti dal mondo open source.

Safari è stato a lungo criticato per l'incompatibilità con molti siti Internet. D'altra parte, per garantire la compatibilità al maggior numero di utenti, molti sviluppatori web tendono a concentrarsi quasi esclusivamente sui protocolli di Internet Explorer, ma sembra una posizione difficile da difendere.


La gestione dei favoriti di Safari 3

Oggi Safari, tuttavia, è molto migliorato, e solo pochi siti rimangono inaccessibili. È l'unico, assieme ad Opera, a passare indenne il test Acid2, un buon indicatore sul rispetto degli standard del web.
Per quanto riguarda l'ergonomia, abbiamo apprezzato particolarmente la gestione dei favoriti: un modello di chiarezza, che ora si apre istantaneamente, mentre con le precedenti versioni ci voleva qualche secondo di troppo.

IE 7, primo assoluto

Internet Explorer continua la sua corsa senza guardare in faccia nessuno. Dopo un lungo sonno, rappresentato dalla versione 6, il numero uno dei browser è stato bersagliato prima da FireFox. e poi da Safari, che ha fatto la sua comparsa sui sistemi Windows.


La gestione dei favoriti in Internet Explorer 7

La competizione ha spinto Microsoft verso l'innovazione e verso l'integrazione in IE7 di alcune funzionalità avanzate, come la navigazione a schede. Anche se Internet Explorer arranca con il test Acid2, è sempre quello compatibile con il numero maggiore di siti. Un piccolo dettaglio ergonomico offre un ulteriore vantaggio a IE: un click sulla barra superiore delle schede ne apre, mentre Safari non lo permette. Safari si concentra sulla velocità, mentre Internet Explorer preferisce l'universalità.

Time Machine più forte di Shadow Copy

Ecco una delle principali novità di Leopard: Time Machine è uno strumento di backup semplificato. Per utilizzarlo, servono due cose: un hard disk esterno e un mouse per attivare la funzione dalle preferenze di sistema.

Time Machine permette di salvaguardare il contenuto del Mac tramite dei regolari backup su base oraria, giornaliera, settimanale o mensile, fino a quando l'hard disk non sarà pieno.

Per ricercare un file inavvertitamente cancellato, Time Machine si appoggia ad un'interfaccia all'altezza del suo nome, che permette, appunto, di "viaggiare a ritroso nel tempo". Potrete navigare nelle vecchie immagini salvate del sistema operativo, alla ricerca dei file. Nel caso di problemi hardware o all'hard disk, Time Machine permette di ripristinare completamente il sistema. Tutto molto pratico e brillantemente orchestrato.

La protezione dei dati con Windows Vista

Vista propone un sistema abbastanza simile a Time Machine. Tuttavia, sarà bene armarsi di coraggio e pazienza. Public Shadow Copy, questo è il suo nome, è attivabile dalla scheda "protezione del sistema/proprietà del sistema". Dopo aver impostato un punto di ripristino, dovrete pianificare i compiti.

L'applicazione vi mostra tutte le funzioni automatiche di Vista. Dopo aver trovato il nome SR (System Restore), dovrete editare il modo in cui gestisce alcune funzioni giornaliere. Per farlo, dovrete accedere alle proprietà di SR, quindi creare dei nuovi compiti da distribuire sull'arco della giornata. In caso di perdita di dati, basterà cliccare sul bottone "ripristina" dalle proprietà del sistema.


La pianificazione delle azioni in Windows Vista

Su richiesta dell'utente, il sistema ripristina una versione precedente del sistema, memorizzata sull'hard disk. Tuttavia questo sistema non è flessibile quanto Time Machine: infatti ripristina l'intero sistema, mentre la soluzione Apple permette di recuperare anche i singoli files.

Leopard vs. Vista: due OS che fanno a gomitate

Dopo aver provato Leopard per qualche settimana, le conclusioni vanno chiaramente a favore di un unico sistema operativo: una volta testate le varie funzionalità del sistema Mac, ci si rende conto che solo alcune saranno usate giornalmente. Nonostante questo, è chiaro che il Mac OS X 10.5 offre dei chiari miglioramenti: un'interfaccia unificata, una gestione delle email più completa, un sistema di backup automatizzato a una reattività migliorata.
Tuttavia, alcuni potrebbero lamentare il fatto che le vere innovazioni rispetto a Tiger sono troppo poche.

