06/02/2023 di Redazione

Colmare lo skill gap con la collaborazione tra partner

Lo scambio di idee, esperienze e competenze è la strategia proposta da Fujitsu ai suoi partner. Diversi gli strumenti e le modalità a disposizione.

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Il famigerato skill gap, cioè la carenza di competenze e abilità, è un problema che affligge un po’ tutte le aziende. La trasformazione digitale richiede anche una trasformazione, o meglio un’evoluzione continua delle competenze, e a questo si aggiungono altre dinamiche già in essere e accelerate dall’esplosione della pandemia di covid ormai tre anni fa: la migrazione in cloud, l’adozione di massa dello smart working, la crescita e maturazione degli attacchi informatici.

Come risolvere il problema dello skill gap? Il punto di vista di Fujitsu è che la collaborazione tra partner di canale è una grande risorsa. “Da sempre crediamo che anche per i partner del nostro canale italiano i vantaggi offerti da Fujitsu per l’ecosistema siano di vitale importanza per favorire la reciproca collaborazione”, ha commentato Manuela Chinzi, Sales Director di Finix Technology Solutions. “Come Finix promuoviamo anche nel nostro Paese la crescita e la condivisione di specifiche capacità e competenze, lavorando ancora più uniti e interconnessi per far fronte alle esigenze dei clienti”.

Sui vantaggi della collaborazione tra i partner di canale è intervenuta anche Fernanda Catarino, head of channel, alliances & ecosystems Europe di Fujitsu, alla guida (dall’ufficio di Londra) delle strategie per il canale di Fujitsu in Europa. Un ecosistema arrivato a contare circa 27mila partner. Vi proponiamo una sua riflessione.

 

Fernanda Catarino è Head of Channel, Alliances & Ecosystems Europe di Fujitsu

 

In questi ultimi anni, molte aziende hanno dato un impulso al proprio percorso di trasformazione digitale, implementando tecnologie e processi che hanno permesso di mantenere in attività i team operanti da remoto, nonostante il caos provocato dalla pandemia. Dopo la spinta iniziale, tuttavia, questo trend positivo si è interrotto, con molte aziende che faticano a reperire personale esperto e competente.

Questa trasformazione fa leva sull'estrazione di insight a partire da dati strutturati e non strutturati. Questo richiede significative competenze tecniche in settori come l'intelligenza artificiale e la cybersecurity: le aziende devono gestire e proteggere i loro dati assicurandone al contempo la disponibilità, affinché possano essere consultati e utilizzati. Il problema principale, oggi, è che il mercato non offre abbastanza persone in grado di poter fare tutto questo. I media sono pieni di notizie riguardanti carenza di personale, gap di competenze e, più di recente, di cosiddette “grandi dimissioni”.

L’ecosistema dei partner Fujitsu sta riuscendo a fronteggiare il problema della carenza di personale lavorando in maniera collaborativa e mettendo le risorse a fattor comune. Abbiamo quindi lavorato per identificare alcuni dei punti chiave che contribuiscono al successo di tale strategia, a beneficio di altre realtà.

Benefici per tutti, indipendentemente da dimensioni o area di specializzazione
Permettere a ciascun partner di concentrarsi sui propri punti di forza è un modo di procedere che si è dimostrato vincente per il Fujitsu Partner Ecosystem. Come anticipato, infatti, non tutti possiedono internamente tutte le competenze necessarie, ma sanno di poter attingere a quelle degli altri partner: questo approccio non solo elimina la pressione associata all’obbligo di acquisire un ventaglio esteso di nuove competenze attraverso formazione e assunzioni, ma riconosce anche il fatto che i moderni progetti di trasformazione sono talmente ampi in termini di tecnologie e sistemi coinvolti che nessun provider può aspettarsi di riuscire a consegnare una soluzione completa da solo.

