12/04/2018 di Redazione

Più iPhone costosi, meno HomePod e realtà aumentata per la Mela

Nuove indiscrezioni sulla futura offerta a marchio Apple. Attese tre varianti di smartphone, con prezzi in linea con quelli precedenti, mentre caleranno le quantità di smart speaker e le ambizioni nel campo della realtà aumentata.

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Tra smartphone, smart speaker e progetti software, Apple è una macchina in continuo movimento. Ma ingranerà diverse marce per i suoi futuri iPhone, Homepod e ambizioni sulla realtà aumentata, stando alle indiscrezioni circolate in settimana su questi tre temi. Partiamo dall'iPhone, o meglio da una caratteristica sempre molto discussa del melafonino: i prezzi. Secondo Steven Milunovich, un analista di Ubs specializzato su Apple, la prossima generazione di melafonini sarà composta da tre modelli, due dei quali con schermo Oled e uno con Lcd, e i prezzo di vendita medio sarà in linea con la strategia usata in precedenza.

L''analista ipotizza due possibili scenari. Il primo prevede un dispositivo Oled da 6,4 pollici in vendita a 1.099 dollari, uno da 5,8 pollici, con medesima tecnologia di schermo e proposto a 999 dollari, e un iPhone leggermente più economico, 750 dollari, poiché dotato di display Lcd da 6,1 pollici. Il secondo scenario è simile nelle caratteristiche tecniche, ma abbassa di circa 50 dollari il prezzo di vendita di ciascun modello.

A detta dell'esperto, la percentuale di clienti iPhone in possesso di telefoni più costosi di 700 dollari è destinata a salire: era il 40% fino a ieri, mentre neglia acquisti di quest'anno salirà al 70%. Solo un nuovo utente su tre, insomma, si accontenerà di modelli datati o di fascia inferiore.

Altre indiscrezioni giunte in questi giorni dai media coreani suggeriscono l'esistenza di qualche difficoltà all'orizzonte per la prossima “sfornata” di iPhone X, prevista per quest'anno, e per i nuovi modelli che saranno presentati in autunno: dopo la decisione di ridurre i volumi di produzione degli “X”, per compensare tale taglio (e la sovrapproduzione) Samsung avrebbe alzato il prezzo dei propri schermi Oled venduti a Apple. Quest'ultima sarebbe intenzionata ad acquistare nel 2018 circa 100 milioni di pannelli, un quarto dei quali destinati agli iPhone x e i restanti 75 milioni ai modelli di generazione successiva.

Sulla realtà aumentata, invece, la Mela sembrerebbe destinata a dover volare basso e a ridimensionare le ambizioni inizialmente riposte ARKit, piattaforma di sviluppo software per iOS 11, e nell'acquisto di Vrvana. Secondo il sempre ben informato Ming-Chi Kuo, analista di Kgi Securities (ma soprattutto frequente fonte di indiscrezioni affidabili), a mettere i bastoni fra le ruote di Cupertino è stata Oppo: la società cinese entro qualche mese, sei o nove al massimo, saprà proporre una piattaforma hardware e software altrettanto valida, ma più conveniente.

A differenza dell'ipotetitco, futuro visore AR di Apple, infatti, quello di Oppo non impiegherà processori proprietari né altre componenti customizzate costose da produrre e personalizzare (videocamera, giroscopio e altro), usando inceve Cpu di Qualcomm e Mediatek e altro hardware già impiegato su dispositivi Android. Risultato: il visore dell'azienda cinese potrà creare esperienze di realtà aumentata simili a quelle della concorrente californiana, ma costerà molto meno.

 



Il futuro non pare radioso neanche per l'HomePod: come sottolienato da Bloomberg, il dispositivo rivale di Amazon Echo può certo vantare pregi di elevata qualità del suono, potendo far presa sugli amanti della musica, ma i quasi 350 dollari richiesti hanno scoraggiato molti potenziali acquirenti. Dopo una buona partenza nei preordini e nelle prime settimane di vendita, alimentati dagli entusiasti del mondo Apple, l'HomePod ha rallentato. Stando ai dati di Slice Intelligence, nelle prime dieci settimane dal debutto, questo dispositivo ha conquistato il 10% degli acquisti di smart speaker, contro il 73% degli Echo e il 14% dei Google Home.

 

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