Mini Access Point da
Asus: compatto e tecnologico
Il mini acces-point di Asus WL330 è ora compatibile, grazie a una nuova
versione, con lo standard 802.11g. Del quasi omonimo prodotto precedente ha mantenuto
le dimensioni ridotte, ma è caratterizzato da uno stile più elegante.
Come il 330, il 330g supporta modalità AP e modalità client,
selezionabili tramite un interruttore posizionato nella parte inferiore del
dispositivo.
WL330g con alimentatore
Il 330g include nella confezione alcuni accessori, tra cui un alimentatore
da rete standard e un cavo che ne permette l'alimentazione tramite porta USB:
Un po' di tecnica
Il mini access point utilizza una soluzione Marvell's
Libertas 802.11g Access Point basata su un processore ARM9 88W8510 e
un CMOS 99W8010. L'antenna è costituita da una lastrina metallica ed è
integrata all'interno dello chassis.
Uno sguardo sotto
lo chassis
Primo piano della
scheda
Configurazione
La configurazione del 330g è essenzialmente la stessa dell 330. ASUS
ha migliorato le Utility Windows rispetto il modello precedente; ora sarà
possibile cambiare l'indirizzo IP e configurare il canale di ingresso, SSID
e criptazione.
L'indirizzo di default per l'interfaccia web rimane 192.168.1.1 . Nella
figura sottostante possiamo vedere l'interfaccia di configurazione, migliorata
e resa più semplice e leggibile rispetto il 330.
Schermata di configurazione:
clicca per ingrandire
La buona notizia è che ora è possible godere del supporto WPA-PSK
(solo TKIP), non presente con il 330. La cattiva notizia è che con il
330g non è più possibile utilizzare il bridging WDS.
Come per il 330, il pannello di configurazione per la banda di trasmissione
non sembra controllarla nel migliore dei modi. Quando viene abilitata l'opzione
"Access Control", nessun client può accedere alla rete, tranne
quelli inseriti nella lista degli indirizzi. Purtroppo non è possibile
importare o esportare liste di client.
Il test
- Tutti I test sono stati effettuati con il WEP disabilitato.
- Tutti I test sono stati effettuati con la scheda WL-100g cardbus e l'antenna
nella posizione verticale
- Tutti I test sono stati effettuati con l'AP posizionato su un tavolo in
posizione orizzontale.
- La lettura della potenza del segnale non era disponibile.
I risultati ottenuti sono visualizzati nella seguente tabella:
Condizioni del
test:
- WEP encryption:
Disattivata
- Tx Rate: Automatico
- Power Save: Disattivato
- Test Partner: ASUS WL-100G CardBus card
|
Firmware/Driver
Versions:
AP f/w:1.08.31.37
Wireless client driver: WinXP 3.30.15.0
|
Descrizione
Test |
Potenza
del segnale(%) |
TransferRate(Mbps) |
Tempo
di risposta(msec) |
UDPstream |
Throughput(kbps) |
Dati
persi(%) |
Client to
AP -Condition 1 |
N/A |
26.4[No
WEP]
25.7[w/WEP] |
1(avg)1(max)
|
500 |
0% |
Client to
AP -Condition 2 |
N/A |
11.7 |
1(avg)1(max)
|
500 |
1% |
Client to
AP -Condition 3 |
N/A |
5.4 |
1(avg)1(max)
|
496 |
0% |
Client to
AP -Condition 4 |
N/A |
8.8 |
1(avg)1(max)
|
499 |
0% |
Throughput del WL330g: cliccare sull'immagine per ingrandirla
Non solo il livello di banda passante è relativamente alto, ma
la potenza del segnale è risultata abbastanza stabile. Siamo sorpresi
di questi risultati, specialmente per quanto riguarda la massima potenza in
uscita, che raggiunge i 190 mW.
Figure 6: Normal,
WEP 128 e WPA-PSK TKIP throughput - Location 1
Conclusioni
Per quanto riguarda la qualità costruttiva e il bundle, il WL-330g è tanto impressionante quanto il precedente WL-330. Dal punto di vista di caratteristiche e prestazioni, abbiamo apprezzato il supporto per il WPA, ma riteniamo che l'abbandono del WDS riduca l'interesse per il prodotto ai soli business men che non vogliano tediarsi con la connessione broadband Ethernet della propria stanza d'albergo.
Chi cerca un repeater wireless poco ingombrante per migliorare la portata della propria WLAN farebbe bene a pensare al precedente WL-330 11b, o aspettare la comparsa di altri prodotti simili. A giudicare da quanto visto al Computex di quest'anno, non dovremo aspettare a lungo!
Postfisso: l'insicurezza delle attuali connessioni WiFi
L’attuale connettività Wi-Fi non è sicura principalmente per la debolezza e inefficienza del sistema di cifratura in uso, il WEP (Wired Equivalent Privacy) e per l’inesperienza di chi ne fa uso.
Per quanto riguarda il primo punto, la Wi-Fi Alliance (www.wi-fi.org), associazione no profit che promuove lo sviluppo e la diffusione delle reti wireless, ha presentato una nuova tecnologia di sicurezza nata per ovviare alle falle di WEP, WPA (Wireless Protected Access). Sembra avere tutte le carte in regola, ma si attende l’implementazione su larga scala solo a partire dalla seconda metà di quest’anno.
Al momento la situazione è imbarazzante: per rilevare e violare reti Wireless “protette”, a un esperto bastano un portatile, una scheda wireless con antenna, un amplificatore di segnale - è sufficiente un tubo vuoto di Pringles per costruirne uno artigianale - e alcune utility facilmente reperibili.
Le connessioni WiFi insicuro sono tanto diffuse che negli USA è nato un nuovo "sport" che consiste nella rilevazione e mappatura delle connessioni vulnerabili. I protagonisti di queste imprese si chiamano WarDriver se vanno in auto, WarWalker se appiedati. Tom's Hardware USA ha lanciato, in un recente esperimento, il War Flying. Vi consigliamo di leggere l'articolo THG si scopre Icaro senza fili e inventa il "War-Flying", tanto divertente quanto sconcertante.
I WarDriver hanno vita ancora più facile, naturalmente, se installatori e sistemisti non si prendono neppure la briga di proteggere le reti aziendali e domestiche. La percentuale di reti non protette in Italia è incredibilmente elevata, come ha dimostrato un recente “raid” di esperti nel centro di Milano: più della metà delle reti Wireless rilevate non erano protette.
Quindi i promotori del Wi-Fi possono anche studiare i sistemi di sicurezza più inviolabili, ma a che serve se nessuno li mette in pratica? I maggiori provider italiani stanno spingendo le proprie promozioni Wi-Fi, ma ben pochi dotano i clienti dei pur minimi sistemi di sicurezza, soprattutto nel campo dei privati. Il pericolo non è solo che un “portoghese” navighi gratis con la nostra costosa connessione: se il PC non è dotato di Firewall, rubare file personali è un gioco da ragazzi.
In conclusione, se volete installare una rete Wi-Fi richiedete esplicitamente all’installatore o al vostro sistemista di adottare i sistemi di protezione più aggiornati. Se invece volete la certezza che i vostri dati siano al sicuro, accertatevi che i vostri dispositivi supportino WPA oppure affidatevi ancora per un po’ ai cari vecchi cavi.