Lo scorso anno la spesa
globale per servizi cloud pubblici ha toccato i 45,7 miliardi di dollari, ma
da qui al 2018 si registrerà un tasso di crescita annuo composto del 23 percento.
La previsione è firmata
IDC, secondo cui circa l'86 percento del totale del 2013 è stato generato
dalla vendita di servizi cloud SaaS (Software as a Service) e PaaS (Platform as
a Service). Il restante 14 percento è stato invece generato dalle
infrastrutture cloud.
Più in dettaglio, i software ERM (Enterprise Resource
Management) si sono accaparrati 10,8 miliardi di dollari di fatturato, a
seguire i prodotti di Customer Relationship Management (CRM) con 8,1 miliardi
dollari. Seguono poi le applicazioni server e collaborative, rispettivamente
con 4 e 3,4 miliardi di dollari.
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Secondo IDC i maggiori fornitori SaaS a livello globale si
sono riconfermati Salesforce.com e ADP, seguiti da Intuit, Oracle e Microsoft, anche
se la classifica è discorde rispetto ai calcoli di Oracle. La società di
ricerche di mercato premia poi Amazon.com come prima azienda nel mercato PaaS, seguita
da Salesforce.com e Microsoft al secondo post e GXS e Google al terzo.Amazon è inoltre
numero 1 nella categoria infrastrutture, seguita da Rackspace, IBM, Qwest e
Microsoft.
Quanto alla ripartizione geografica, gli Stati Uniti rappresentano
da soli il 68 percento del mercato del cloud pubblico, ma entro il 2018 la
percentuale scenderà al 59% grazie all'avanzata dell'Europa occidentale, che
passerà dall'attuale 19 percento al 23 percento, e alla crescita dei mercati
emergenti.