25/06/2012 di Redazione

RIM potrebbe cedere i BlackBerry, ecco chi li vuole

Secondo indiscrezioni del Sunday Times, la società canadese potrebbe spezzarsi in due e vendere il business dei cellulari ad Amazon o Facebook. Ma c'è anche un piano B: tenere l'azienda unita, ma metterne sul mercato una grossa parte, con Microsoft in tes

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Research in Motion starebbe considerando l'ipotesi di dividere in due l'azienda, separando la divisione dei cellulari BlackBerry dalla propria rete di messaggistica. L'indiscrezione, che al momento non trova conferme ufficiali, è stata divulgata dal Sunday Times, che non cita fonti a suffragio della sua teoria, ma esplicita che Facebook e Amazon sarebbero i "potenziali acquirenti" degli asset da dismettere.

RIM potrebbe vendere i BlackBerry a Facebook o Amazon

Se questa ipotesi dovesse concretizzarsi RIM continuerebbe a portare avanti i suoi servizi alle aziende, ma lascerebbe perdere la progettazione e la vendita di terminali, che a questo punto passerebbero nelle mani dei nuovi titolari insieme, probabilmente, ai brevetti necessari per l'implementazione dei prodotti.

Se il piano A non dovesse rivelarsi fattibile, sempre secondo il quotidiano britannico, sarebbe pronto il piano B: tenere unita l'azienda, ma venderne una grossa parte. In questo caso il nome che va per la maggiore è quello di Microsoft, che potrebbe avere bisogno di una spinta nel campo business una volta che avrà esordito, a ottobre, con Windows Phone 8.

RIM non ha voluto commentare queste informazioni, ma non le ha nemmeno smentite, precisando che è all'esame una vasta gamma di strategie. Un portavoce dell'azienda canadese ha infatti spiegato a Cnet che "RIM ha ingaggiato dei consulenti che l'aiutino a esaminare le opzioni per sfruttare profittevolmente la piattaforma BlackBerry attraverso partnership, vendita di licenze e strategie alternative al modello di business attuale". 

In sostanza l'ipotesi di una vendita di parte delle attività aziendali è più concreta che mai a questo punto. Ricordiamo che recentemente il CEO Thorsten Heins ha assunto JP Morgan e RBC Capital per una consulenza sul proprio business e sulla performance finanziaria dell'azienda. Lo stesso amministratore delegato ha inoltre ammesso che sta valutando "modelli di business alternativi".

Nell'ultimo trimestre RIM ha registrato un calo delle entrate pari al 25 per cento, e per il prossimo trimestre non si aspetta una ripresa degli utili. Il prossimo aggiornamento ufficiale sull'andamento dell'azienda è fissato per il 28 giugno, quindi non vale la pena oggi fare speculazioni sulle attese. Di certo non basteranno i nuovi BlackBerry per risollevare i conti, dato che arriveranno a fine anno con largo ritardo rispetto alle attese e, soprattutto, nello stesso periodo del nuovo iPhone e dei terminali Windows Phone di prossima generazione.

RIM ha annunciato una ristrutturazione nel tentativo di risparmiare un miliardo di dollari entro la fine dell'anno fiscale, e ha dovuto anche fare i conti negli ultimi mesi con un esodo di dirigenti chiave, fra cui il principale consulente legale, che si è dimesso il mese scorso dopo 12 anni in azienda. 

Hewlett Packard taglia

Anche se la situazione è ben diversa e non ci sono pericoli di fallimento, anche HP ha annunciato in questi giorni una nuova tornata di tagli: stando a una notizia divulgata dall'agenzia Reuters potrebbero saltare fino a mille posti di lavoro in Germania, nell'ambito del ridimensionamento della forza lavoro in Europa, che prevede l'esubero di 8mila posizioni nel Vecchio Continente entro fine 2014.

HP dà lavoro a più di 300mila lavoratori a livello globale e in concomitanza con l'ultima trimestrale ha annunciato il licenziamento di 27mila dipendenti, pari all'8 per cento della sua forza lavoro. Per la maggior parte si tratterà di prepensionamenti e consentiranno un risparmio globale pari a 3,5 miliardi di dollari.


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