23/03/2012 di Redazione

Videopresenza e Unified Communciation: il futuro è mobile

immagine.jpg

Nella visione di Polycom c’è una parola che riassume tutto, ed è ubiquità: le possibilità offerte dalle tecnologie di video collaboration, telepresenza e condivisione a distanza moltiplicano la libertà di chi le utilizza, rendendo possibili comunicazioni e scambi di materiale da qualsiasi luogo e device.

Polycom RealPresence Mobile


E il mondo mobile, con i suoi dispositivi e stili di vita, è sicuramente una componente chiave di questa evoluzione come il big dell’Ucc ha sottolineato lanciando la sua soluzione RealPresence Mobile: una piattaforma – e relativa applicazione – che rende possibile la collaborazione video tramite tablet e, da qualche settimana, anche tramite smartphone iPhone 4S e (a breve) modelli Android, fra cui i terminali a tavoletta e i telefoni Htc verso la metà dell’anno.

“La vision di Polycom è quella di rendere la video collaborazione ubiqua, disponibile a tutti e in ogni device – ha affermato l’amministratore delegato Andy Miller – . Con oltre un miliardo di telelavoratori, RealPresence Mobile per tablet e smartphone potenzialmente mette la video collaborazione nelle mani di milioni di altri utenti, permettendo a tutti di interagire con i colleghi, clienti e partner a dispetto della distanza fisica”.

Telefoni intelligenti e device a forma di tavoletta sono certamente due degli ingredienti che – complice la cosiddetta consumerization – sempre più influenzeranno le logiche di Unified Communication and Collaboration: da stime di Gartner, (“iPad and beyond: the future of the tablet market”, 2011) dai 64 milioni di tablet posseduti globalmente l’anno scorso si passerà entro il 2015 a 320 milioni di unità; il 90% di quelle utilizzate in ambito lavorativo supporteranno la video collaboration.

Quanto agli altri ingredienti, Polycom evidenzia innanzitutto il crescente peso dei contenuti video in rete: i clip visualizzati giornalmente su YouTube sfiorano ormai i 3 miliardi, mentre a detta di Cisco (Cisco Visual Networking Index) entro il 2015 il video rappresenterà il 66% del traffico mobile complessivo.

Sempre chiacchierati ma a volte difficili da inquadrare, i social network giocheranno a loro volta un ruolo importante non solo per l’utente consumer, ma per i professionisti interessati alla comunicazione via video. “I social network – ha commentato Daniel Weisbeck, vice presidente marketing Emea di Polycom – non hanno ancora trovato una collocazione precisa nelle dinamiche di lavoro a distanza. Poter offrire una chat video in alta definizione all’interno di questo ambiente rappresenta una sfida da cogliere”.

Daniel Weisbeck, vice presidente marketing Emea di Polycom


Ultimo trend destinato a influenzare l’Ucc è il cloud computing: secondo Gartner, entro il 2012 il 40% delle imprese esistenti nel mondo si doteranno di strumenti cloud, mentre le previsioni di Forrester (“Sizing the cloud”, aprile 2011) quantificano per il giro d’affari transitante nella nuvola un balzo dagli attuali 41 miliardi di dollari agli ipotetici 241 miliardi del 2020.

Futuro a parte, il presente è già ricco di opportunità in espansione per chi, come Polycom, offre soluzioni di comunicazione e collaborazione a distanza e in tempo reale. Fra i clienti affezionati della piattaforma RealPresence spicca la Corte Suprema della Federazione Russa, che sta utilizzando i collegamenti in telepresenza per portare “virtualmente” gli imputati nelle aule del tribunale, velocizzando i processi e tagliandone i costi.

La collaborazione tra Polycom e la Corte Russa va avanti sin dal 1999 e oggi conta più di mille sistemi video RealPresence Polycom installati, sia nelle corti di generale giurisdizione, sia nei reparti investigativi più isolati. Le soluzioni hanno permesso di esaminare virtualmente più di 600mila casi (circa 800 al giorno), con un risparmio di oltre 50 milioni di dollari sui costi di trasferimento. Fra 2013 e 2017 è inoltre in programma il montaggio di altri 3mila dispositivi in diversi distretti giudiziari del Paese.

“Siamo anche molto attivi nel settore dell’istruzione – ha illustrato Weisbeck –, che sfrutta la possibilità di lezioni universitarie e non a distanza, o addirittura di corsi di musica che collegano due aule lontane nello spazio. Il mercato dell’healthcare, inoltre, è molto interessante, per via delle possibilità di effettuare diagnosi a distanza o raggiungere zone isolate, sprovviste di servizi medici”.

Nel mondo della finanza, Polycom vanta una presenza in dieci fra le più grandi banche e in sei compagnie assicurative, mentre nel manifatturiero annovera fra i suoi clienti cinque giganti dell’automotive e tre compagnie aerospaziali.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI