12/02/2007 di Redazione

XML crea attrito tra Microsoft e Sun

Sun Microsystems ha annunciato il lancio di StarOffice 8 Conversion plug-in per Microsoft Office 2003, mentre vi sono state obiezioni all'ISO per Microsoft Open XML.

Introduzione

Microsoft Open XML, dopo essere stato formalizzato lo scorso dicembre da ECMA, sembrava essere pronto per la certificazione ISO. E invece, almeno 19 nazioni hanno presentato obiezioni formali riguardanti problemi tecnici che ne hanno bloccato il procedimento. Ne ha approfittato quindi Sun Microsystems, che ha annunciato il prossimo lancio di StarOffice 8 Conversion plug-in per Microsoft Office 2003 - rinvigorendo di fatto la posizione dell'OpenDocument Format (ODF).

Il confronto è ormai serratissimo: Microsoft ha gettato il suo guanto di sfida; Sun l'ha raccolto e guarda alle rinnovate opportunità del segmento. Il suo plug-in per la suite Office potrebbe essere realmente la chiave di volta per la conquista della leadership dei formati XML.

Il problema più serio per Microsoft, però, è comprendere se le osservazioni che hanno bloccato l'ISO siano di carattere generale o diktat. Il prossimo 28 febbraio tutti i commenti comunque saranno resi pubblici.

"Le aziende adesso posso iniziare a considerare il passaggio all'ISO/IEC 26300 OpenDocument Format, senza doversi preoccupare del coinvolgimento di Microsoft per le soluzioni legacy", ha dichiarato Rich Green, vice presidente del settore software per Sun.  

Questione di tempo per entrambi i formati

StarOffice 8 Conversion plug-in è basato principalmente sulla piattaforma OpenOffice, la suite sviluppata dalla comunità di OpenOffice.org. La prima versione supporterà solo la conversion di documenti testuali (.doc/.odt), ma quella finale attesa per aprile comprenderà anche fogli di calcolo e presentazioni.

"Questo plug-in semplificherà e accelererà l'implementazione di ODF permettendo agli utenti di standardizzare il proprio work flow su ODF; in questo modo diventano di fatto vendor indipendenti e possono scegliere fra molte implementazioni e fra i fornitori", ha sottolineato Marino Marcich, direttore di ODF Alliance.

La battaglia per Microsoft comunque non è finita. Il comitato tecnologico ISO include i rappresentanti di ben 30 nazioni. Open XML ha bisogno del loro consenso prima che i 157 membri ISO votino per l'approvazione ufficiale. Se la questione dovesse diventare una priorità - come gli osservatori sostengono - la certificazione potrebbe arrivare già ad agosto.

"Le specifiche dei single-vendor, incluso, Microsoft Open XML, sono sotto attento scrutinio, specialmente quando vogliono fronteggiare soluzioni come ODF", ha dichiarato Dana Gardner, analista di Interarbor Solutions. "Può essere un lungo ed elaborato processo per Microsoft, anche se di fatto ODF procede speditamente sul mercato. Le aziende stanno cercando soluzioni open che possano gestire al meglio l'interoperabilità dei formati senza rischi con ODF".

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