18/03/2015 di Redazione

Sicurezza, Freak fa impazzire migliaia di app

Il buco nei protocolli di sicurezza Secure Socket Layer, scoperto agli inizi di marzo da un istituto di ricerca francese, starebbe continuando a imperversare in quasi duemila programmi compatibili con Android e iOs. Si tratta di software di grande success

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Niente da fare, una delle minacce più pericolose e “pazze” del 2015 continua a imperversare in migliaia di app per Android e iOs. Parliamo di Freak, balzata agli onori delle cronache mondiali agli inizi di marzo perché in grado di abbassare il livello di sicurezza crittografica di siti e applicazioni, permettendo ai malintenzionati di porsi nel mezzo dei sistemi di comunicazione. Un buco che ha origini antiche e deriva dalla debolezza insita nel protocollo Secure Socket Layer e dalla politica dei governi statunitensi negli anni Novanta, che obbligarono le aziende a esportare i sistemi di sicurezza più fragili, conservando i mezzi più “potenti” sul suolo americano. La notizia della minaccia, diffusa dall’Istituto nazionale francese per la ricerca nell’informatica e nell’automazione, ha fatto in queste settimane il giro del mondo, ma a quanto pare non si è ancora giunti a una soluzione definitiva.

Come riporta il blog di FireEye, azienda specializzata in cyber security, circolerebbero ancora 1.228 app su Google Play e 771 programmi per iOs potenzialmente pericolosi: si tratta in alcuni casi di software di grande successo, nelle categorie finanza, comunicazioni, shopping e medicina, con milioni di download e installazioni attive. Un problema serio, che evidenzia come sia davvero difficile ripulire l’ambiente anche quando un bug viene scovato. Freak è in grado di “spezzare” le chiavi di sicurezza dei protoccoli Ssl e Tls, portandole a 512 bit, ovviamente molto meno forti di quelle a 2.048 bit utilizzate di solito oggi.

Fonte: FireEye. Il grafico mostra il numero di app per Android e iOs ancora vulnerabili a Freak

 

Apple e Google hanno dichiarato di aver sistemato i loro sistemi operativi, ma molte app compatibili con Android e iOs devono ancora essere aggiornate. Ad esempio, tra gli applicativi nati per funzionare sul sistema di Google, 664 utilizzano le librerie OpenSsl implementabili con il robottino verde. Questo pacchetto è comunemente utilizzato per le connessioni di tipo Ssl e Tls, ma è anche uno dei più a rischio: nei mesi scorsi è stato attaccato da altre minacce dalla grande risonanza mediatica, come Heartbleed e Poodle.

Sul versante Apple, invece, si trovano notizie migliori: secondo FireEye sarebbero in pericolo soltanto le app operanti sulle versioni di iOs precedenti alla 8.2. L’ultima release dell’ecosistema mobile di Cupertino, appena pubblicata, avrebbe infatti risolto il problema.

 

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