• IL NOSTRO NETWORK:
  • The Innovation Group
  • Technopolis
  • ictBusiness.it
logo
logo
  • News
  • Focus
  • Eccellenze.it
  • Strategie di Canale
  • Ti trovi in:
  • Home Page
  • News

In un anno, 127mila posti di lavoro in Italia con la App Economy

Secondo uno studio del Progressive Policy Institute, nel 2021 sono stati creati 107mila posti di lavoro legati al mondo Android e 87mila legati a iOS.

Pubblicato il 30 maggio 2022 da Valentina Bernocco

La cosiddetta app economy ha creato in un anno 127mila posti di lavoro in Italia e più di tre milioni di posti di lavoro in Europa, considerando i Paesi Ue più Norvegia, Regno Unito e Svizzera.  Così si legge in un nuovo report del Progressive Policy Institute, che stima l’impatto economico e occupazione degli ecosistemi di Android e di iOS in trenta nazioni europee (Ue ed extra-Ue). Il dato complessivo, che per la precisione è di 3,034 milioni di posti di lavoro creati, segna un incremento del 28% rispetto a 2,378 milioni del 2019, e questo suggerisce due cose.

Primo, che la pandemia ha agito come un acceleratore della digitalizzazione, incrementando l’importanza delle applicazioni nella vita delle persone e delle aziende. Secondo, che grazie all’accentuato bisogno di servizi e processi digitali è stato possibile ammortizzare il danno occupazionale causato dalla pandemia stessa e dai lockdown. In altre parole, come ha spiegato il Progressive Policy Institute, “l’App Economy è stata una tra le principali fonti di crescita occupazionale per l’economia europea durante la pandemia. Questi posti di lavoro legati alle app hanno sorretto l’economia nei primi mesi e hanno poi continuato a espandersi anche quando la pandemia è entrata in una nuova fase”.

I Paesi che meglio hanno saputo cogliere l’opportunità, con oltre mezzo milione di opportunità lavorative di app economy create nel 2021, sono la Germania (504mila posti di lavoro) e il Regno Unito (558mila). Per quanto riguarda l’Italia, la spinta maggiore è giunta dal mondo di Android, che ha favorito la creazione di 107mila posti di lavoro, mentre a iOS ne spettano 87mila. Un esempio citato dal report è quello di Zucchetti, che nel 2021 ha avviato a Perugia una campagna di assunzioni per sviluppatori.


Apple ha fatto sapere di aver offerto supporto a più di cinquanta sviluppatori e sviluppatrici italiani attraverso il proprio App Store Foundations Program, lanciato nel 2018 e attualmente attivo in 29 Paesi europei. Si tratta di un programma teso a fornire competenze e strumenti utili per creare applicazioni di migliore qualità, per massimizzare i download e per sfruttare al meglio le Api messe a disposizione da Apple. “Alcuni degli sviluppatori più interessanti al mondo sono italiani e siamo davvero felici che il settore stia continuando a crescere e a creare un numero record di posti di lavoro”, ha dichiarato Daniel Matray, direttore App Store per l’Europa Continentale di Apple.

 


App Store più ricco per i “piccoli” svilluppatori iOS
Un altro studio, pubblicato quasi in contemporanea, evidenzia la crescita delle opportunità di guadagno per i piccoli sviluppatori e creator presenti sull’App Store. Secondo la classificazione prevista dall’App Store, sono da considerarsi “grandi” sviluppatori coloro che in un anno, attraverso la pubblicazione di applicazioni per iOS, macOS e watchOS, hanno guadagnato più di un milione di dollari. Questo nuovo studio, realizzato da ricercatori di Analysis Group, considera come “piccoli” sviluppatori coloro che hanno guadagnato in un anno meno di un milione di dollari ma anche quelli che non hanno raggiunto la soglia di un milione di download.

Secondo questi ultimi, più ampi criteri, il 90% degli sviluppatori presenti sull’App Store rientrano nella categoria dei “piccoli”. All’interno di questo gruppo, le regioni più rappresentate sono l’Europa (24% dei piccoli sviluppatori), la Cina (23%), gli Stati Uniti (14%) e il Giappone (4,3%). Nel corso del 2021, circa otto piccoli sviluppatori su dieci sono stati attivi su più fronti e per loro circa il 40% dei download è giunto da un Paese estero. Il programma di “alleggerimento” delle commissioni ha dato i suoi frutti: i guadagni dei piccoli sviluppatori nel giro di due anni, dal 2019 al 2021, sono più che raddoppiati (+113%). 

