10/03/2014 di Redazione

Mainframe sempre più costoso da aggiornare

Per 600 chief information manager e responsabili It, interpellati da Micro Focus, il costo di aggiornamento delle applicazioni mainframe si aggira in media intorno a 11 milioni di euro, un terzo in più rispetto alle stime di due anni fa. Metà dei Cio, ino

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Sicurezza, efficienza e rispetto dei regolamenti costano cari se si parla di mainframe: 11 milioni di euro, in media, è la stima fatta da 590 chief information manager e responsabili It di nove paesi nel mondo, circa i costi di aggiornamento delle applicazioni mainframe obsolete. Il dato emerge da un’indagine commissionata da Micro Focus a Vanson Bourne, ed è superiore di quasi un terzo rispetto alla stima fatta in un’analoga ricerca del 2012, quando la previsione di spesa media era pari a 8,5 milioni di euro. E il futuro non è certo più roseo, giacché gli intervistati credono che il debito it (cioè costo di liquidazione degli oneri di manutenzione per l’aggiornamento del portfolio delle applicazioni) aumenterà del 9% nei prossimi cinque anni.

La previsione di spesa per l'aggiornamento delle applicazioni mainframe (Fonte: Micro Focus)


I costi di aggiornamento crescente, tuttavia, non prefigurano un abbandono di questa tecnologia. Secondo gli intervistati (appartenenti a organizzazioni da oltre 500 dipendenti, di Regno Unito, Francia, Germania, Stati Uniti, Hong Kong, Brasile, Australia, Nuova Zelanda e Singapore), anzi, le aziende continueranno ad affidarsi alle applicazioni mainframe per un alto decennio, e un terzo di loro ritiene che il periodo sarà anche più lungo. Allo stesso tempo, la grande maggioranza dei professionisti It (81%) non riesce a giustificare l’investimento per la manutenzione delle applicazioni. La conseguenza è presto detta: in assenza di adeguati upgrade tecnologici, nel 51% dei casi i Cio ammettono che la propria azienda è esposta a problemi di risk management e di compliance.

“Le applicazioni mainframe sono spesso la linfa vitale dell'organizzazione, tuttavia il debito It è in aumento”, ha commentato Giuseppe Gigante, regional marketing manager di Micro Focus. “Questo scenario è anche determinato dall’atteggiamento dei non addetti It, per i quali innovare significa solo adottare una nuova tecnologia, anziché migliorare le applicazioni già esistenti. La sfida è proprio quella di trovare modalità intelligenti in grado di innovare, tutelando ed evolvendo allo stesso tempo  i sistemi”.
 
Oltre al problema dei budget, c’è quello delle competenze. Sei responsabili It su sette confermano la difficoltà nel reclutare personale competente in ambito applicativo mainframe, e circa il 14% dello staff attualmente responsabile della manutenzione di queste applicazioni andrà in pensione entro i prossimi cinque anni. Una percentuale che alza di tre punti le stime di maggio 2012, dove l’impatto dei pensionamenti era valutato intorno all’11%. Questo gap comporterà prevedibilmente problemi di compliance, dal momento che le nuove legislazioni e regolamentazioni richiedono costanti adeguamenti delle applicazioni; a peggiorare il tutto c’è il fatto che già oggi il 73% pensa che le informazioni disponibili in azienda in materia di applicazioni mainframe siano insufficienti.

Di chi è la colpa? A detta del 78% dei Cio, il mondo della scuola e delle Università potrebbe fare di più. Come evidenziato da precedenti indagini, un punto dolente è l’insegnamento della programmazione Cobol, essenziale per il mainframe: soltanto il 27% degli atenei nel mondo inserisce questo linguaggio fra le materie principali o elettive del piano di studi, sebbene oltre otto Cio su dieci lo ritengano fondamentale per il curriculum di base di un professionista informatico.

Il mainframe, in ogni caso, non è così immobile come i risultati finora esposti potrebbero far pensare. Cambia e deve cambiare, specie sotto spinta della mobilità. Attualmente in media il 33% delle applicazioni mainframe delle aziende è accessibile da dispositivo mobile e, nel giro di due anni, questa percentuale raggiungerà il 39%. Il 58% delle organizzazioni di lavoro impiega utenti che devono accedere alle applicazioni mainframe da Web browser mobile, il 49% con Android e il 36% da iPad o iPhone. I problemi non mancano: per oltre i tre quarti degli intervistati sviluppare applicazioni mainframe per device mobili è difficile, e l’84% afferma che il mainframe rappresenta un ostacolo per lo sviluppo di applicazioni mobili.

Le previsioni degli intervistati sulla durata della tecnologia mainframe in azienda


L’altra grande direttrice di cambiamento, cioè il cloud, presenta lo stesso trend e la stessa difficoltà di fondo. Mediamente, il 35% delle attuali applicazioni mainframe sono accessibili tramite nuvola e il dato è destinato ad arrivare al 42% nei prossimi due anni. Per il 75% dei Cio, tuttavia, sarà difficile riuscire a sviluppare applicazioni mainframe adatte al cloud.
 

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