• IL NOSTRO NETWORK:
  • The Innovation Group
  • Technopolis
  • ictBusiness.it
logo
logo
  • News
  • Focus
  • Eccellenze.it
  • Strategie di Canale
  • Ti trovi in:
  • Home Page
  • News

Emotet è tornato (di nuovo), si è trasformato e fa ancora paura

Il famigerato malware, già messo a tacere nel 2020, sta di nuovo circolando in una nuova versione. Tra le novità, l'integrazione di file XLS e XLM.

Pubblicato il 17 novembre 2021 da Redazione

Definito a più riprese come il malware più pericoloso degli ultimi anni, Emotet è l’Araba Fenice dello scenario cybercriminale o uno zombie che ritorna in vita anche quando sembrava definitivamente sepolto. Il famoso trojan bancario, diffuso via spam e capace di installare una backdoor nei dispositivi infettati, è rimasto in circolazione per anni e dopo la sua ricomparsa a inizio 2020 il gruppo cybercriminale che ne tirava le fila era stato trovato e smantellato con mobilitazione di grandi forze, inclusi l’Europol e l’Fbi.

Nel frattempo Emotet si era già evoluto e trasformato, prestandosi anche a operare come botnet per diffondere altro malware attraverso la rete dei dispositivi da lui infettati. Ora, però, diverse aziende e ricercatori di cybersicurezza hanno segnalato il ritorno di Emotet in una diversa forma. Gruppi cybercriminali stanno usando un altro famigerato malware-botnet, TrickBot, per installare Emotet su macchine Windows compromesse.

G Data, società di cybersicurezza tedesca, ha per esempio osservato numerosi episodi in cui Trickbot ha tentato di installare una libreria a collegamento dinamico (DLL) sul sistema target. Tali DLL sono state identificate come appartenenti a Emotet e rappresentano, secondo G Data, una "reincarnazione" del malware messo a tacere nel 2020. Al momento questa “reincarnazione” non sta agendo come botnet ma potrebbe iniziare a farlo prossimamente. Anche secondo un ricercatore di Team Cymru, azienda che nel 2020 ha contribuito a smantellare la campagna di Emotet, ci sono segnali di una relazione tra la vecchia e la nuova variante.

Anche Proofpoint è testimone del ritorno di Emotet: a suo dire, la nuova variante è all’opera con l’invio di messaggi a organizzazioni governative, non-profit e aziende private (soprattutto dei settori dei servizi finanziari, assicurativo, trasporti, tecnologico e manifatturiero), prevalentemente negli Stati Uniti e in Canada. “Non sembrano essere test, sono campagne attive e una delle differenze principali rispetto al passato è nel volume, per ora più contenuto: erano stati rilevati oltre 50.000 messaggi prima delle azioni internazionali legislative”, ha spiegato Sherrod DeGrippo, vice president, Threat Research and Detection di Proofpoint. “Tra le novità, l'integrazione di file XLS e XLM: se un utente abilita le macro, procede all’installazione di Emotet. L'attore ha anche sostituito la crittografia RSA delle Api con la Ecc (Elliptic-curve cryptography) e continuiamo a vedere thread hijacking, nomi di allegati simili, e l'uso di documenti Word e file ZIP protetti da password, come osservato in precedenza, mentre un determinato numero di nomi di file sembra legittimo”. 

“Gli Url dei payload”, ha proseguito il ricercatore, “sono ancora distribuiti in set di sette, insieme alla stessa generazione di ID Botnet, per citarne alcuni. Sulla base di alcune infrastrutture osservate nelle campagne da Proofpoint, gli attori stanno facendo leva su fornitori di hosting per scalare le operazioni. Emotet è stato per anni una delle minacce costanti di maggior volume su Internet per anni, questo ritorno è significativo e rappresenta un rischio importante per la postura di sicurezza delle organizzazioni”.

 
Tag: malware, botnet, Proofpoint, attacchi, cybersicurezza, emotet

MALWARE

  • ChatGpt può diventare il copilota degli esperti di sicurezza
  • Dalle acquisizioni ai prodotti, l’espansione di Crowdstrike
  • Malware “commodity” e ransomware, due pericoli coesistenti
  • Malware bancari travestiti da antivirus su Google Play Store
  • Italia prima in Europa per attacchi malware nel 2021

NEWS

  • Addio Gordon Moore, da Intel alla legge pilastro dell’informatica
  • Scansioni malware più “leggere” con Intel e Acronis
  • Plink nella cybersicurezza con servizi di monitoraggio e risposta
  • Data analytics, Piwik Pro cresce e nomina un nuovo Ceo
  • Videosorveglianza con AI per le Olimpiadi di Parigi del 2024
Seguici:
IctBroadcast

Tweets by ictBusinessIT

Top news
  • Più lette
  • Ultime pubblicate
La sicurezza rafforzata dall’AI ispira gli sviluppi di Dynatrace
Trasformazione digitale in azienda, scontento un dipendente su tre
Nel cloud di Infobip i dati possono restare in Europa
Sd-Wan e 5G tengono banco negli sviluppi di VMware
Automazione intelligente per le telco grazie a Juniper e Ibm
Microsoft, novità di Azure per gli operatori di telecomunicazione
Una nuova intranet fa “viaggiare” Autostrade per l’Italia
Transizione energetica, il gap tra buone intenzioni e fatti
Trend Micro sceglie Salvatore Marcis per la guida del canale
Microsoft lancia in Dynamics un “copilota” di intelligenza artificiale
PA, utilities e servizi finanziari volano per Oracle in Italia
Gli errori di configurazione del cloud sono quasi ubiqui
Peter Herweck Ceo di Schneider Electric, Caspar Herzberg guida Aveva
Con Avm Fritz!Box 5690 Pro fibra ottica e DSL in un solo dispositivo
Boom di attacchi gravi in Italia, il pericolo anche nella banalità
Donne e tecnologia, a che punto siamo con il gender gap?
Aziende lente, solo il 10% risponde alle cyber minacce entro un’ora
La cyber estorsione inizia a fare a meno anche del ransomware
Nuova struttura a tre livelli per il programma partner di Rubrik
Google s’impegna in Italia contro cybercrimine e disinformazione
Addio Gordon Moore, da Intel alla legge pilastro dell’informatica
Scansioni malware più “leggere” con Intel e Acronis
Plink nella cybersicurezza con servizi di monitoraggio e risposta
Data analytics, Piwik Pro cresce e nomina un nuovo Ceo
Videosorveglianza con AI per le Olimpiadi di Parigi del 2024
Altair unifica analisi dei dati e Ai nella piattaforma RapidMiner
Trasformazione digitale, in Europa buone attese ma progetti lenti
Nuove Gpu e alleanze nel cloud per spingere l’AI di Nvidia
Data center Aruba, l’impegno per la sostenibilità è certificato
Google Cloud raddoppia in Italia con la “regione” di Torino
Chi siamo
Contatti
Privacy
Informativa Cookie
News
Focus
Eccellenze.it
Strategie di canale
The Innovation Group
Technopolis
indigo logo tig logo
© 2023 The Innovation Group, via Palermo 5, 20121 Milano | P.IVA 06750900968