05/02/2015 di Redazione

Nuove “energie” nel cloud, Ibm analizza i dati delle utility

Big Blue ha lanciato un servizio di analytics in tempo reale, dedicato al settore dell’energia e alle utility. La soluzione si basa sulla Infrastructure-as-a-Service SoftLayer e permette di intervenire in modo più tempestivo in caso di guasti o problemi n

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Una “nuvola” tutta nuova per il settore dell’energia e delle utility. O meglio, una piattaforma di analisi dati basata su cloud per accelerare la capacità decisionale e la risoluzioni dei problemi di rete e servizi. La propone Ibm, per provare a soddisfare i bisogni delle realtà che operano in un mercato caratterizzato da una domanda sottoposta a variazioni continue. Infatti, le società del settore energy e utility sono costrette a compiere scelte in breve tempo, seguendo l’andamento di reti e sistemi che in alcuni casi possono essere distribuiti anche su grandi superfici geografiche. Si pensi per esempio ai fornitori di energia elettrica a livello nazionale che, in caso di guasto, devono intervenire a ogni livello e a qualsiasi distanza nel più breve tempo possibile per ripristinare il servizio.

La nuova soluzione di Ibm si appoggia sulla piattaforma Infrastructure-as-a-service di SoftLayer, di proprietà della stessa Big Blue, e dispone di funzionalità adatte a una variegata serie di casi tra cui la manutenzione predittiva, la misurazione dello stato di salute degli impianti e la valutazione del rischio. Ogni analisi è eseguita in tempo reale ed è in grado di mostrare tutte le informazioni relative agli asset, inclusi i registri di manutenzione e altri dati operativi per facilitare poi la gestione degli impianti.

A detta di Ibm, la flessibilità è la chiave di volta per molte utility, perché seguendo questo approccio possono passare da un paradigma di manutenzione statico e programmato a uno dinamico, riducendo così il numero e la durata delle interruzioni di servizio. Oltre, ovviamente, ai costi.

Gli strumenti di analisi di Ibm sono già stati implementati con successo, ad esempio, da National Grid, un’azienda di servizi gas ed elettrici basata nel Regno Unito e negli Stati Uniti, dove ad oggi ha siglato contratti con 3,4 milioni di utenti.

“Avevamo il bisogno di raccogliere tutti i nostri dati collocati su 350 impianti differenti e portarli su un portale singolo”, ha commentato David Wright, direttore gestione degli impianti di trasmissione elettrica di National Grid. “Ci serviva poi un sistema per analizzare in maniera più approfondita le informazioni e per agire tempestivamente”. La compagnia ha così cambiato paradigma d'intervento, passando da una manutenzione preventiva e basata su una rigida programmazione, a una flessibile, che sfrutta i dati forniti in tempo reale dal servizio di Ibm.

 

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