14/05/2012 di Redazione

Yahoo senza numero uno per la laurea taroccata

La falsa laurea in informatica è costata il posto di amministratore delegato a Scott Thompson, ex numero uno di PayPal, che lascia ufficialmente per motivi personali dopo lo scandalo sui suoi titoli accademici sollevato da un'azionista. Il ruolo di Ceo an

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L'amministratore delegato di Yahoo, Scott Thompson, si dimette dopo lo scandalo del curriculum truccato. La notizia è stata data dal Wall Street Journal, dopo che nelle ultime settimane si erano susseguite le indiscrezioni sulla scoperta della falsa laurea in Contabilità e Informatica che aveva iscritto nel curriculum.

Scott Thompson si è dimesso dopo lo scandalo della falsa laurea

Ufficialmente Thompson lascia per "motivi personali" che sono facili da intuire, e il consiglio di amministrazione non ha fatto nulla per trattenerlo: sembra che spetterà a Ross Levinson svolgere il suo incarico ad interim, insieme a quello di responsabile della divisione global media che già ricopre, ma si aspettano conferme nelle prossime ore. 

Stando ad altre indiscrezioni non confermate sembrerebbe anche possibile che quella dei motivi personali non sia una scusa bella e buona: alla base delle dimissioni di Thompson potrebbe esserci una grave malattia che lo obbligherebbe ad assentarsi a lungo da lavoro. 

A scoprire le bugie dell'AD era stato proprio il consiglio di amministrazione, che dopo la denuncia di Third Point, investitore con il 5,8% delle azioni societarie, aveva nominato una commissione appositamente per verificare la veridicità dei titoli accademici citati da Thompson nel curriculum.

Negli archivi dello Stone Hill College di Easton, in Massachusetts, non ci sono tracce della laurea di Thompson e oltre tutto non si può nemmeno pensare a una perdita di documenti dato che l'ateneo ha dismesso il corso di informatica 1983, ossia quattro anni prima che Thompson prendesse la laurea.

Evidentemente negli Stati Uniti non sono tollerate le bugie. Poco importa se sembra che la laure in informatica sia stata una svista, un "errore involontario" apparso nella biografia online: è valsa la perdita di fiducia e quindi il benservito.

Lo scandalo ha investito anche Roy Bostock, presidente non esecutivo in carica, che ha accettato di cedere il passo a Fred Amoroso. L'avere scoperto la frode e sostituito il manager non risolve in ogni caso i problemi di Yahoo, rimasto a lungo (troppo secondo gli investitori) senza AD dopo il licenziamento di Carol Bartz a fine 2011.

Thompson era stato nominato in concomitanza con l’uscita da Yahoo del co-fondatore Jerry Yang, lo scorso gennaio, ma non era mai piaciuto agli investitori che continuano a contestare le decisioni del consiglio di amministrazione sulle nomine dei manager. 


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