18/11/2022 di Redazione

E-commerce in calo del mondo ma stabile in Italia nel 2022

Nel terzo trimestre il valore delle vendite è sceso del 2% su base annua a livello glboale e di ben il 9% in Europa. Lo svela un report di Salesforce.

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Il giro d’affari dell’e-commerce è in calo del 2% anno su anno a livello mondiale e del 9% in Europa. Sono i numeri emersi dall’ultimo report trimestrale di Salesforce, lo “Shopping Index”, relativo al terzo trimestre di quest’anno e frutto della raccolta di dati da quasi 2.800 siti di commercio elettronico di 61 Paesi. In calo anche il numero dei consumatori che nel trimestre hanno acquistato qualcosa online: -4% anno su anno. Il volume degli ordini si è ridotto, invece, del 5%.
 

Considerando l’inflazione e il diverso clima psicologico dominante nel 2022 rispetto a quello del 2021, la tendenza non stupisce. Va detto comunque che tutti gli indicatori del confronto anno-su-anno sono, sì, negativi, ma meno di quelli del secondo trimestre. “Ad oggi il commercio elettronico si sta pian piano riequilibrando, dopo l'impennata sostenuta durante la pandemia”, ha commentato Maurizio Capobianco, area vice president cloud sales di Salesforce, “ma ciò non toglie che viviamo in un mondo sempre più digitale, dove le aziende devono adattarsi in continuazione alle mutevoli condizioni del mercato in modo da soddisfare al meglio le richieste dei consumatori, sempre più esigenti in termini di aspettative, tempistiche e relazioni con i brand”.

Intanto i dispositivi mobili continuano a guadagnare importanza anche per le attività di navigazione sui siti di shopping online: tra quelli monitorati da Salesforce, il traffico globale prodotto da smartphone e tablet è cresciuto del 6% su base annua, mentre il traffico generato da Pc è diminuito del 2%.

 

 

L'andamento delle vendite a valore nei siti monitorati da Salesforce (Fonte: "Shopping Index", novembre 2022)

 

Italia in (felice) controtendenza
Gli andamenti sono comunque parecchio diversi tra un contesto nazionale e l’altro e la buona notizia è che l’Italia, insieme alla Spagna, è in controtendenza. Nel nostro Paese, infatti, il valore degli acquisti in e-commerce del terzo trimestre 2022 è in linea con quello del terzo trimestre 2021, mentre il traffico Internet sui siti monitorati è cresciuto del 7% (più della media mondiale, che è del 3%).

L’Italia resta comunque uno dei mercati in cui il tasso di conversione è tra i più bassi al mondo, cioè l’1,1%: questo significa che i consumatori passano molto tempo online a curiosare tra le offerte, leggere recensioni e confrontare prezzi, ma raramente procedono con l’acquisto. Altra nostra peculiarità è che il traffico e-commerce generato dai social media è pari al 10%, superiore di due punti alla media globale dell’8%.

L’Italia, che in questo terzo trimestre del 2022 ha mantenuto costante la propria rotta sulla via del commercio digitale, al momento si sta dimostrando più che all’altezza di tali aspettative superando la media globale, non parlando solo di commercio digitale, ma anche di traffico e-commerce generato dai social media”, ha concluso Capobianco.

 

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