Microsoft Teams compie un anno e l’azienda di Redmond festeggia l’anniversario con diverse novità per i clienti. Disponibile in 181 mercati e in 39 lingue, la soluzione di collaboration di Microsoft è utilizzata da circa 200mila imprese di ogni dimensione come un vero e proprio hub per lo scambio di informazioni sui progetti. L’obiettivo del vendor statunitense è ovviamente quello di far crescere il più possibile la piattaforma, integrata in Office 365. Ecco quindi che nelle prossime settimane Teams si arricchirà con nuovi servizi e funzionalità. L’aspetto più interessante riguarda senza dubbio il supporto a Cortana, l’assistente digitale di Microsoft, che consentirà agli utenti di “effettuare chiamate, prendere parte a una riunione o aggiungere altre persone ricorrendo al linguaggio naturale”. La funzionalità verrà estesa anche a tutti i telefoni Ip e ai dispositivi installati nelle sale conferenze.
Una volta avviato il meeting online, con un click si potrà dare il la anche alla registrazione in cloud dei contenuti: il colloquio verrà trascritto in automatico e tutti i membri di un gruppo saranno in grado di leggere le citazioni, cercare nel registro e riprodurre spezzoni della conversazione. Prossimamente, inoltre, Teams si arricchirà con il riconoscimento facciale, in modo che i commenti possano essere attribuiti direttamente alla singola persona.
Per facilitare la comunicazione fra utenti di lingua diversa, l’applicazione fornirà traduzioni automatiche dei messaggi pubblicati nei canali e nelle chat. Altre novità riguardano la possibilità di condividere video, foto e schermo dei dispositivi mobili durante una riunione e l’individuazione di tutti i Skype Room System nelle vicinanze per aggiungerli al meeting.

Credits: Microsoft
Poche settimane fa erano emerse indiscrezioni sul lancio di una versione freemium di Teams, che garantirebbe l’accesso limitato alle funzionalità di base del servizio e la possibilità di sbloccarne altre a pagamento. Microsoft, nel blog post dedicato al primo compleanno della piattaforma, non fa però riferimento a questa eventualità. Non resta che aspettare aggiornamenti ufficiali da parte del colosso di Redmond.