10/04/2018 di Redazione

Mainframe più “magri” per Ibm, ma senza perdere in potenza

L’azienda ha presentato due nuove soluzioni a case singolo da 19 pollici (z14 Model Zr1 e LinuxOne Rockhopper II), che garantiscono comunque la gestione di 850 milioni di transazioni cifrate al giorno e una scalabilità fino a 330mila container Docker.

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Ibm ha messo a dieta i propri mainframe. Big Blue ha annunciato un nuovo sistema pronto per il cloud costruito attorno alla tecnologia della serie z14, ma dalle dimensioni più compatte. La soluzione è infatti caratterizzata da un case singolo da 19 pollici contro i 24 pollici standard e permette di risparmiare spazio all’interno del data center. I nuovi modelli proposti da Ibm sono due: z14 Model Zr1 e LinuxOne Rockhopper II. La cura dimagrante a cui sono stati sottoposti i mainframe non fa comunque cambiare linea al colosso di Armonk, che giustamente ritiene questo genere di soluzioni ancora centrale per alcuni business, come quello bancario. Secondo una ricerca di Forrester Consulting del 2017, il 96 per cento degli istituti finanziari e il 71 per cento delle aziende Fortune 500 continuano ad avere processi residenti su mainframe, per un totale di trenta miliardi di transazioni ogni giorno. E questo nel pieno della digital transformation, che impone tecnologie e architetture sempre meno “invadenti” e più flessibili.

Altri numeri: secondo la stessa Ibm, l’87 per cento delle transazioni di carte di credito e circa ottomila miliardi di pagamenti l’anno vengono elaborati dai mainframe. Ogni 12 mesi, queste corpulente macchine processano anche i dati di quattro miliardi di passeggeri delle compagnie aeree. Il nuovo prodotto di Big Blue può gestire fino a 850 milioni di transazioni cifrate al giorno e, inoltre, non richiede particolari adattamenti per l’approvvigionamento energetico né per il raffreddamento.

La tecnologia della serie z14 su cui si basa il nuovo mainframe garantisce anche una capacità di archiviazione superiore del dieci per cento rispetto alla versione z13s, oltre a una memoria doppia (8 TB per il modello Zr1). Il Rockhopper II mette invece a disposizione una capacità maggiore del 50 per cento ed entrambe le soluzioni sono certificate Docker Enterprise Edition, con componenti di gestione integrati e una scalabilità garantita fino a 330mila container.

 

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