26/01/2021 di Redazione

Fake news su Twitter, un approccio “comunitario” per sconfiggerle

Debutta ufficialmente Birdwatch, uno strumento di fact-checking con cui si può verificare se un tweet dica la verità o sia portatore di disinformazione.

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Per sconfiggere le fake news, Twitter sfodera una nuova arma: Birdwatch. Anche senza tirare in ballo le controversie sul blocco dell’account di Donald Trump, l’opera di scoperta e segnalazione dei tweet falsi o tendenziosi a volte non è semplice e dunque le piattaforme social come Twitter, Facebook e Instagram sono continuamente al lavoro per sviluppare tecnologie e metodi nuovi. Birdwatch in realtà non è una novità assoluta, ma dopo mesi di sperimentazione ristretta ora passa alla fase pilota, aperta però solo agli iscritti a Twitter statunitensi (che possono fare richiesta di partecipare al programma). 

 

Birdwatch è sostanzialmente di uno strumento di fact-checking, che l’azienda descrive come un approccio comunitario per risolvere il problema della disinformazione su Twitter”. Il partecipanti al progetto possono, di fronte a un tweet che par loro falso, segnalarlo con una annotazione che verrà letta da tutta la community di Birdwatch. Le note, corredate del nome dell’account dell’autore, al momento vengono pubblicate in un sito dedicato, ma in futuro saranno integrate  nella piattaforma, direttamente nei tweet, e visibili a tutti.

 

L’aspetto “comunitario” di questo metodo emerge innanzitutto dal meccanismo delle segnalazioni e annotazioni, limitato però agli iscritti a Birdwatch. Qualsiasi membro di Twitter può, invece, sia leggere le note pubblicate sia valutarle, contribuendo a determinare un rating. I punteggi, spiega Twitter, permettono di identificare le annotazioni più utili, complete e informative, e in futuro saranno anche usate per istruire algoritmi che determinano la reputazione di un contributor.

 

Cliccando sul tweet, nel menu delle azioni possibili compare l'opzione aggiuntiva "contribuisci a Birdwatch"

 

In questa fase pilota, le annotazioni fatte dai partecipanti da Birdwatch non influiranno sulla visibilità dei tweet né sul funzionamento dei sistemi di raccomandazione che determinano i contenuti mostrati in automatico a ciascun utente. “La nostra priorità”, scrive l’azienda, “è quella di capire come costruire e adottare un approccio comunitario, che è alimentato da diversi tipi di contributi e che identifica il contesto che le persone ritengono più utile”.

 

Con Birdwatch pare che Twitter stia rivalutando il ruolo delle persone nella faticosa battaglia contro le fake news, evidentemente non sostenibile con i soli mezzi dell’intelligenza artificiale. Questa iniziativa da un lato ha il merito di dar voce agli utenti, trovando il modo per dare risalto alle opinioni più valide e informate; dall’altro, è forse per Twitter un’implicita ammissione sul fatto che non può farcela da sola a bloccare la circolazione delle bufale online. La cattiva notizia è che il sito di Birdwatch è attualmente visibile solo negli Stati Uniti.

 

 

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