03/07/2015 di Redazione

Windows 10 sarà molto generoso con le connessioni wireless

Nel nuovo sistema operativo di Microsoft sarà presente “WiFi Sense”: una funzione, introdotta con Windows Phone 8.1, che permetterà di accedere in automatico agli hotspot pubblici più vicini. Non solo: gli utenti potranno anche distribuire password di ret

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Le connessioni wireless “sensibili” saranno presenti anche su Windows 10. Il nuovo sistema operativo di Microsoft, che verrà lanciato a partire dal prossimo 29 luglio, sarà dotato della funzione “WiFi Sense” (“sensore WiFi”), già conosciuta dagli utilizzatori di Windows Phone 8.1. Di cosa si tratta? Praticamente, la tecnologia riconosce gli hotspot pubblici presenti nei dintorni e collega in automatico il dispositivo mobile alla sorgente. Ma questa non è l’unica caratteristica di “WiFi Sense”. Il dettaglio che sta sollevando non pochi dubbi riguardanti la sicurezza dell’opzione – attivabile o disattivabile comunque a piacimento – è la possibilità di condividere le password dei network in cui si effettua il login. Ovviamente, in questi casi, si parla di reti private, come la propria o quelle di amici e parenti, e non più di hotspot pubblici. In pratica, se una persona con un dispositivo dotato di Windows 10 accede al network, può passare le credenziali a tutti i contatti di Outlook.com, di Skype e pure agli amici di Facebook. Quindi, è coinvolto anche lo stesso padrone di casa.

Come spesso accade, affrontare la questione da punti di vista differenti permette di notarne anche i risvolti positivi.  Microsoft, infatti, va contro la vulgata e considera “WiFi Sense” come un’importante misura di sicurezza. La teoria è la seguente: grazie a questa tecnologia, gli utenti possono condividere la password con i propri contatti, senza però effettivamente comunicarla. Fin qui tutto chiaro: ma cosa potrebbe succedere se tra gli “amici” di Facebook si celasse qualche poco di buono?

Considerate le caratteristiche di “WiFi Sense”, potrebbe al massimo navigare in Internet perché, come sottolineato dalla stessa Microsoft in una serie di Faq, la condivisione non riguarda l’accesso fisico ai dati presenti sui dispositivi e non tocca eventuali altri device domestici collegati alla Lan. Le password vengono distribuite tramite una connessione protetta da crittografia e sono registrare in modo sicuro sui server del colosso di Redmond. Ma non è molto chiaro come la compagnia registri le chiavi di accesso sui singoli dispositivi. E se un hacker riuscisse a estrarre la password dallo smartphone?

Gli utenti aziendali, però, possono stare tranquilli. “WiFi Sense” non funziona con tutte quelle reti protette dallo standard 802.1x, in grado di gestire le connessioni agli access point prevenendo accessi indesiderati. Per ridurre possibili rischi, tutti gli utenti possono comunque disattivare l’opzione tramite menu, decidendo anche con quali contatti condividere le informazioni semplicemente deselezionando i vari segni di spunta.

Inoltre, le Faq di Microsoft offrono anche un altro stratagemma per rendere “WiFi Sense” inoffensivo. È sufficiente rinominare il network, modificando il Service Set Identifier, comunemente noto come Ssid, aggiungendo la stringa “_optout”. Se, ad esempio, la rete in questione è stata in origine battezzata “casa”, basterà entrare nel menu di configurazione del router e scrivere nel campo apposito “casa_optout”.

 

Esempio di una schermata di configurazione di un router, con l'aggiunta della stringa "_optout"

 

Aggiornamenti dal 29 luglio, ma non per tutti
 

Sembra quindi che Windows 10 stia già sollevando polemiche ancora prima del suo arrivo. Lancio che, come sottolineato in queste ore da alcuni siti di informazione specializzati, non avverrà in contemporanea per tutti. La data ufficiale è, come detto, il prossimo 29 luglio, ma è possibile che molti utenti dovranno aspettare qualche giorno per ricevere l’aggiornamento. L’idea di Microsoft, infatti, è distribuire Windows 10 “a ondate”, per tenere il più possibile la situazione sotto controllo e intervenire così in tempo in caso di problemi.

I primi beneficiari del nuovo sistema operativo dovrebbero essere, a ragione, gli iscritti al programma Windows Insiders. In seguito, toccherà probabilmente a tutte le persone che si sono prenotate e hanno scelto di ricevere una notifica via mail quando l’update sarà disponibile. Il terzo e possibile ultimo step coinvolgerà invece tutti gli altri, che si vedranno ricapitare il sistema operativo con qualche ora di differenza rispetto ai più impazienti. Anche se, al momento, non è dato sapere quanto dovranno aspettare.

 

 

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