27/06/2022 di Redazione

Nasce la Pec europea, approvato il nuovo standard Etsi

Definito il nuovo standard ETSI EN 319 532-4, anche grazie al ruolo di Agid e dei gestori di Posta Elettronica Certificata riuniti in AssoCertificatori.

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La Posta Elettronica Certificata (Pec) diventa europea. La definizione del nuovo standard ETSI EN 319 532-4 è stata portata a compimento, anche grazie al ruolo chiave svolto dal nostro Paese attraverso  l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) e i gestori di Posta Elettronica Certificata riuniti in AssoCertificatori. La pubblicazione del nuovo standard ETSI rende effettiva la interoperabilità a livello europeo dei sistemi di eDelivery qualificato, nel rispetto del Regolamento eIDAS.

L’iter di definizione del nuovo standard in Italia era partito nel 2019, proprio per iniziativa di AgID, con l’istituzione di un gruppo di lavoro nazionale mirato a far evolvere la Pec in servizio di recapito elettronico certificato qualificato basato su protocollo Rem (Registered Electronic Mail), come previsto dal Regolamento eIDAS. Si sono uniti al tavolo di lavoro i gestori Pec, rappresentanti di AssoCertificatori e altre figure professionali esperte nella materia. Nel 2020 il tavolo di lavoro era stato allargato ad altri Stati membri, per arrivare a inizio 2021 con l’approvazione della lista di requisiti minimi da rispettare ai fini dell’interoperabilità europea. Il nuovo standard è poi stato pubblicato in forma di bozza a gennaio di quest’anno e infine, nei giorni scorsi, è stato approvato. Fatto degno di nota: l’approvazione è avvenuta senza alcun voto contrario né necessità di revisioni, ed è arrivata addirittura in anticipo rispetto alle tempistiche originariamente previste.

Il nuovo standard ETSI definisce quali sono gli elementi chiave di un’interfaccia tecnologica condivisa (CSI - Common Service Interface) che consente un dialogo sicuro tra i diversi gestori di servizi di recapito qualificato e, conseguentemente, lo scambio di messaggi e documenti su Pec in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Con la standardizzazione vengono certificate le identità dei possessori di Pec, ovunque essi risiedano all’interno dell’Ue; inoltre vengono garantiti l’integrità del contenuto, la data e l’orario di invio e di ricezione dei messaggi.

Il processo di standardizzazione ottenuto è di grande valore per l’Europa”, ha commentato Francesco Tortorelli, direttore responsabile della direzione “Pubblica amministrazione e vigilanza” di AgID. “Consente, infatti, grazie all’interoperabilità, di ottenere soluzioni di mercato a livello europeo liberamente usabili ed integrabili nei processi digitali di PA e privati, garantendo a ciascuno l’indipendenza sulle singole applicazioni. Il metodo di lavoro utilizzato di dialogo ed apertura ha creato anche una comunità distribuita di tecnici, che potranno nel futuro mantenere aggiornato lo standard”. 

Il traguardo che interessa una buona porzione del nostro Paese, considerando che a fine 2021 l’AGiD ha conteggiato in Italia più di 13,9 milioni di caselle di posta elettronica certificata attive.  “L’Italia ha rappresentato il cuore pulsante di questa importante iniziativa, al cui servizio ha messo la sua riconosciuta competenza nella Posta Elettronica Certificata, un modello di successo in tutta Europa”, ha commentato Carmine Auletta, presidente di AssoCertificatori.Il contributo di tutti i Gestori italiani coinvolti è risultato determinante non solo per l’elevato livello di professionalità e impegno fornito, ma anche per lo spirito collaborativo e la capacità di fare squadra per il raggiungimento di un simile traguardo. È una pietra miliare nell’evoluzione dell’ecosistema digitale comunitario e conferma la leadership del nostro Paese nella trasformazione digitale e nei Trust Services”.

 

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