11/11/2015 di Redazione

Indossabili e IoT: Arm lancia il Cortex-A35 per il mondo micro

L’azienda inglese ha svelato il nuovo processore su architettura Armv8-A a 64 bit, progettato in particolar modo per wearable, smartwatch e piattaforme embedded. Rispetto all’A7 presenta core ridotti del 25%, con consumi energetici migliorati del 33%. L’a

immagine.jpg

Arm prova a fare il salto definitivo nel futuro mondo “ultra mobile” con il nuovo core ad altissima efficienza Cortex-A35 su architettura Armv8-A a 64 bit, progettato in particolar modo per dispositivi indossabili, ma anche per il mondo dell’Internet delle cose e le piattaforme embedded. Senza disdegnare, comunque, il “primo amore”: gli smartphone, in questo caso di fascia medio-bassa. Le novità rispetto al Cortex-A7, che l’A35 è destinato a rimpiazzare, sono presto dette: i core sono del 25% più piccoli, il che porta a un consumo energetico ridotto del 33% e a un’efficienza complessiva migliorata del 25%. In particolar modo la riduzione delle dimensioni consentirà la realizzazione di device sempre più piccoli. Caratteristica che ben si presta, appunto, allo sviluppo di smartwatch e di indossabili, come i fitness tracker. Altra peculiarità del nuovo processore è la possibilità di combinarne i core con altri, come gli A72, gli A57 e gli A53 in configurazioni big.Little (che associa due differenti tipi di Cpu all’interno dello stesso system-on-chip per distribuire i carichi di lavoro). Questo consente per esempio la progettazione di smartphone di fascia superiore.

La frequenza operativa dell’A35 può scalare fino a 2 GHz, ottenendo secondo dati diffusi dal produttore un 84% di prestazioni in più rispetto agli A7. In modalità 32 bit, invece, con frequenza pari a 1,2 GHz, la Cpu garantirebbe performance migliorate del 16%. L’architettura a 64 bit, pur non essendo ormai più una novità per gli smartphone, potrebbe rappresentare un significativo salto generazionale negli orologi intelligenti e in altri wearable.

L’affinità con le piattaforme embedded si spiega facilmente con qualche numero. L’A35 in versione a quattro core riesce a scendere sotto i 90 mW di potenza utilizzata, mantenendo una frequenza di un gigahertz. Mentre, passando al core singolo, si arriva addirittura al disotto dei 6 mW con una frequenza operativa di 100 MHz. Dati inutili per un cellulare, ma che ben si prestano ai dispositivi dell’Internet delle cose, che consumano poco e non necessitano finora di grandi capacità di calcolo.

 

 

I 64 bit, infine, non sono sicuramente la panacea di tutti i mali, in quanto non significano per forza un device più veloce, ma possono spalancare le porte ad applicazioni e funzionalità che solitamente richiedono risorse di elaborazione molto impegnative, come ad esempio una crittografia più solida. L’attesa non sarà comunque breve. Si prevede che il Cortex-A35 verrà implementato nei primi device verso la fine del 2016 ed è ancora presto per capire quali vendor adotteranno questo nuovo design.

 

ARTICOLI CORRELATI