Broadcom e Vmware si prendono più tempo per completare l’acquisizione. Le due aziende hanno esteso di 90 giorni il termine temporale per la chiusura dell'accordo (tecnicamente, la data oltre la quale se una delle due parti si tira indietro potrebbe avere penalità), fissato ora al 26 maggio. L’affare da 61 miliardi di dollari, infatti, come comprensibile sta affrontando lo scrutinio degli enti regolatori, e più precisamente della  Competition and Markets Authority britannica e dell’antitrust della Commissione Europea.

 

Entrambe le autorità a fine 2022 hanno avviato un’indagine per verificare se l’acquisizione possa alterare gli equilibri di mercato. I software per la virtualizzazione e la gestione delle infrastrutture di data center di Vmware e i componenti al silicio di Broadcom rappresentano due offerte diverse, prive di sovrapposizioni, ma la commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, si è detta preoccupata che “Broadcom possa impedire ai concorrenti hardware l’interoperabilità con i software di virtualizzazione server di Vmware. Questo porterebbe ad avere prezzi più alti, qualità inferiore e meno innovazione per clienti e consumatori”, ha detto lo scorso dicembre.

 

A fine gennaio la Commissione Europea aveva richiesto alle due aziende alcune informazioni aggiuntive, definite “importanti”. Ora, dopo tre settimane di stop, l’investigazione è, ha fatto sapere l’antitrust, si chiuderà il 7 giugno con l’annuncio del via libera o, viceversa, di un parere negativo. 

 

Un portavoce di Broadcom, riferisce Reuters, ha detto che non è inusuale, per acquisizioni di tale portata, incappare in estensioni della data di chiusura. “Continuiamo a fare progressi con le autorità regolatorie di diversi Paesi e continuiamo a stimare una chiusura della transizione nell’anno fiscale 2023 di Broadcom”, ha dichiarato il portavoce.