29/06/2004 di Redazione

WL-330g, il nuovo access point tascabile di ASUS

Piccolo e versatile sono i due aggettivi che contraddistinguono il nuovo Access Point WL330g di ASUS. Come si capisce dal nome, è compatibile con lo standard Wireless 802.11g, inoltre supporta la tecnologia di cifratura avanzata WPA, che sostituirà l’insi

Mini Access Point da Asus: compatto e tecnologico

Il mini acces-point di Asus WL330 è ora compatibile, grazie a una nuova versione, con lo standard 802.11g. Del quasi omonimo prodotto precedente ha mantenuto le dimensioni ridotte, ma è caratterizzato da uno stile più elegante.

Come il 330, il 330g supporta modalità AP e modalità client, selezionabili tramite un interruttore posizionato nella parte inferiore del dispositivo.


WL330g con alimentatore

Il 330g include nella confezione alcuni accessori, tra cui un alimentatore da rete standard e un cavo che ne permette l'alimentazione tramite porta USB:

Un po' di tecnica

Il mini access point utilizza una soluzione Marvell's Libertas 802.11g Access Point basata su un processore ARM9 88W8510 e un CMOS 99W8010. L'antenna è costituita da una lastrina metallica ed è integrata all'interno dello chassis.


Uno sguardo sotto lo chassis


Primo piano della scheda

Configurazione

La configurazione del 330g è essenzialmente la stessa dell 330. ASUS ha migliorato le Utility Windows rispetto il modello precedente; ora sarà possibile cambiare l'indirizzo IP e configurare il canale di ingresso, SSID e criptazione.

L'indirizzo di default per l'interfaccia web rimane 192.168.1.1 . Nella figura sottostante possiamo vedere l'interfaccia di configurazione, migliorata e resa più semplice e leggibile rispetto il 330.


Schermata di configurazione: clicca per ingrandire

La buona notizia è che ora è possible godere del supporto WPA-PSK (solo TKIP), non presente con il 330. La cattiva notizia è che con il 330g non è più possibile utilizzare il bridging WDS.

Come per il 330, il pannello di configurazione per la banda di trasmissione non sembra controllarla nel migliore dei modi. Quando viene abilitata l'opzione "Access Control", nessun client può accedere alla rete, tranne quelli inseriti nella lista degli indirizzi. Purtroppo non è possibile importare o esportare liste di client.

Il test

  • Tutti I test sono stati effettuati con il WEP disabilitato.
  • Tutti I test sono stati effettuati con la scheda WL-100g cardbus e l'antenna nella posizione verticale
  • Tutti I test sono stati effettuati con l'AP posizionato su un tavolo in posizione orizzontale.
  • La lettura della potenza del segnale non era disponibile.

I risultati ottenuti sono visualizzati nella seguente tabella:

Condizioni del test:

- WEP encryption: Disattivata
- Tx Rate: Automatico
- Power Save: Disattivato
- Test Partner: ASUS WL-100G CardBus card

Firmware/Driver Versions:

AP f/w:1.08.31.37
Wireless client driver: WinXP 3.30.15.0

Descrizione Test Potenza del segnale(%) TransferRate(Mbps) Tempo di risposta(msec) UDPstream
Throughput(kbps) Dati persi(%)
Client to AP -Condition 1 N/A 26.4[No WEP]
25.7[w/WEP]
1(avg)1(max) 500 0%
Client to AP -Condition 2 N/A 11.7 1(avg)1(max) 500 1%
Client to AP -Condition 3 N/A 5.4 1(avg)1(max) 496 0%
Client to AP -Condition 4 N/A 8.8 1(avg)1(max) 499 0%


Throughput del WL330g: cliccare sull'immagine per ingrandirla

Non solo il livello di banda passante è relativamente alto, ma la potenza del segnale è risultata abbastanza stabile. Siamo sorpresi di questi risultati, specialmente per quanto riguarda la massima potenza in uscita, che raggiunge i 190 mW.


Figure 6: Normal, WEP 128 e WPA-PSK TKIP throughput - Location 1

Conclusioni

Per quanto riguarda la qualità costruttiva e il bundle, il WL-330g è tanto impressionante quanto il precedente WL-330. Dal punto di vista di caratteristiche e prestazioni, abbiamo apprezzato il supporto per il WPA, ma riteniamo che l'abbandono del WDS riduca l'interesse per il prodotto ai soli business men che non vogliano tediarsi con la connessione broadband Ethernet della propria stanza d'albergo.

Chi cerca un repeater wireless poco ingombrante per migliorare la portata della propria WLAN farebbe bene a pensare al precedente WL-330 11b, o aspettare la comparsa di altri prodotti simili. A giudicare da quanto visto al Computex di quest'anno, non dovremo aspettare a lungo!

Postfisso: l'insicurezza delle attuali connessioni WiFi

L’attuale connettività Wi-Fi non è sicura principalmente per la debolezza e inefficienza del sistema di cifratura in uso, il WEP (Wired Equivalent Privacy) e per l’inesperienza di chi ne fa uso.

Per quanto riguarda il primo punto, la Wi-Fi Alliance (www.wi-fi.org), associazione no profit che promuove lo sviluppo e la diffusione delle reti wireless, ha presentato una nuova tecnologia di sicurezza nata per ovviare alle falle di WEP, WPA (Wireless Protected Access). Sembra avere tutte le carte in regola, ma si attende l’implementazione su larga scala solo a partire dalla seconda metà di quest’anno.

Al momento la situazione è imbarazzante: per rilevare e violare reti Wireless “protette”, a un esperto bastano un portatile, una scheda wireless con antenna, un amplificatore di segnale - è sufficiente un tubo vuoto di Pringles per costruirne uno artigianale - e alcune utility facilmente reperibili.

Le connessioni WiFi insicuro sono tanto diffuse che negli USA è nato un nuovo "sport" che consiste nella rilevazione e mappatura delle connessioni vulnerabili. I protagonisti di queste imprese si chiamano WarDriver se vanno in auto, WarWalker se appiedati. Tom's Hardware USA ha lanciato, in un recente esperimento, il War Flying. Vi consigliamo di leggere l'articolo THG si scopre Icaro senza fili e inventa il "War-Flying", tanto divertente quanto sconcertante.

I WarDriver hanno vita ancora più facile, naturalmente, se installatori e sistemisti non si prendono neppure la briga di proteggere le reti aziendali e domestiche. La percentuale di reti non protette in Italia è incredibilmente elevata, come ha dimostrato un recente “raid” di esperti nel centro di Milano: più della metà delle reti Wireless rilevate non erano protette.

Quindi i promotori del Wi-Fi possono anche studiare i sistemi di sicurezza più inviolabili, ma a che serve se nessuno li mette in pratica? I maggiori provider italiani stanno spingendo le proprie promozioni Wi-Fi, ma ben pochi dotano i clienti dei pur minimi sistemi di sicurezza, soprattutto nel campo dei privati. Il pericolo non è solo che un “portoghese” navighi gratis con la nostra costosa connessione: se il PC non è dotato di Firewall, rubare file personali è un gioco da ragazzi.

In conclusione, se volete installare una rete Wi-Fi richiedete esplicitamente all’installatore o al vostro sistemista di adottare i sistemi di protezione più aggiornati. Se invece volete la certezza che i vostri dati siano al sicuro, accertatevi che i vostri dispositivi supportino WPA oppure affidatevi ancora per un po’ ai cari vecchi cavi.

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