25/09/2025 di Sandro Castro

L’Università di Palermo adotta la videosorveglianza intelligente

Per far evolvere un contesto precedentemente molto frammentato, l’ateneo siciliano ha scelto centralizzare sicurezza e controllo degli accessi, distribuendo oltre 600 telecamere con AI integrata di Motorola Solutions per individuare azioni sospette di persone o veicoli.

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Con oltre 45mila studenti e più di 1.700 tra docenti e personale tecnico-amministrativo, l’Università di Palermo è tra gli atenei più grandi del Sud Italia. La sua natura policentrica, con sedi distribuite non solo nel capoluogo siciliano ma anche ad Agrigento, Caltanissetta e Trapani, rende particolarmente complesso il tema della sicurezza, sia in termini di videosorveglianza sia di gestione degli accessi.

Per affrontare questa sfida, l’ateneo ha realizzato con Motorola Solutions un progetto integrato, che prevede l’installazione di oltre 600 telecamere intelligenti e il controllo centralizzato di più di 400 varchi di ingresso.

Prima dell’intervento, l’università operava con sistemi di videosorveglianza eterogenei, privi di interoperabilità e difficili da gestire su scala. L’obiettivo principale del nuovo progetto è stato quello di superare questa frammentazione, adottando una piattaforma unica in grado di coordinare tutti i punti di accesso e le aree videosorvegliate.

Il cuore della soluzione è la piattaforma Avigilon Control Center, che permette di raccogliere e analizzare in tempo reale i flussi video provenienti dai diversi edifici e aree urbane. Il sistema è stato progettato per integrarsi con i dispositivi già presenti, riducendo l’impatto di dismissione delle tecnologie legacy (150 telecamere già presenti sono state integrate nella nuova infrastruttura) e garantendo continuità operativa: “Con questo progetto siamo riusciti a sostituire sistemi frammentati e non interoperabili con una piattaforma unica, che consente una gestione più efficiente e una risposta più tempestiva alle emergenze”, ha spiega Pietro Paolo Corso, assistant professor e delegato ai progetti specialii e alle infrastrutture digitali di Ateneo.

Pietro Paolo Corso, Università di Palermo e Lorenzo Spadoni, Motorola Solutions

Pietro Paolo Corso, Università di Palermo e Lorenzo Spadoni, Motorola Solutions

Le telecamere installate, interne ed esterne, sono dotate di funzionalità di videoanalisi basata su intelligenza artificiale: “Siamo in grado ora di identificare automaticamente situazioni anomale come movimenti rapidi o la presenza di fumo”, ha proseguito Corso, “ma soprattutto abbiamo integrato l’appearance search, che consente di rintracciare persone o veicoli in base a caratteristiche fisiche o descrizioni testuali legate ad abbigliamento, accessori o colori. Partono così allarmi automatici agli operatori del servizio di vigilanza in caso di accessi non autorizzati o eventi sospetti, riducendo il carico di monitoraggio manuale”.

Il progetto è stato sostenuto anche da fondi europei, in particolare attraverso il Po Fesr Sicilia 2014-2020, destinato a progetti di innovazione digitale e sicurezza. Il costo complessivo ammonta a 2 milioni di euro. L’iniziativa si colloca inoltre in un contesto più ampio di trasformazione tecnologica dell’ateneo, che include lo sviluppo del campus intelligente 5G, con casi d’uso orientati a didattica immersiva, telemedicina e ricerca avanzata: “Se implementazione dell’infrastruttura è stata relativamente semplice e rapida, abbiamo impiegato oltre un anno ad adeguarci integralmente ai dettami normativi, in particolare quelli del Gdpr”, ha osservato Corso. “Il progetto di videosorveglianza e controllo accessi dell’Università di Palermo rappresenta un caso di studio rilevante per le realtà accademiche italiane ed europee”, ha aggiunto Lorenzo Spadoni, country manager di Motorola Solutions Italia. “L’infrastruttura che abbiamo realizzato unisce sicurezza fisica, intelligenza artificiale e governance centralizzata”.

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