21/10/2020 di Redazione

Da Adobe arrivano importanti novità per la Creative Cloud

Durante l’evento Adobe Max, per la prima volta completamente digitale, annunciati aggiornamenti a Illustrator per iPad, Fresco per iPhone, Filtri Neurali su Photoshop basati sull’AI Adobe Sensei e novità nell’ambito della Content Authenticity Initiative.

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In occasione di Adobe Max, quest’anno completamente digitale, Adobe ha annunciato importanti novità e innovazioni per i prodotti e i servizi di Creative Cloud. Oltre a nuove funzionalità come i filtri neurali in Photoshop, l’azienda ha rilasciato aggiornamenti alle sue applicazioni di punta, tra cui Lightroom, Premiere Pro e Illustrator, e ha lanciato Illustrator per iPad e Fresco per iPhone. Inoltre, nell’ambito della Content Authenticity Initiative, Adobe presenta in anteprima il prototipo di uno strumento per l’attribuzione di contenuti digitali che debutterà prossimamente su Photoshop e Behance.

Adobe ha presentato diverse funzionalità integrate in molti dei suoi prodotti di punta. Per quanto concerne Photoshop ha introdotto la funzione Sky Replacement basata sulla tecnologia AI Adobe Sensei, due nuove selezioni di Refine Edge e i filtri neurali, che consentono di modificare molti parametri di un ritratto: l'età, i capelli, la purezza della pelle e così via. Non solo. È possibile trasformare un paesaggio ispirandosi, per esempio, allo stile di un quadro famoso. Si può anche “colorare” una foto in bianco e nero: Sensei riconosce i soggetti e la loro natura e li colora di conseguenza.

Sono stati anche introdotti Illustrator per iPad e Fresco per iPhone. Il primo con un toolkit base e molte risorse aggiuntive, 18.000 font e nuove funzionalità come il radial, grid e mirror repeat. E sul desktop, la nuova funzione Recolor Artwork consente di cambiare interi temi di colore con un solo clic. Il nuovo Fresco su iPhone offre agli utenti le stesse funzionalità che hanno imparato ad amare su iPad e dispositivi touch di Windows. Con tecnologia Cloud Document, tutti i progetti Fresco sono immediatamente disponibili su tutti i device supportati su desktop, dispositivi mobili e tablet.

Novità anche per Lightroom, per Premiere Pro oltre che per XD, Adobe Aero e After Effects. Quest’ultimo vede l’introduzione di Roto Brush 2, basato su Adobe Sensei, che seleziona e traccia un oggetto, fotogramma per fotogramma, isolando automaticamente il soggetto anche con le riprese più impegnative.

In uno scenario in cui i creativi hanno iniziato a lavorare sempre più da casa, la collaborazione da remoto è diventata cruciale. In questa direzione Adobe ha ulteriormente potenziato i suoi strumenti per la collaborazione, rendendo Creative Cloud non più un semplice strumento ma un “sistema” creativo, che si appoggia a Creative Cloud Libraries e ai documenti archiviati sul cloud. Lo strumento delle Libraries ora consente di creare e condividere progetti tramite Adobe XD e accedere alle risorse in Adobe Spark. Inoltre, grazie all’Api aperto si può accedere alle risorse di Creative Cloud Libraries da molte delle altre applicazioni per l’organizzazione del lavoro, come Gsuite.

Inoltre su Photoshop, Illustrator e Fresco è stata semplificata la possibilità di condividere i documenti archiviati sul cloud per consentire ad altri di visualizzarli o aggiungere commenti. Inoltre, nei primi mesi del prossimo anno sarà possibile invitare i colleghi a modificare i contenuti dei documenti creati con queste applicazioni.

Adobe ha inoltre condiviso un aggiornamento sulla Content Authenticity Initiative, un programma incentrato sulla lotta alla manipolazione di contenuti online: ha mostrato uno strumento che sarà integrato all'interno di Photoshop e Behance. Ha infatti presentato in anteprima un prototipo della funzionalità di attribuzione, che sarà disponibile per un gruppo di utenti beta in Photoshop nelle prossime settimane, e distribuito ad altre app Creative Cloud nel corso del 2021.

Attraverso la Content Authenticity Initiative, Adobe sta guidando lo sviluppo di una soluzione che, non solo consente ai creativi di mostrare quali modifiche hanno apportato ai loro contenuti prima di condividerli, ma aiuta anche i consumatori ad orientarsi nel mondo dell’informazione e individuare più facilmente contenuti ingannevoli.

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