14/06/2012 di Redazione

Nokia: a casa 10mila persone, addio a tre fabbriche

L'azienda finlandese ha diffuso oggi un comunicato stampa in cui preannuncia un ulteriore taglio alla propria forza lavoro che siconcretizzerà entro fine del 2013, in concomitanza con la chiusura di tre stabilimenti produttivi in Europa e Canada. Venduta,

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Nokia licenzierà 10mila persone entro le fine del 2013 e chiuderà fabbriche in Germania, Canada e Svezia per cercare di limitare le perdite e di inseguire l'obiettivo di tornare ad essere redditizia, che pare sempre più lontano. Il numero uno dell'azienda finlandese Stephen Elop ha spiegato nel comunicato ufficiale che "i tagli sono una conseguenza delle misure che riteniamo indispensabili per garantire la competitività a lungo termine della compagnia".

Nokia cerca di ritrovare la strada del successo con un nuovo taglio di personale

Nel secondo trimestre del 2012 i margini operativi non-IFRS del comparto Device&Services hanno registrato un calo pari al 3 per cento rispetto al trimestre precedente, e per il terzo trimestre ci si aspettano risultati altrettanto negativi. Alla luce di questa difficile situazione Nokia ha deciso di apportare ulteriori tagli al settore Devices & Services, già interessato da precedenti ridimensionamenti.

Le attività non strategiche saranno ridotte o dismesse, con l'obiettivo, scontato, di ridurre i costi e concentrare gli investimenti sulle aree davvero prioritarie. Saranno tagliati alcuni progetti di ricerca & sviluppo che erano in corso nelle fabbriche di Ulm, in Germania, e di Burnaby, in Canada: entrambe verranno chiuse, seguendo il triste destino dello stabilimento produttivo di Salo, in Finlandia. Nokia ha precisato che le attività di quest’ultimo sito saranno dirottate sul centro di Komarom, in Ungheria, che è strategico per posizionamento rispetto ai clienti e mercati chiave.

Già a febbraio l’azienda aveva annunciato un ridimensionamento del medesimo impianto di Komarom, oltre che di quello di Salo e di Reynosa (Messico), per perseguire una strategia precisa: spostare la produzione in Asia e lasciare in Europa le attività di customizzazione. A Salo e a Tempere, sempre in Finlandia, si continueranno a condurre progetti chiave, come la progettazione dei modelli della gamma Lumia, mentre a Oulu si continuerà a creare i prodotti di telefonia mobile.

In questo modo Nokia conta di ridurre le spese operative non-IFRS della divisione Devices&Services a un tasso annualizzato di circa 3 miliardi di euro, rispetto ai 5,35 miliardi di euro del 2010. In chiusura del primo trimestre 2012 si prevede quindi un risparmio annualizzato di 700 milioni, che dovrebbe portare a una riduzione dei costi di circa 1,6 miliardi di euro entro fine 2013.

C'è tuttavia da tenere in conto che questa nuova tornata di ristrutturazione comporterà oneri per circa un miliardo di euro, che andranno a sommarsi ai 900 milioni di euro già messi in preventivo con i tagli precedenti. Insomma, la situazione di Nokia non sembra destinata a una ripresa in tempi brevi nemmeno con quest'ultima, pesante, ristrutturazione. Nonostante la pesante forbice sui costi, sembrano ancora avere credito le previsioni funeste degli analisti. Rientra nell'opera di taglio anche la cessione della sussidiria dei cellulari di lusso Vertu a EQT VI, una società europea di private equity.

Con i soldi risparmiati grazie al taglio Nokia intende "estendere la propria strategia ampliando le fasce di prezzo dei Lumia, che continueranno ad essere caratterizzati dalla piattaforma Windows Phone e integreranno nuovi materiali, nuove tecnologie e servizi basati sulla localizzazione. A sopporto della nuova strategia l'azienda finlandese ha annunciato, contestualmente alla ristrutturazione, l'acquisizione di Scalado, un'azienda svedese produttrice di una tecnologia di imaging presente su oltre un miliardo di dispositivi. L'acquisizione mira a rafforzare le attività di imaging di Nokia.

La notizia dei licenziamenti ha mandato in picchiata le azioni Nokia


È inoltre stata preventivata l'intensificazione di applicazioni di ricerca visiva, come il Nokia City Lens annunciato di recente. Nell'ambito dei telefoni cellulari, oltre ai Lumia Nokia intende sviluppare ulteriormente i prodotti Serie 40 e Serie 30 e di investire in tecnologie chiave per i feature phone, come il Nokia Browser.

Stando a quanto riportato dall'agenzia Reuters, alle 9 di questa mattina, appena è stato diffuso il comunicato stampa, le azioni di Nokia hanno perso il 7%. Ricordiamo che le azioni dell'azienda finlandese avevano già lasciato sul terreno oltre il 70% da quando, lo scorso febbraio, era stato annunciato l'abbandono di Symbian.

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