29/04/2024 di Valentina Bernocco

Pianificazione, come la affrontano le aziende? Il punto di vista di Axiante

Adottare strumenti evoluti, con analytics e AI, e coinvolgere più dipartimenti aziendali: questa la visione del system integrator sui processi di pianificazione e forecasting.

L’unica certezza è l’incertezza. Ovvero, parafrasando Socrate, le aziende una cosa sola sanno, cioè di non sapere. Non caso negli ultimi anni è tornato di moda l’acronimo Vuca, cioè volatilità, incertezza (uncertainty), complessità e ambiguità, coniato negli anni Ottanta per descrivere il mondo uscito dalla Guerra Fredda. Nell’era dell’incertezza costante, i software di pianificazione diventano uno strumento più che mai fondamentale, ma come li utilizzano le aziende e in particolare quelle italiane? In realtà una risposta dettagliata a questa domanda ancora non esiste, ma Axiante è decisa a trovarla.

Il system integrator, che ama definirsi come un “business innovation integrator”, studierà l’argomento realizzando una ricerca su una platea di aziende italiane di dimensioni medie e grandi, rappresentative dei principali settori in cui operano i suoi clienti, cioè manifatturiero, automobilistico, chimico, utilities, beni di consumo, retail, sanità, hi-tech, media e immobiliare. Saranno contattate circa duemila realtà, per arrivare a un campione d’indagine di almeno duecento.

L’intento di questo lavoro sarà capire nel dettaglio i metodi, le strategie di pianificazione e anche i risultati ottenuti, grazie a questa attività, dalle aziende italiane. E capire anche se, come sarebbe opportuno, gli strumenti di previsione e pianificazione si basino anche su analytics predittivi e prescrittivi e su algoritmi di intelligenza artificiale.

Focalizzato sempre di più, negli anni, sulle soluzioni e sui progetti di Extended Planning & Analysis, Axiante ha un suo punto di vista sul tema: la pianificazione non riguarda, o almeno non dovrebbe, il solo reparto finanziario di un’azienda. Dovrebbe essere, invece, un lavoro di squadra trasversale all’intera organizzazione, a tutti i suoi dipartimenti. Axiante, inoltre, suggerisce che la pianificazione debba basarsi, oggi come oggi, su algoritmi più complessi e quindi su una migliore capacità di prevedere il futuro. Gli algoritmi possono servire anche a verificare l’efficacia delle strategie e a modificarle in itinere, se necessario.

Romeo Scaccabarozzi, amministratore delegato, e Mirko Gubian, global demand senior manager & partner di Axiante

Romeo Scaccabarozzi, amministratore delegato, e Mirko Gubian, global demand senior manager & partner di Axiante

“I manager il rischio non lo cercano ma con le incertezze sono costretti a cimentarsi. La strategia migliore è quella di farsi trovare preparati”, ha osservato Romeo Scaccabarozzi, amministratore delegato di Axiante. “Il senso della pianificazione è quello di preparare tutta la squadra, non solo i decisori. Vogliamo capire meglio come si stiano muovendo le aziende italiane”.

“Si tende a pensare che la pianificazione sia una tematica relegata al mondo finance, ma in realtà è un processo che attraversa tutta l’azienda, tutte le sue divisioni”, gli ha fatto eco Mirko Gubian, global demand senior manager & partner di Axiante. “Vediamo nelle aziende che aiutiamo giorno per giorno che è sicuramente cambiato il modo di pianificare. Ma vogliamo capire come. Viviamo in un periodo che ha nell’incertezza e nel rischio una caratteristica fondamentale. Vogliamo capire se le aziende stiano reagendo, e come, alle variabili che determinano le incertezze, e come stiano navigando nella complessità, in acque che cambiano continuamente direzione”.

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