La concentrazione dei ricavi nelle mani di pochi grandi sviluppatori ed aziende editrici è ancora una realtà, ma dal lancio dell’App Store Small Business Program, nel gennaio del 2021, gli equilibri hanno iniziato a modificarsi. Il programma ha sostanzialmente introdotto una riduzione delle commissioni sui guadagni da acquisti in-app: anziché trattenere il 30%, come fa con i grandi sviluppatori, Apple tiene per sé il 15%.
 

Tag: apple, ios, android, applicazioni, lavoro, App Store, app economy

APPLE

  • Apple svela i Vision Pro, si apre l’era del computing spaziale?
  • Servizi e iPhone tengono a galla le vendite di Apple
  • Sanzione per privacy su Google, vittoria sui brevetti per Apple
  • Visori di realtà mista di Apple in arrivo (forse) a giugno
  • Con il chip proprietari, i MacBook Pro migliorano in tutto

NEWS

  • Il cloud di Hpe Greenlake aiuta a ridurre l’impronta carbonica
  • Il phishing fa danni su larga scala con i modelli linguistici di AI
  • Canon Italia potenzia la squadra marketing e vendite
  • Il bersaglio preferito dei cybercriminali è diventato il backup
  • Monitoraggio ambienti IT e OT, si rafforza l’asse Siemens-Paessler
Seguici:
IctBroadcast

Tweets by ictBusinessIT

Top news
  • Più lette
  • Ultime pubblicate
Con il 5G arriveranno vantaggi anche per l'ambiente
LinkedIn pianifica licenziamenti ma anche nuove assunzioni
Personalizzato e omnicanale il viaggio con Swarovski e Levi's
Qualcomm accelera sui veicoli connessi con l’acquisto di Autotalks
Workday, focus sulle medie imprese con un nuovo country manager
Alert senza falsi positivi, Forescout Xdr distribuito da Ingecom
Sap e Siemens contro il Data Act, un rischio per la competitività?
Cyberattacco da record su Capita: costerà fino a 20 milioni di sterline
Gruppo Olidata guarda al futuro con una doppia acquisizione
Siemens Xcelerator velocizza la transizione verso i digital twin
Microsoft e Google, prosegue la corsa all’AI nelle ricerche Web
Intelligenza artificiale, un bene o un male per il mondo del lavoro?
Present, il percorso di trasformazione di un partner Sap
CoachHub aggiunge un presidio in Italia, alla guida Gaetano Falcone
Innovazione, nel 70% delle aziende medio-grandi un reparto ad hoc
Mossa a sorpresa di Alibaba Group, si separa dal suo cloud computing
Crm, le ragioni di un perché. Soprattutto per una Pmi
E-commerce, in Italia solo il 15% sceglie i punti di ritiro
Federico Francini torna alla guida di Cornerstone in Italia
Il retail è più personalizzato e vincente se sa usare bene i dati
Il cloud di Hpe Greenlake aiuta a ridurre l’impronta carbonica
Il phishing fa danni su larga scala con i modelli linguistici di AI
Canon Italia potenzia la squadra marketing e vendite
Il bersaglio preferito dei cybercriminali è diventato il backup
Monitoraggio ambienti IT e OT, si rafforza l’asse Siemens-Paessler
Chip, la Francia mette 2,9 miliardi di euro per potenziare la produzione
Notebook e tablet Fujitsu si rinnovano con i più recenti chip Intel
Tassa degli operatori telco sulle Big Tech, Paesi Ue divisi
Intelligenza artificiale, un rischio pari alla bomba atomica?
L’assistente virtuale di Juniper si apre a ChatGPT e ai dati di Zoom
Chi siamo
Contatti
Privacy
Informativa Cookie
News
Focus
Eccellenze.it
Strategie di canale
The Innovation Group
Technopolis
indigo logo tig logo
© 2023 The Innovation Group, via Palermo 5, 20121 Milano | P.IVA 06750900968