26/04/2017 di Redazione

Usa, stop ai laptop a bordo anche sui voli europei e britannici?

Washington starebbe valutando l’estensione del divieto, già applicato a dieci aeroporti del Medio Oriente, di introdurre in cabina dispositivi elettronici più grandi degli smartphone. Nella prima bozza di piano sarebbero presenti il Regno Unito e diversi

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Non solo Medio Oriente: l’amministrazione Trump potrebbe estendere il divieto di portare sulle cabine degli aerei dispositivi elettronici più grandi degli smartphone anche ai voli provenienti dall’Europa e diretti negli Stati Uniti. Lo riporta il Guardian, citando fonti anonime. L’opzione sarebbe attualmente al vaglio di Washington e il divieto potrebbe coinvolgere innanzitutto gli scali britannici. Alla stregua dell’imposizione che a fine marzo ha colpiti dieci aeroporti di Paesi come Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti e Qatar, i passeggeri non potrebbero più portare a bordo device di dimensioni maggiori di 16 x 9,3 centimetri: una mossa per ridurre al minimo il rischio che i terroristi riescano a introdurre sui velivoli esplosivi e bombe nascondendoli negli oggetti più grandi, come laptop e notebook.

I dispositivi dovrebbero infatti essere messi in valigia e imbarcati in stiva. Il Guardian sottolinea però che l’ipotesi potrebbe rimanere tale, senza concretizzarsi in interdizioni vere e proprie. Anche il Regno Unito ha imposto un divieto simile a quello americano, che il 22 marzo è scattato per i voli provenienti da Egitto, Arabia Saudita, Libano, Turchia, Giordania e Tunisia per un totale di sei operatori britannici e otto stranieri.

Contattata dal quotidiano, Gillian Christensen, portavoce del Dipartimento statunitense per la sicurezza interna, ha spiegato che il gabinetto Trump “continuerà a valutare le minacce ambientali e a prendere decisioni conseguenti, al momento non abbiamo ancora adottato provvedimenti su una possibile espansione delle restrizioni” in merito all’imbarco in cabina di dispositivi elettronici di grandi dimensioni.

L’interdizione, che sembra sia stata valutata anche in Italia, è apparsa fin da subito controversa e addirittura dannosa: un gran numero di lavoratori approfitta del tempo in aereo per proseguire anche in volo con le proprie mansioni. Costringere i passeggeri a imbarcare in stiva i computer potrebbe rappresentare un danno per le aziende e anche per le stesse compagnie aeree, che potrebbero perdere di conseguenza una buona fetta di clienti.

 

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