30/12/2011 di Redazione

Hacker burloni e i treni perdono la bussola

I software che governano gli scambi ferroviari non sono adeguatamente protetti: gli hacker potrebbero sabotarli e bloccare la circolazione ferroviaria anche per molte ore. L'allarme è di un professore tedesco.

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Le ferrovie potrebbero subire guasti e interruzioni in seguito al sabotaggio dei sistemi informatici che le governano, e che non sono adeguatamente protetti. A lanciare l'allarme è stato il professor Stefan Katzenbeisser dalla Technische Universität Darmstadt, secondo cui i software alla base dei sistemi ferroviari di tutto il mondo che movimentano sia persone sia merci vengono spesso trascurati. 

Secondo uno studioso tedesco gli scambi ferroviari sono a rischio

A essere a rischio secondo il professore sono in particolare i sistemi di commutazione, che consentono di controllare la direzione in cui si muovo i treni, sarebbero già nel mirino degli hacker. Si tratta di chiavi software che consentono la comunicazione fra treni e la regolazione degli scambi, che sfruttano linguaggi non codificati e pertanto passibili di attacchi.

Prendendo il controllo degli scambi ferroviari i cybercriminali non causerebbero necessariamente incidenti gravi, ma potrebbero creare scompiglio e "bloccare la circolazione anche per diverse ore prima che si possa intervenire", danneggiando merci a breve scadenza e pendolari che stanno andando al lavoro.

Il sistema di comunicazione sarebbe in molte circostanze gestito via wireless, il che lo rende ancora più vulnerabile di quanto lo fosse in precedenza. Anche in quest'ottica Katzenbeisser si augura che vengano presi provvedimenti al più presto. I sabotaggi ai danni dei treni potrebbero rientrare nel piano di destabilizzazione dei servizi pubblici che ha già registrato alcuni episodi negli Stati Uniti, dove l'impianto idrico di una grande città ha già subito danni.

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