27/01/2012 di Redazione

Nokia, rosso di un miliardo. Ma Elop pensa positivo

La casa finlandese chiude il quarto trimestre con una perdita di 1,07 miliardi di euro a causa di svalutazioni per 1,1 miliardi. I ricavi sono in flessione del 21% a 10 miliardi di euro e le vendite di smartphone sono scese del 31% a 19,6 milioni di unità

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C’era molta attesa per l’annuncio della trimestrale di Nokia e ieri in giornata la casa finlandese ha reso come da programma noti i risultati degli ultime tre mesi dell’anno. Che vedono una perdita di 1,07 miliardi di euro, imputabili a svalutazioni per 1,1 miliardi, rispetto all’utile di 745 milioni registrato lo scorso anno e ricavi, sebbene superiori alle previsioni, in flessione anno su anno del 21% a 10 miliardi di euro.

Stephen Elop, Ceo di Nokia, con il nuovo Windows Phone Lumia 900

Il fatturato dell’intero esercizio è stato di 38,6 miliardi di euro, in calo del 9%, con un rosso di 1,5 miliardi e pari a 31 centesimi per azione; a fine 2010 i profitti erano di 1,3 miliardi. Nel dettaglio, le vendite della divisione Devices & Services sono scese del 29% a circa sei miliardi di dollari, con un prezzo medio di vendita per ogni cellulare di 53 euro (rispetto ai 69 euro di un anno fa). Il segmento smartphone, in particolare, è andato meglio di quanto stimato dagli analisti ma ha mostrato un saldo negativo del 31%, per complessivi 19,6 milioni di unità spedite (Apple nello stesso periodo ha portato nei negozi 37 milioni di iPhone). In totale Nokia ha venduto 113,5 milioni di terminali, 10 milioni in meno rispetto ai 123,7 milioni del quarto trimestre 2010.


Per il Ceo Stephen Elop, comunque, si è dimostrato ottimista. A suo dire la tanto auspicata svolta è già iniziata e lo dimostrerebbe il fatto che la compagnia ha già compiuto un passo significativo per la sua trasformazione sebbene abbia ancora moltissimo da realizzare nel corso del 2012. Nokia, insomma, è secondo il manager arrivato da Microsoft “nel cuore della transizione” ma sulla buona strada per concretizzare la strategia "di stabilire una testa di ponte in questa guerra di ecosistemi”, che Paese per Paese è quanto Nokia sta realizzando”.

Elop si è detto soddisfatto del lancio dei primi telefonini con a bordo Windows Phone, il Lumia 800 e il Lumia 710 (oltre un milione di unità vendute in circa due mesi), mentre per quanto riguarda Symbian, la società ha rilevato condizioni di mercato in deciso mutamento e per questo, insieme alla maggiore focalizzazione sulla piattaforma di Microsoft, è probabile che il numero di terminali basati sullo storico sistema operativo andrà nei mesi a diminuire rispetto alle stime precedenti.

Tornando invece all’alleanza con il gigante di Redmond, è emerso in queste ore un nuovo retroscena: Microsoft avrebbe versato a Nokia nel quarto trimestre 250 milioni di dollari (180 milioni di euro) come contributo “dovuto” per l’utilizzo di Windows Phone da parte del produttore finlandese. Cifre a parte, è del resto noto che nell’ambito dell’accordo strategico sancito lo scorso febbraio la società americana è tenuta a riconoscere dei sussidi periodici in cambio delle royalty sulle vendite dei telefonini equipaggiati con il proprio software.

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