30/04/2019 di Redazione

Telefoni Samsung di nuovo protagonisti in Europa, strategia vincente

I dati di Canalys sulle vendite di smartphone in territorio europeo nel Q2 mostrano due vincitori. Il marchio sudcoreano ha il 40% del mercato, la quota più alta degli ultimi cinque anni, mentre Xiaomi si approfitta del periodo difficile di Huawei.

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In Cina gli smartphone di Huawei hanno fatto il botto, paradossalmente anche grazie alla battaglia politica avviata dalla Casa Bianca, ma l’Europa è tutt’altra storia. Da noi il marchio cinese arretra un po’, mentre il connazionale Xiaomi cresce e, soprattutto, mentre l’antica gloria di Samsung torna a risplendere: questo è il quadro dipinto dalla società di ricerca Canalys per le vendite di smartphone (consegne alla distribuzione, più precisamente) realizzate in territorio europeo nel secondo trimestre del 2019. Rispetto alla situazione di un anno prima, Samsung ha guadagnato sei punti percentuali di quota, passando dal 33,9% al 40%, uno share che dal 2014 non aveva mai più ottenuto, e a cui corrispondono 18,3 milioni di telefoni consegnati alla distribuzione. Certo è una buona notizia, per un’azienda i cui conti al momento non vanno a gonfie vele.

 

Huawei è al secondo posto, con una quota dell’8,5%, sensibilmente ridotta rispetto allo 10,1% del secondo trimestre 2018. In mezzo, come ben sappiamo, c’è un anno di fatti di cronaca, accuse e controaccuse rimbalzate da Washington a Pechino, con l’Europa in mezzo a fare da cuscinetto. Ma forse sulle vendite di smartphone non ha influito tanto questo, quanto l’abilità di Samsung nello stringere e rafforzare alleanze con le catene di distribuzione e i carrier di comunicazione, due potenti canale di smercio per i modelli freschi di lancio.  Come scrive Canalys, “Samsung è stata veloce a saper sfruttare i problemi di Huawei con la Entity List degli Stati Uniti, lavorando dietro le quinte per posizionarsi come alternativa nei rapporti con importanti retailer e operatori telefonici”. 

 

 

Il discorso spiega parte del successo del marchio sudcoreano dal punto di vista dell’offerta. Sul fronte della domanda, invece, si è verificata una dinamica molto interessante: un elemento che per Samsung era stato fonte di debolezza è stato ribaltato a suo favore. La mancanza di fedeltà al brand tra gli utenti Android negli ultimi anni aveva favorito modelli alternativi ai Galaxy, specie nella fascia di prezzo media e in quella bassa, ma ora quella stessa “infedeltà” sta riportando una parte degli acquisti proprio verso Samsung.

 

La quota di mercato degli iPhone di Apple nel trimestre è stata del 14,1%, quasi tre punti in meno rispetto alla situazione di un anno prima, mentre Xiaomi è salita notevolmente, dal 6,5% al 9,6% di market share. Chiude il quintetto Hmd Global, la società cinese licenziataria del marchio Nokia, con una fetta del 2,7%. Ma come sono andate le vendite di smartphone in Europa, più in generale? Considerando la somma dei primi cinque vendor e di tutti gli altri (14,2% di quota), il mercato è rimasto stabile o quasi, calando appena dai 45,2 milioni di dipositivi consegnati nel secondo trimestre 2018 ai 45,1 milioni del secondo trimestre 2019.

 

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