Le competenze di chi fa parte dell'ecosistema dei partner Fujitsu sono varie: dalla profonda esperienza in tematiche generali come la cybersecurity, fino ad aree specialistiche dal focus estremamente ristretto. Per esempio, un partner si dedica esclusivamente all'implementazione di sistemi Cctv in tutta Europa; un altro è un esperto di virtualizzazione pronto a collaborare con altri partner per definire e consegnare progetti complessi su base regionale; molti sono altamente specializzati su specifici settori verticali, e collaborare con loro è una delle strade possibili per poter entrare in nuovi mercati. Un partner può, ad esempio, partecipare a richieste di proposta (Rfp) particolarmente qualificate scegliendo di collaborare con un altro partner esperto nel trasformare dati non strutturati in insight per forze dell'ordine, studi legali ed enti pubblici.

Un elemento vincente di questo approccio consiste nelle potenzialità che aziende di ogni dimensione hanno per contribuire a grandi progetti. Il partner di riferimento mantiene e approfondisce la relazione con il cliente assumendo ai suoi occhi il ruolo di “superstar” capace di consegnare soluzioni best-of-breed. Questa facilità di accesso a soluzioni che possono andare dall’AI fino alla virtualizzazione consente inoltre, a tutti i partner, di partecipare e vincere gare o contratti per cui non avrebbero altrimenti potuto concorrere.

I progetti di trasformazione aziendale continuano tuttavia a crescere di scala e portata, richiedendo quindi il contributo di numerosi esperti. La piattaforma Fujitsu facilita questo approccio fornendo ai partner un elenco pre-qualificato di esperti adatti. Questo modello si estende a qualunque competenza tecnologica. Quando si verifica una corrispondenza con la combinazione di competenze necessaria e i partner sono pronti a collaborare, c'è un chiaro framework che definisce i termini della collaborazione, per assicurarsi sempre che a ciascuno venga corrisposto quanto dovuto correttamente.

Un problema condiviso è un problema ridotto
Vi sono molti casi nei quali i progetti richiesti dai clienti non richiedono necessariamente di ricorrere a una collaborazione; ciononostante, i partner possono trarre vantaggi e benefici da progetti già realizzati e dall'esperienza di precedenti implementazioni compiute da altri. Fujitsu aiuta a colmare questo divario di conoscenza creando opportunità – principalmente attraverso la TechCommunity e gli incontri della Partner Advisory Board – nelle quali i partner possono condividere best practice e discutere delle sfide affrontate.

La Partner Advisory Board si riunisce ufficialmente ogni trimestre, in aggiunta a ulteriori incontri informali. Fujitsu vuole aiutare la più ampia rappresentanza possibile della propria base di partner ad affrontare le tematiche più attuali e a condividere le best practice. L'obiettivo principale è quello di mantenere un dialogo con i partner, per definire la strategia del programma a loro dedicato. I partecipanti possono inoltre interagire con un'ampia varietà di colleghi che differiscono per tipologia di partnership, settore di focalizzazione e area geografica. La diversità è il miglior catalizzatore dell'innovazione, e le conversazioni che avvengono in questo gruppo sono sempre dinamiche e stimolanti.

Una forte componente di condivisione della conoscenza si trova all'interno della TechCommunity, grazie alle discussioni tecniche e alle conversazioni continue in affiancamento a workshop annuali in grado di riunire il meglio del canale in quanto a esperti di tecnologia, consulenti prevendita e visionari responsabili IT. Esistono numerose opportunità per i partecipanti di poter interagire con gli esperti dei technical competence center Fujitsu, che sono pronti a condividere le proprie conoscenze con i partner. I workshop, inoltre, sono strutturati proprio per creare opportunità di condivisione di know-how tra i partner stessi, attraverso piccole sessioni di approfondimento interattive.