Non possiamo dire che Leopard sia superiore a Vista (anche se quest'ultimo offre, a parte l'interfaccia, pochi miglioramenti rispetto XP). I due OS hanno entrambi pregi e difetti; in termini di funzionalità pure e crude, nessuno dei due può pretendere di aggiudicarsi il primo posto. È possibile fare tantissime cose sia con Mac OS che con Windows, e per un pregio dell'uno ce n'è sempre uno dall'altra parte della barricata, e crediamo che affermare il contrario sarebbe piuttosto velleitario, per non dire ipocrita.

I dettagli che fanno la differenza

La scelta di un buon sistema operativo dipende innanzitutto dal sistema su cui andrà installato. Se volete usare un PC, dovrete quasi esclusivamente optare per Vista (o Linux per i più avventurosi).

Tuttavia, potreste anche trasformare un Mac in un sistema Vista, tramite Boot Camp. Di certo è un buon modo per confrontare i due SO e fare una scelta consapevole. Il primo vantaggio di Leopard è certamente il prezzo, 129€ contro i 600€ di Windows Vista.


Mac OS X 10.5 Leopard

Due altri punti fanno la differenza: Il primo riguarda l'integrazione delle varie applicazioni di Leopard. Molti particolari, alcuni dei quali insignificanti, alla fine dei conti possono semplificare la vita di tutti i giorni (come la rilevazione automatica delle stampanti, la gestione del Bluetooth e della rete, l'assenza di messaggi di pericolo che chiedono conferma alle varie azioni, l'indicizzazione del contenuto dei documenti).

La seconda è relativa ai virus. Per Windows sono all'ordine del giorno, mentre il Mac OS vive ancora in una valle incantata esente da pericoli. Anche con un anti-virus aggiornato, nessuno è immune da infezioni di vario tipo. Questo è forse uno dei punti su cui Leopard può fare più affidamento (almeno fino a che la sua diffusione resterà sui livelli attuali, NdT). A conti fatti, però, restiamo in attesa di una vera rivoluzione nei sistemi operativi.

Punti di vista
Di Andrea Ferrario

Siamo sempre di fronte alla solita, insensata battaglia: meglio Mac, meglio Windows o meglio Linux.  Personalmente credo si tratti di uno scontro poco giustificato, principalmente perché questi tre sistemi operativi non hanno solide basi in comune, e sono basati su filosofie differenti, ognuna delle quali si offre a critiche e lodi.

La vera differenza, in questo momento, la fanno altri aspetti, molti dei quali soggettivi: esperienza, uso generale del computer, denaro, lavoro.

Quello che sto cercando di dire è che il sistema operativo perfetto è quello che risponde alle necessità personali.

Esperienza: ormai utilizzate da anni Windows, Mac o Linux, conoscete a menadito il vostro sistema operativo, e riuscite a farci tutto quello che volete fare con il computer? Ci sono validi motivi per cambiarlo?

Uso generale del computer: se siete videogiocatori, molto probabilmente starete utilizzando Windows, mentre se non lo siete c'è la possibilità che stiate utilizzando un MAC. Se siete degli avventurieri, termini come Daemon, Kill o chmod (e non vado oltre) vi sono familiari, e la visione di una console in stile vintage non vi turba, allora probabilmente starete utilizzando un sistema Linux.

Prezzo: Linux è gratuito e può essere utilizzato su hardware di basso costo; Vista è il più costoso e può funzionare con hardware reperibile a prezzi medio/bassi; Leopard ha un costo medio/basso mentre l'hardware ha un costo medio/alto. Tutto ciò considerando i prezzi medi.

Lavoro: se il vostro lavoro vi porta a dover assicurare la massima compatibilità con l'attività dei vostri colleghi, probabilmente starete usando lo stesso sistema del vostro vicino.

Quello che sto cercando di dire è che le innumerevoli e futili discussioni che spopolano sulla rete, con gli Ultrà di Redmond da una parte, quelli della mela dall'altra, e quelli del pinguino nel mezzo, sono e rimangono discussioni inutili che si basano su concetti fondamentalmente errati. Windows non è meglio di Leopard, Leopard non è meglio di Linux, e Linux non è meglio di Windows. Il meglio è quello che ci permette di gestire, nella maniera più semplice e veloce, gli interessi e il lavoro di tutti i giorni. Estendiamo il significato di un detto: "non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace", vale a dire che non esiste un bello universale, un sistema operativo superiore, ma un bello, cioè un meglio soggettivo per ognuno di noi.

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