17/06/2010 di Redazione

Povera Nokia ha sbagliato tutti i conti

Nokia vede grigio il secondo trimestre e l'intero anno 2010: tutti i valori sono in ribasso e le proiezioni pure. Non ha nuovi modelli di fascia alta competitivi con la moda iPhone 4; ha puntato sui volumi di modelli economici; l'euro debole ha eroso gli

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Pessima aria in quel di Espoo in Finlandia. Nokia dice che la competizione soprattutto nella fascia alta dei prodotti e l'aver dato particolare enfasi ai prodotti con minori margini hanno determinato una diminuzione del fatturato atteso per il secondo trimestre dell'anno. Valutazioni negative che impattano anche i risultati previsti per l'intero anno. Per di più, dicono sempre in Finlandia, l'impatto dell'erosione del valore dell'euro verso il dollaro deprime ulteriormente il risultato operativo dal punto di vista finanziario.

Più in dettaglio Nokia si aspetta che Device e Servizi realizzerà un fatturato più vicino a 6,7 miliardi anziché gli attesi 7,2. Il margine operativo della divisione sarà quindi al di sotto della fascia prevista del 9-12%.

Nokia N8

Per l'intero anno Nokia continua ad aspettarsi un incremento dei volumi globali del mercato cellulari del 10% rispetto al 2009. In questo scenario il costruttore finlandese prevede di confermare  la quota di mercato in volumi. Cosa che avrà una ripercussione sulla quota di mercato in valore che è previsto in flessione. Dettagli ulteriori e previsioni più accurate saranno rese disponibili il 22 luglio con i risultati definitivi del secondo trimestre.

Conclusione e interpretazione di che cosa succede a Nokia: ha toppato i tempi e s'è trovata del tutto scavalcata nel touchscreen (e tutto ciò che a questa modalità d'interazione è legata); ha preferito i volumi ai margini (e gli azionisti non hanno affatto gradito nella scorsa assemblea); non sembra abbia in tasca una ricetta utile per contrastare le strategie Apple e Rim (BlackBerry) perché i progetti innovativi sono affidati a N8 che verrà quando vorrà e comunque troppo tardi per aggiustare i conti 2010 (vedi Nokia ha scelto MeeGo per la fascia alta) e soprattutto la sorte del ceo Olli-Pekka Kallasvuo (vedi Azionisti Nokia furibondi e il 2010 diventa chiave).

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