Ciascun gruppo di approfondimento si concentra su uno specifico argomento come la resilienza dei dati, il cloud ibrido o i nuovi modelli di delivery. Le discussioni guidate rappresentano un prezioso forum nel quale i partecipanti possono affrontare sfide e soluzioni imparando dalle rispettive esperienze. Il valore aggiunto di questo forum, nel quale i partner possono parlare apertamente con i colleghi che hanno già affrontato sfide uguali o simili, si è dimostrato davvero inestimabile. Un esempio è proprio ciò che è avvenuto dopo uno scambio di idee in un recente workshop TechCommunity organizzato a Barcellona, dove un partner esperto in tecnologia che aveva cercato per settimane di trovare la soluzione di backup più adeguata a un cliente operante in un settore di nicchia, ha adottato un approccio sperimentato e collaudato da un altro partner. La soluzione ha abbattuto i tempi di backup del cliente, da svariati giorni a soli 30 minuti.

Un approccio auto-guidato allo sviluppo continuativo delle competenze
Un altro effetto collaterale della pandemia ha riguardato le opportunità di accesso alla formazione continuativa da parte dei lavoratori: si tratta di un elemento particolarmente problematico nel settore IT dal momento che tecnologie, prodotti e soluzioni sono in costante evoluzione. Sebbene la questione abbia ricevuto poca attenzione, quest’ultima ha comunque provocato una pesante carenza di persone con competenze aggiornate – in aggiunta a una diffusa insoddisfazione nei confronti del lavoro in genere.

Il nostro approccio è quello di fornire ai partner opzioni di formazione auto-guidate che offrono un ampio ventaglio di scelta in termini di tematiche e meccanismi di delivery, da quello virtuale on-demand fino a quello in presenza on-site. Ben più che semplice training – come quello che consiste essenzialmente in un puro sistema di caselle da riempire per ottenere un accreditamento –, i partner possono scegliere le aree di competenza che preferiscono.

Ogni partner può accedere a una vasta gamma di contenuti formativi: dal trasferimento di conoscenza dettagliata sull’intera gamma di soluzioni Fujitsu, fino agli insight relativi alle tendenze dei diversi settori verticali. I partner possono quindi concentrarsi sull'approfondimento delle proprie conoscenze, sull'aggiornamento professionale e sull'acquisizione di competenze pratiche in nuovi ambiti tecnologici quando e se necessario.

Un impulso alla diversità
Esiste, inoltre, un altro approccio che Fujitsu sta seguendo nell'affrontare la carenza di competenze: quello di incoraggiare l'ingresso di un maggior numero di donne all'interno di ruoli tecnici. È un fatto assodato, infatti, che la diversità promuova l'innovazione, ma le donne rimangono ancora troppo spesso sottorappresentate. Fujitsu, incluso dal Times nella sua classifica “Top 50 Employer for Women”, ha avviato una serie di attività che hanno l'obiettivo di incoraggiare ragazze e giovani donne a considerare le discipline Stem per i propri studi o a entrare nel settore IT. Disponiamo anche di programmi di mentoring per quelle che sono già con noi. Siamo confortati dal fatto che la partecipazione femminile alla TechCommunity è in crescita: solo tre anni fa erano presenti solamente 3 donne, mentre quest'anno sono state 14. Non è ancora sufficiente, ma la tendenza è promettente.

L’unione fa la forza
I partner hanno ovviamente il sostegno di diversi competence center Fujitsu: centri di eccellenza dedicati ad aree tecnologiche chiave come blockchain, intelligenza artificiale, Sap o Industry 4.0, che fungono da importante risorsa per coloro che hanno bisogno di assistenza in fase di pianificazione prevendita o di configurazione.

Oggi esiste un evidente squilibrio tra tecnici esperti e posizioni lavorative disponibili: semplicemente, non vi sono sufficienti persone adeguatamente formate. Per compensare questa carenza, i partner possono rivolgersi ai competence center Fujitsu per colmare il proprio skill gap e ottenere insight per potersi sviluppare e conquistare nuove opportunità di business. Come settore, dobbiamo tutti unire le forze e collaborare: una marea crescente solleva tutte le navi e il contrario colpisce tutti.

 

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