Clara Covini ha colto l'occasione di SMAU per riannodare le fila dell'offerta di SAP. Covini è direttore PMI di SAP Italia e la presenza nei padiglioni della FieraMilanoCity è di per sé una notizia, dopo l'assenza di anni da manifestazioni fieristiche da parte del costruttore tedesco. Inoltre, la presenza è qualificata da seminari e approfondimenti condotti da partner quali Altea, Business Brain, BMS, Sidi, Punto One, SAI, BluDev.
Clara Covini, direttore PMI SAP Italia
I 35 anni di SAP hanno seguito le grandi curve dell'IT: negli anni Settanta il fuoco dell'attenzione era la produzione di massa e il costruttore tedesco propose
SAP R2, il primo ERP integrato che forniva proprio la soluzione per congiungere in un'unica visione i fattori amministrativi e i fattori produttivi dell'azienda. Negli anni Ottanta fu il cliente ad essere messo al centro dell'attenzione dell'IT e SAP propose
R3, la soluzione client-server. Negli anni Novanta e Duemila sono stati i processi che hanno preso la scena. Fino ad oggi quando sotto le luci c'è l'individuo.
"Le
business applications mettono a fuoco l'individuo sotto molti punti di vista. Ciò che i clienti ci chiedono è più business collaboration tra gli individui, interni ed esterni all'azienda; più strumenti per il decision making; più integrazione con la supply chain grazie alle modalità cloud che consentono di all'individuo di accedere da qualunque device, soprattutto quando è in mobilità", dice Covini.
Ecco, dunque, che la proposta di SAP si coniuga nelle
tre modalità: on-premise; on demand; on device. Ciò che rende le tre modalità mutuamente e reciprocamente interoperabili è la tecnologia che SAP chiama
Orchestration.
L'On-premise, ossia la modalità tradizionale dell'installazione sui server aziendali, "Continuerà ad avere un ruolo molto forte. La nostra proposta che nel tempo ha generato 25 soluzioni per altrettante industrie proseguirà ad evolvere e ampliarsi ad altri settori", dice Covini, "Ma sono state rese molto più facili da utilizzare anche nell'accesso a strumenti estremamente sofisticati". Inoltre SAP introduce una
"real real-time analytics", ovvero la possibilità di formulare interrogazioni in linguaggio naturale e, contestualmente, avere una estrazione delle informazioni disponibili in un formato utile a selezionare e ulteriormente approfondire l'analisi e quindi abbreviare i tempi necessari per formulare ipotesi e prendere decisioni.
Si può scrivere, per esempio, Vendite e poi approfondire per Area geografica e da qui scendere su uno specifico Prodotto per coglierne gli andamenti in un Periodo. "Finora una cosa del genere significava chiedere all'IT una maschera che permettesse di organizzare le query in certi campi del database. Che poi non erano sufficienti o non erano ciò che si pensava di avere e si doveva ricominciare d'accapo. Oggi tutto si forma sotto le dita della maschera di interrogazione di SAP BusinessObjects Explorer. Che, per altro, viene personalizzato secondo la funzione, il ruolo, le responsabilità del manager.
SAP On Device su iPad
L'On demand per SAP vive della terza generazione di SAP ByDesign che,
però, non è proposto ancora in Italia. Ma in Germania e in altri Paesi è
in corso di distribuzione. Lo scorso anno, per alcuni mesi, il team di
Clara Covini aveva avuto modo di sondare l'interesse di alcuni prospect
tra le PMI. " E avevamo trovato grande interesse soprattutto nelle
società di servizi molto interessate a un ERP on demand. Poi la company
ha deciso di avviare l'offerta in Paesi più vergini. Noi abbiamo trovato
modo comunque di soddisfare i clienti, magari con soluzioni di hosting
presso i partner. Ciò che non ci è mai stato chiesto, e lo sottolineo
perché mi pare significativo sia della fiducia in SAP sia della
diversità rispetto ai timori aprioristici, è che nessuno di quei clienti
ci ha chiesto niente circa la sicurezza dei dati, la riservatezza, la
fiducia nella conservazione. Un dato sul quale, secondo me, converrebbe
indagare meglio. Forse i clienti sono molto più aperti e disponibili di
quanto si crede".
Alcune componenti On demand, però, sono disponibili sin d'ora e, per di
più, per chiunque e gratuitamente. Per esempio alcune componenti di
business intelligence che sfrutta Crystal Report o StreamWork oppure Carbon footprint, che consente di calcolare l'impatto di CO2 delle attività aziendali.
"Infracom, un nostro partner, ha assemblato propri elementi con
altri elementi Sap on demand e offre come servizio a richiesta un
gestore che facilita il calcolo delle note spese. Basta registrarsi e
pagare per l'utilizzo. Una modalità di vendita e proposta del software
di nuovo conio sulla quale, a mio parere, converrebbe porre più
attenzione da parte del mondo IT italiano che cerca strade alternative
per recuperare fatturato", osserva Clara Covini.
Infine l'On device. SAP ha acquisito Sybase e ha integrato le sue
tecnologie per portare l'ERP sui device mobili. Oggi SAP Business One è
completamente gestibile da iPad, iPhone, BlackBerry e, domani, dai
device Android. "Modalità di interazione che sono rese possibili
dall'uso della tecnologia In Memory. E' solo grazie a questo, che i
tempi di risposta sono compatibili con la giusta pretesa degli utenti di
avere su un device comodo e facile da usare come un iPad, la stessa
rapidità e comodità anche nell'utilizzo di un ERP in mobilità".
SAP On Device