27/11/2013 di Redazione

Vodafone insegue Telecom sul mobile payment

Dopo il varo di un accordo con Visa da parte dell’operatore telco concorrente, Vodafone annuncia una soluzione per i pagamenti mobile sviluppata insieme a Intesa Sanpaolo. Per dimenticare il contante basta il Pos mobile Move and Pay Business, un lettore d

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La via del mobile payment è sempre più spianata, e questa volta il merito è di Vodafone. Mentre gli smartphone e i tablet di nuova generazione si dotano sempre più, anche nei prodotti di fascia media, del chip Nfc necessario per i pagamenti contactless, l’operatore telco ha presentato una nuova soluzione che riduce le distanze dalla concorrenza, e nella fattispecie da Telecom Italia e dai suoi recenti annunci in tema di partnership (con Visa) per agevolare i pagamenti via terminale mobile.



L’annuncio di Vodafone coinvolge Intesa Sanpaolo e la sua società specializzata nella gestione dei pagamenti con moneta elettronica, ovvero Setefi: insieme, i tre soggetti hanno presentato una soluzione “tutto compreso”, basata su un piccolo lettore di care portatile, che si può collegare a uno smartphone o a un tablet permettendo così di accettare pagamenti tramite app. Destinatari di questo sistema, denominato POS mobile Move and Pay Business, sono tutti quei commercianti sprovvisti di terminali Point-of-sale, e che non hanno interesse o mezzi per dotarsi di essi, ma anche i liberi professionisti titolari di partita Iva.

In Italia, benché i pagamenti senza contante siano in crescita, il tasso di penetrazione dei Point-of-sale è ancora al 26%, e dunque ben lontano dalla media del 50% vantata dai principali Paesi europei. Un forte impulso arriverà a gennaio dal Decreto Sviluppo bis, secondo il quale non solo chi vende beni e servizi, ma anche chi eroga prestazioni professionali dovrà consentire al cliente di regolare il pagamento con moneta elettronica.

Il mercato potenziale dei pagamenti mobile, sottolinea Vodafone, è rappresentato da oltre 1 milione di partite Iva che ancora non hanno un Pos, corrisponenti a un volume potenziale di transato di circa 90 miliardi di euro. Con 25 milioni di italiani in possesso di uno smartphone e con tassi di adozione crescente per i tablet, la clientela disposta a pagare attraverso il Pos mobile Move and Pay Business non manca di certo.

Di che cosa si tratta, tecnicamente parlando? Il precedente più simile è PayPal Here, un micro-lettore di carte di credito, agganciabile allo smartphone e operativo tramite app, lanciato da PayPal lo scorso anno, con l’appoggio dei circuiti Visa, MasterCard, American Express, Discover. Il Pos mobile Move and Pay Business è qualcosa di simile: un piccolo lettore, che può contare sulle certificazioni di sicurezza di  Visa, MasterCard e Consorzio Bancomat, e che si collega al telefono o al tablet attraverso il Bluetooth. Una volta scaricata un’app per Android  o iOS, grazie alla tecnologia contactless il lettore può ricevere pagamenti in pochi passaggi, esattamente come farebbe un Pos tradizionale installato in un negozio.

Condizione necessaria per sfruttarlo è essere cliente Vodafone Italia. Le proposte commerciali partono da un costo base di 12 euro mensili, che include un tablet di nuova generazione, 4 GB di traffico Internet, il servizio Vodafone Rete Sicura (che protegge la navigazione direttamente sulla rete) e il lettore Pos che è offerto a canone zero e senza costi di attivazione. Questo significa che il cliente paga una percentuale sulle transazioni, in base all’utilizzo effettivo.

I kit saranno resi progressivamente disponibili a partire dal 2 dicembre ed entro fine gennaio nelle filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo e nei punti vendita di Vodafone. Intesa Sanpaolo e Vodafone garantiranno l’assistenza alla clientela attraverso le filiali della Banca e con il supporto dei 3.500 agenti Vodafone specializzati in microbusiness e piccole e medie imprese.

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