Venti di novità in fatto di virtualizzazione per Microsoft. È quasi pronto infatti il sesto Update Rollup per il System Center Virtual Machine Manager, software che permette di gestire in modo centralizzato l’infrastruttura fisica e virtuale, oltre a consentire un utilizzo migliore dei server e un’ottimizzazione dinamica delle risorse su più piattaforme. La principale novità dell’aggiornamento periodico, rilasciato da Redmond l’ultimo martedì del primo mese di ogni trimestre, riguarda la possibilità di identificare e controllare le macchine virtuali di Azure direttamente all’interno di Virtual Machine Manager (Vmm). Questo significa che, non appena l’Update Rollup verrà ufficialmente pubblicato, gli amministratori di sistema potranno avviare, arrestare e collegare nello stesso “ambiente” tutte le macchine virtuali gestite su Azure tramite protocollo di desktop remoto.
Microsoft non concederà però, almeno per il momento, piena libertà di azione agli amministratori all’interno dei Vmm: ad esempio, i professionisti It non potranno bypassare Azure per creare nuove Vm, ma dovranno effettuare sempre l’accesso alla piattaforma. Si tratta comunque di un notevole risparmio in termini di lavoro e la funzionalità rappresenta un importante passo avanti per Microsoft nel campo del cloud ibrido.
Il nuovo rollup includerà anche la possibilità di gestire i template delle macchine virtuali di “seconda generazione” (Generation 2), introdotte da Microsoft nel 2013 e dotate di un modello hardware di virtualizzazione semplificato, con il supporto integrato alla Unified Extensible Firmware Interface invece che al firmware basato su Bios. Con questa nuova opzione, l'azienda vuole semplificare lo sviluppo e l’implementazione di Platform-as-a-Service (PaaS).