14/04/2015 di Redazione

Sicurezza, Ca Labs sale a bordo del consorzio Ue per il cloud

La divisione di Ca Technologies dedicata alla ricerca e all’innovazione è entrata a far parte del gruppo di lavoro che svilupperà proposte per una migliore della protezione dati sulla nuvola. Nel team anche il Cerict dell’Università di Napoli. Il progetto

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La sicurezza nella nuvola è una questione che sta a cuore anche ai vertici dell’Unione Europea. Nell’ambito del programma quadro di ricerca Horizon 2020, finanziato dalla Ue con ottanta miliardi di euro, ha trovato infatti spazio anche un progetto per la protezione dei dati sulla cloud. Sarà guidato da un consorzio di imprese, tra cui spicca anche Ca Labs, il braccio dedicato alla ricerca e all’innovazione di Ca Technologies. La somma stanziata, 3,5 milioni di euro, servirà per mettere a punto un sistema per progettare, monitorare e gestire la sicurezza cloud in contesti caratterizzati dell’impiego contemporaneo di servizi eterogenei, erogati da fornitori differenti. Il lavoro sarà focalizzato anche sulla protezione delle informazioni immagazzinate sulla nuvola.

Il programma triennale ha preso il via ufficialmente lo scorso gennaio e vede la partecipazione, oltre che di Ca Labs, anche di altre realtà come Tecnalia, Centro Regionale Information Communication Technology dell’Università degli Studi di Napoli, Montimage, Aimes, Lufthansa Systems Ag e Università Tecnologica di Tampere.

Nello specifico, Ca Labs concentrerà la propria opera sull’implementazione sicura in ambienti misti, sui sistemi di supporto decisionale associati alle risorse e ai requisiti applicativi, oltre che sullo sviluppo di applicazioni protette su nuvole differenti. Ma non solo: la divisione di Ca Technologies contribuirà anche a definire i requisiti e il quadro operativo per la security, gli strumenti di monitoraggio e gestione successivi all’implementazione e la validazione dei casi di studio.

L’obiettivo finale di Horizon 2020 sarà quello di raccogliere il frutto del lavoro del consorzio internazionale, provando a portare sul mercato le eventuali scoperte emerse in fase di ricerca. Il programma quadro della Ue è stato finora sovvenzionato dall’iniziativa Innovation Union, inserita nella strategia comunitaria Europa 2020. Con questa “creatura”, i 28 Paesi vogliono assicurare una maggiore competitività dell’Unione a livello mondiale entro la fine di questo decennio, fissando dei precisi paletti di crescita sostenibile e di occupazione lavorativa in molti settori, compreso quello tecnologico.

 

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