18/04/2017 di Redazione

Microsoft aggiorna Flow e PowerApps, lavorare è più facile

La piattaforma per la creazione di app aziendali migliora il dialogo con SharePoint, mentre Flow introduce nuove funzionalità di azioni rapide e gestione collettiva dei flussi di lavoro. Si apre, inoltre, ai contributi di partner esterni.

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Lavora di meno, fai di più”. Il sogno di tutti, già racchiuso da Microsoft nello slogan di presentazione di Flow, è ora rimarcato con gli aggiornamenti introdotti dall'azienda di Redmond in questo prodotto e nella piattaforma PowerApps. Partiamo da Flow, una soluzione alternativa all'Ifttt e che permette di collegare fra loro app aziendali e servizi, creando flussi di lavoro automatizzati (per esempio nell'invio di notifiche, nella sincronizzazione di file, nella raccolta dati, eccetera). A cinque mesi dal lancio, questo prodotto è stato ora migliorato con alcuni potenziamenti e aggiunte e con l'intento, scrive l'azienda di Redmond, di “migliorare la produttività dei team di lavoro, estendere il supporto a servizi offerti dai partner e modernizzare le procedure di approvazione per le aziende di ogni dimensione”.

Per quanto riguarda il primo punto, la produttività beneficia innanzitutto di nuovi comandi (“pulsanti”, li chiama Microsoft) che possono attivare specifiche azioni rapide, come per esempio l'inserimento di un dato di login o l'ispezione di un bug; è possibile integrarli nel flusso di lavoro a partire da applicazioni iOS o Android o dal portale di Microsoft Dynamics. Per il solo mondo Android, inoltre, sono ora disponibili gli shortcut ai pulsanti di Flow. Un'altra novità è la funzione team flow (già introdotta come anteprima a febbraio), ovvero la possibilità di una gestione collettiva di alcuni workflow lavorativi: attività di modifica, cancellazione, aggiornamento, creazione di collegamenti e altro ancora possono essere svolte da più di un utente, eventualmente assegnando maggiori privilegi al “proprietario” (owner) del flusso di lavoro.

Per quanto riguarda l'integrazione con servizi esterni, oltre alle 115 Api già utilizzate su Flow per questo scopo, da oggi è possibile ricorrere a connettori creati ex novo dalle aziende per uso interno. Microsoft incoraggia anche i propri clienti a condividere con l'esterno tali creazioni, a beneficio della comunità. Infine, grazie a nuovi template e a ottimizzazioni per l'esperienza d'uso su mobile, con Flow diventa più semplice creare procedure di approvazione, per esempio autenticate da Azure Active Directory.

 

Esempio di flusso di lavoro automatizzato con Flow

 

 

L'altra opera di aggiornamento annunciata da Redmond riguarda, come si diceva, PowerApp. Si tratta di una piattaforma che, fin dal lancio nel 2015, permette di realizzare facilmente, senza scomodare la programmazione, applicazioni di vario tipo e connesse a fonti di dati già disponibili (presenti per esempio su Office 365, Azure, Dynamics 365, SharePoint Online, Sql Server, Drive, Dropbox e altro ancora). Le applicazioni così create possono essere ospitate on premise o nella nuvola, e risultare fruibili da computer o da dispositivo mobile, come siti Web o come app vere e proprie.

Le novità, in questo caso, riguardano soprattutto il migliorato supporto alle liste di SharePoint e una potenziata integrazione con i servizi di Azure Functions (con i quali diventa possibile realizzare analisi di dati più complesse e da più fonti). Le applicazioni create con PowerApps, inolte, potranno ora essere integrate nelle dashboard di PowerBI e potranno supportare le notifiche push contestuali. Le fonti di dati attualmente integrabili all'interno delle app salgono a oltre un centinaio.

 

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