Samsung passa dalla padella alla brace con la conferma di un trimestre in calo, il secondo di quest’anno, dopo le previsioni tracciate qualche settimana fa e ora confermate. Ieri notte la società sudcoreana ha comunicato i numeri ufficiali, che evidenziano un calo del 7% nel fatturato rispetto agli stessi tre mesi di aprile, maggio e giugno del 2014. Un dato comunque migliore rispetto al -8,4% inizialmente stimato.
Azzeccata in pieno, invece, la previsione sul profitto operativo, in calo del 4% e a quota 6,9 trilioni di won (circa 5,6 miliardi di euro). Ciò che più preoccupa Samsung, e che la preoccupa da ormai qualche tempo, è l’attività relativa a smartphone e tablet: i profitti operativi della divisione mobile, infatti, sono scesi del 38% nel confronto fra il secondo quarter del 2014 e quello del 2015. Ha pesato, ancora una volta e sempre di più, la doppia pressione dei concorrenti: da un lato quella di Apple e dei suoi iPhone sulla fascia alta del prezzo, dall'altro quella dei marchi cinesi come Htc, Huawei e Xiaomi sulla fascia media e bassa.
Le vendite di Galaxy S6, in particolare, si sono rivelate inferiori alle aspettative. A detta di Samsung, un errore di valutazione è stato fatto per la variante Edge del terminale top di gamma, quella con i fianchi arrotondati: la domanda ha superato l’offerta disponibile nei negozi. Qualche osservatore ha comunque sottolineato come questa giustificazione, pur credibile, da sola non basti. Mark Newman, analista di Bernestein, per esempio si chiede: “Se non avessero avuto un problema di scorte, avrebbero raggiunto le loro aspettative? Forse, in ogni caso, no”.
A detta di Reuters e Bloomberg, Samsung ora proverà a spingere gli acquisti di Galaxy S6 ed S6 Edge ritoccando i prezzi al ribasso. Ulteriore linfa potrà arrivare fra un paio di settimane, il 13 agosto, con la presentazione di un nuovo phablet Galaxy Note e di una variante più grande del Galaxy S6 Edge. Samsung, in ogni caso, per il terzo trimestre si attende livelli di vendita in crescita rispetto al precedente e va anche sottolineato come il marchio sudocoreano sia ancora il primo al mondo per market share.
Fuori dal territorio mobile, l’andamento è ancora in calo per la divisione che produce televisori e monitor (scesa dai 210 miliardi di won del secondo trimestre 2014 a 180 miliardi) mentre è decisamente più roseo per il business di semiconduttori e memorie. Quest’ultimo ha generato 1,54 trilioni di won (circa 1,2 miliardi di euro) di utili in più rispetto allo scorso anno, arrivando a 3,4 trilioni di won (2,6 miliadi di euro).