18/10/2021 di Redazione

Diecimila assunzioni in Europa per il “metaverso” di Facebook

Mark Zuckerberg ha annunciato un massiccio piano di assunzioni per l’Europa: servirà per realizzare Metaverse, una nuova piattaforma di realtà virtuale e aumentata.

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Dalla Facebook a “due dimensioni” passeremo a Metaverse, un mondo digitale alternativo in cui si mescoleranno realtà virtuale e realtà aumentata, creando esperienze di interazione e connettività ancor più immersive. Può piacere oppure no, ma questo è il nuovo obiettivo di Mark Zuckerberg, annunciato insieme alla notizia che per realizzare questa piattaforma l’azienda recluterà in Europa diecimila nuovi collaboratori (“persone altamente specializzate”) nel corso dei prossimi cinque anni. A detta di Zuckerberg, la caratteristica distintiva di Metaverse sarà il suo realismo, il fatto di creare “la sensazione di essere davvero lì con le persone”.

 

La piattaforma sarà accessibile a utenti singoli e aziende, a semplici “consumatori” di contenuti e a creativi digitali, e sarà possibile connettersi tramite visori di realtà virtuale e smart glass ma anche tramite Pc e smartphone. L’amministratore delegato aveva già fatto cenno a Metaverse lo scorso luglio, ma l’annuncio delle diecimila assunzioni previste in Europa dà concretezza e una nuova magnitudine al progetto. "L'Europa è estremamente importante per Facebook”, ha dichiarato Luca Colombo, country director di Facebook Italia, “questi posti di lavoro sono parte del nostro continuo investimento nella regione e un voto di fiducia nella forza dell'industria tecnologica europea e nel potenziale del talento tecnologico europeo, anche qui in Italia. Facebook è all'inizio di un percorso entusiasmante per contribuire a costruire la piattaforma informatica del futuro, e saranno i talenti europei a plasmarla fin dall'inizio".

 

Metaverse è anche il titolo di un romanzo, Snow Crash di Neal Stephenson, simbolo di quella cultura cyberpunk tanto in voga nei primi anni Novanta. Nel libro, metaverso è un mondo alternativo popolato di avatar (dietro ai quali ci sono le persone reali del mondo fisico) e l’idea è poi stata ripresa da innumerevoli videogiochi e dalla piattaforma Second Life. Forse non dovrebbe meravigliare che Facebook sia ormai pronta a fare il salto nella terza dimensione e il fatto di possedere la tecnologia Oculus è perfettamente coerente con l’annuncio di Metaverse. Tuttavia alcuni commentatori si sono stupiti di una mossa che pare troppo audace in un momento storico nel quale Facebook è particolarmente sotto pressione.

 

Il futuro della “trinità” composta da Facebook, Whatsapp e Instagram è in forse: negli Stati Uniti un gruppo bipartisan di parlamentari ha presentato un pacchetto di riforme che, se approvato, renderà più severa la normativa antitrust. Colossi tecnologici come Facebook, Amazon e Google saranno costretti a fornire prove più chiare e convincenti del fatto che un’acquisizione societaria non rappresenti una distorsione della libera concorrenza. Uno dei progetti di legge, in particolare, se approvato consentirà di citare in giudizio le grandi corporazioni tecnologiche e addirittura imporre uno spin-off in caso di conflitto d’interessi.

 

“Non ci sarà nessuna azienda a possedere e a far funzionare il metaverso”, hanno scritto a quattro mani in un blogpost Nick Clegg, vicepresidente Global Affairs, e Javier Olivan, vicepresidente Central Products di Facebook. “Così come Internet, le sue caratteristiche chiave saranno l’apertura e l’interoperabilità. Portare alla luce tutto questo richiederà collaborazione e cooperazione tra aziende, sviluppatori, creativi e decisori politici”. Per questo progetto l’azienda di Menlo Park ha già stanziato 50 milioni di dollari da destinare alla ricerca e sviluppo e alla creazione di alleanze con società partner.

 

 

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