Dopo l’operazione di rilancio di Blackberry (ancora tutta da verificare nei numeri), Tcl potrebbe imbarcarsi in una nuova avventura con Palm. Storica azienda produttrice dei primi palmari, quando si chiamavano ancora così e ben prima dell’avvento dell’iPhone e di Android, la società statunitense è andata incontro a un lento ma inesorabile declino proprio in seguito all’avvento degli smartphone. Rilevata nel 2010 da Hp per 1,2 miliardi di dollari, l’anno seguente viene definitivamente chiusa e le sue attività dismesse. Ma ora la cinese Tcl, che ha acquistato da Hp il marchio senza poi farci nulla, potrebbe far rivivere il brand portando nel 2018nuovi dispositivi sul mercato. L’indiscrezione sta circolando in queste ore, grazie a un’intervista concessa al sito olandese AndroidPlanet da Stefan Streit, marketing manager dell’azienda asiatica.
I dettagli sono scarsi, ma Streit ha spiegato che l’idea è quella di lanciare una serie di prodotti che sappiano attrarre i fan della prima ora, che sono cresciuti utilizzando i palmari. Buone intenzioni, certo, ma il mercato non si lascia sedurre dai sentimenti. Va da sé che il sistema operativo difficilmente potrà essere il proprietario webOs, su cui Palm aveva puntato per contrastare Android e iOs.
Anche perché la piattaforma è ormai di proprietà di Lg, che la utilizza per i propri smart Tv. Molto probabile, se non certo, che Tcl ricorra ad Android come già fatto per gli smartphone a marchio Blackberry. Il Keyone è stato il primo modello della casa della mora prodotto dalla società cinese e dotato del sistema operativo sviluppato da Google. Non resta che aspettare eventuali nuovi dettagli da Tcl, sperando che l’operazione su Palm non si limiti alla pura nostalgia come fatto da Nokia con il 3310.