20/10/2020 di Redazione

Ricoh: gap tecnologico frena il remote working nelle piccole realtà

Secondo lo studio Small Business Future Growth le imprese di dimensioni minori rischiano di non riuscire ad attrarre e a valorizzare i migliori talenti, a causa delle insoddisfazioni derivanti dall'inadeguatezza delle tecnologie per il lavoro da remoto.

Quando è iniziata l'emergenza Covid-19 le aziende sono state costrette da un giorno all’altro ad attuare il lavoro da remoto a tempo pieno. Molte delle piccole imprese sono riuscite a fronteggiare la situazione nel breve termine, ma questo non è sufficiente, e il gap tecnologico emerso durante il lockdown deve essere colmato. Il 48% dei lavoratori, durante i primi mesi della pandemia, ha dovuto utilizzare dispositivi personali per il remote working e, anche se il 69 per cento dichiara di avere le competenze necessarie per lavorare da remoto, il 24% afferma di non avere a disposizione gli strumenti adatti a supportare in modo ottimale i clienti o per collaborare “a distanza” con i colleghi. Questi sono, in sintesi, i risultati di della ricerca Small Business Future Growth promossa da Ricoh e condotta da Opinium Research coinvolgendo 1.300 dipendenti di tutta Europa.

Il 29 per cento dei dipendenti intervistati trova difficile restare motivato e coinvolto quando lavora da remoto e questo a causa di problematiche tecniche che rendono difficoltosa la comunicazione. Non sorprende quindi che il 27% stia valutando la possibilità di cambiare lavoro per cercare un’azienda in grado di gestire il remote working in modo efficiente.

I dipendenti si aspettano che la propria azienda aumenti gli sforzi affinché il workplace rimanga al passo con le nuove esigenze. I due terzi del campione (66%) vorrebbe lavorare con la stessa flessibilità con cui lavorava durante il lockdown e il 55% si aspetta che la propria organizzazione investa nelle tecnologie necessarie a ridisegnare il “posto di lavoro” del futuro. Questo significa rendere gli uffici più sicuri: il 40% degli intervistati non si sente tranquillo a tornare in azienda, a meno che non vengano implementate soluzioni a tutela della sicurezza come termoscanner, sistemi touchless e stampa contactless.

“Se prima la trasformazione digitale poteva essere inclusa nei progetti a lungo termine, ora è diventata essenziale per la ripresa e la crescita delle piccole imprese”, commenta David Mills, Ceo di Ricoh Europe. “Senza le tecnologie che consentono ai dipendenti di lavorare in sicurezza ovunque si trovino, le aziende rischiano di perdere i migliori talenti”.

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