01/02/2023 di Redazione

Oracle e Red Hat, vecchie concorrenti pronte a collaborare

Nella logica della coopetition si colloca l’annuncio di una partnership, che porterà il sistema operativo open source Rhel sulla Cloud Infrastructure dell’azienda di Larry Ellison.

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Nemiche e, ora, anche un po' amiche. Red Hat e Oracle hanno annunciato una partnership che porterà il sistema operativo open source della prima (Rhel, ovvero Red Hat Enterprise Linux) sulla Cloud Infrastructure della seconda.

L'accordo amplia le scelte che i due aziende hanno già effettuato sui rispettivi fronti in questi anni. da un lato, infatti, nel portafoglio di Oracle esiste da diversi anni una versione proprietaria del sistema operativo Linux, mentre Red Hat aveva già reso disponibile Rhel su Ibm Cloud, un'ovvia conseguenza dell'acquisizione avvenuta nel 2018.

La distribuzione dell'ambiente open source sarà disponibile sulle macchine virtuali di Oracle, con un supporto da 1 a 80 core e Ram da 1 a 1024 Gb. Il supporto iniziale sarà limitato alle ultime istanze presenti su Oci (Oracle Cloud Infrastructure) basate su chip Amd, Intel e Arm. facendo leva sulla popolarità di Rhel, Oracle punta a convincere le aziende che hanno workload costruiti su questo sistema operativo a utilizzare la propria piattaforma, aumentando il livello di competitività rispetto ai grandi hyperscaler.

Entrambi i partner hanno scelto di utilizzare la formula Byos (Bring Your Own Subscription) in modo che i clienti possano importare carichi di lavoro, licenze e supporto relativi a Rhel su Oci. In caso di necessità, gli utenti possono chiamare indifferentemente Red Hat od Oracle e saranno i tecnici dell’una o dell’altra a occuparsi di trasmettere la richiesta "in modo trasparente" alla persona giusta a seconda che il problema riguardi l'Os o il resto dell'infrastruttura.

Fin qui si è radicata nel mercato la convinzione che Oci sia stata progettata essenzialmente per ospitare i carichi di lavoro direttamente collegati a Oracle e non per cloud pubblici di utilizzo generale come Aws o Azure. In realtà, la casa di Larry Ellison sta provando già da diverso tempo a essere più aggressiva anche su questo fronte, soprattutto con condizioni finanziarie vantaggiose per i propri clienti.

Il prossimo passo nella partnership sarà il supporto ufficiale per Rhel sui server bare metal di Oracle, ma le due aziende intendono impegnarsi anche sul fronte dei progetti edge. Red Hat ha già da tempo aggiunto funzionalità a Rhel per renderlo più applicabile in questi contesti, essere in grado di supportare configurazioni più piccole, essere più efficiente con gli aggiornamenti e riuscire a ripristinare gli endpoint connessi sul campo. Un’opzione in più per i clienti Oracle che stanno lavorando nell’implementazione di ambienti edge.

 

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